L’ombelico del neonato si è infiammato: che fare?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 30/10/2013 Aggiornato il 30/10/2013

Un po’ di arrossamento è normale, ma l’ombelico infiammato del neonato può destare qualche preoccupazione. Ecco come procedere

L’ombelico del neonato si è infiammato: che fare?

Dopo la nascita, del cordone ombelicale che, per mesi, ha assicurato al feto il nutrimento necessario, non resta che un moncone di pochi centimetri. Nei giorni successivi al parto, il moncone ombelicale si secca e si indurisce, fino a cadere spontaneamente. Fino a quel momento, va medicato quotidianamente, per favorire i naturali processi di mummificazione (disidratazione e caduta).

Come si fa la medicazione

Le infermiere dell’ospedale spiegano sempre la procedura alla mamma prima delle dimissioni. Il moncone e l’area circostante vanno tamponati con una garza sterile imbevuta di alcol a 70 gradi o di una soluzione disinfettante, per esempio a base di clorexidina. Poi si avvolge delicatamente il moncone con una garza nuova e si appone una fascetta tubolare a rete elastica, rivolgendo il moncone verso l’alto. La medicazione dell’ombelico del neonato va eseguita almeno due volte al giorno e sempre quando l’area ombelicale si bagna o si sporca. Una volta caduto il moncone, è sufficiente medicare l’area con acqua ossigenata per 1 o 2 giorni.

I segnali da osservare

Se il moncone assume un colorito nerastro non c’è da preoccuparsi: è il segnale che l’essiccazione sta avvenendo. Se, invece, si nota un rigonfiamento dell’ombelico che aumenta quando il bambino piange, tossisce o fa uno sforzo, potrebbe essere un segnale di ernia ombelicale. Si risolve spontaneamente nel giro di mesi, senza necessità di cure. Non bisogna applicare cerotti, fasce o dischetti di cotone. La cicatrice dell’ombelico del neonato non deve presentare secrezioni o fuoriuscita di sangue. La presenza di cattivo odore, arrossamenti o alterazioni della pelle deve essere segnalata subito allo specialista. 

In breve

ASPETTARE PER IL PRIMO BAGNETTO

È consigliabile attendere la caduta del moncone e assicurarsi che la cicatrice sia ben detersa, prima di procedere al bagnetto. Fino a quel momento, il bebè può essere lavato solo nella zona dei genitali, utilizzando l’acqua tiepida del rubinetto.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti