Come tenere in braccio il bebè: i consigli per mani e polsi

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 20/06/2022 Aggiornato il 28/06/2022

Per la prima volta in Italia, l’Ospedale San Giuseppe di Milano – Gruppo MultiMedica ha inserito nei corsi pre-parto indicazioni per prevenire il dolore alla mano nelle neomamme. Ecco come tenere in braccio il bebè

tenere in braccio il bebè può fare male alla no

Sollevare il neonato dalla culla, stringerlo tra le braccia mentre lo si allatta, spingere il passeggino, tenerlo saldamente durante il bagnetto. I gesti pieni di affetto che occupano il quotidiano di una neomamma impegnano soprattutto le mani. E possono causare disturbi, che a loro volta limitano la funzionalità e i gesti. Della frequenza del dolore alla mano nelle neomamme si sono accorti gli esperti dell’ospedale San Giuseppe di Milano – Gruppo MultiMedica, che per la prima volta hanno introdotto nei corsi pre-parto le indicazioni per prendersi cura del benessere delle mani dopo la nascita del bimbo. Come tenere in braccio il bebè: i consigli per mani e polsi.

Perché è importante prevenire il dolore alla mano con un bebè?

Queste indicazioni sono nate dalla task force tra il Dipartimento Materno-Infantile e l’Unità Operativa di Chirurgia della mano dell’ospedale milanese. Hanno l’obiettivo di aiutare le neomamme a prendersi cura del bambino senza affaticare le mani. Quasi una donna su due infatti va incontro a Sindrome del Tunnel Carpale o di De Quervain, dovute al sovraccarico.
La maggior parte non sa che gravidanza e puerperio possono causare disturbi agli arti superiori, che si manifestano con un persistente dolore alla mano. Le indicazioni degli esperti vogliono insegnare a eseguire questi gesti, apparentemente semplici e naturali, nel modo più corretto possibile. È importante per preservare la salute delle mani e quindi la sicurezza e il benessere del bebè.

Cosa può essere un dolore alla mano?

Circa la metà delle neomamme va incontro a qualche forma di disturbo della mano, con sintomi che vanno dalla diminuzione della percezione tattile e del movimento fino a problematiche motorie caratterizzate da una minore forza nello stringere gli oggetti. Queste manifestazioni, secondo gli esperti del Centro, compaiono soprattutto nell’ultimo trimestre di gravidanza. Le cause sono i cambiamenti ormonali, la redistribuzione dei fluidi corporei e alterazioni nella struttura dei legamenti. Il dolore alla mano si accentua dopo il parto, nelle prime fasi dell’allattamento, anche per via dei movimenti insoliti che si compiono per accudire il neonato.

Come si previene il dolore alla mano quando si ha un bebè?

Le indicazioni sono molto pratiche, per aiutare le neomamme a svolgere le più comuni attività di gestione del bambino, senza sovraccaricare le mani. Tra queste speciali “lezioni” di rieducazione posturale, vi sono consigli per sollevare il neonato dalla culla (mettere una mano sotto il sederino e la schiena e l’altra sotto la testa), per l’allattamento (tenere il bimbo vicino al corpo e sistemare un cuscino sotto al gomito), per il cambio del pannolino (sollevare il bebè, mettendo la mano sotto il sederino), per spingere il passeggino (porre entrambe le mani sul manubrio, con i polsi paralleli tra loro). Nella maggior parte dei casi, riabituandosi a movimenti corretti le Sindromi del Tunnel Carpale e di De Quervain nelle neomamme si risolvono da sole, in quanto forme lievi che non si cronicizzano. Con adeguati accorgimenti posturali, questi disturbi possono essere gestiti se non prevenuti del tutto.

 

 

 
 
 

In sintesi

Come si manifesta la tendinite alle mani?

La tendinite  è l’infiammazione dei tendini, robuste strutture che uniscono i muscoli alle ossa. Movimenti ripetuti e scorretti causano infiammazione con dolore che coinvolge il tendine colpito, spesso quello del polso e del pollice che sono i punti più mobili della mano.

Dove fa male quando si ha il tunnel carpale?

La sindrome del tunnel carpale si manifesta con formicolio e dolore che compaiono soprattutto durante la notte e coinvolgono medio, anulare e mignolo. È dovuta a un restringimento del canale in cui scorrono le fibre nervose che raggiungono le dita.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti