Distress respiratorio acuto: colpiti anche i neonati

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/09/2017 Aggiornato il 11/09/2017

Il distress respiratorio acuto è una grave malattia e per i neonati può avere esiti fatali in oltre il 30% dei casi. I segnali da osservare

Distress respiratorio acuto: colpiti anche i neonati

Anche i neonati possono essere colpiti da distress respiratorio acuto (ARDS, Acute respiratory distress syndrome). È quanto scoperto da ricercatori del Policlinico Gemelli di Roma insieme a colleghi francesi, al termine di uno studio internazionale durato oltre due anni, che ha visto coinvolti oltre 20 centri di terapia intensiva pediatrica o neonatale di tutto il mondo.

Attenzione a questi sintomi

La sindrome da distress respiratorio acuto è caratterizzata da un’insufficienza respiratoria spesso di grado estremo, che può far crollare l’ossigenazione portandola a valori incompatibili con la sopravvivenza. L’ARDS è una sindrome multifattoriale, dove su un terreno di predisposizione genetica, un elemento scatenante (trigger) fa partire il processo patologico di danneggiamento della sostanza che riveste gli alveoli polmonari rendendoli elastici, e di infiammazione polmonare. I neonati (e i bambini) hanno “costituzionalmente” un sistema immunitario meno sviluppato ed efficace e quindi sono più facilmente sensibili ai trigger infettivi. Si riteneva che il distress respiratorio acuto colpisse solo pazienti adulti, mentre col tempo ci si è resi conto che l’ARDS può insorgere a qualunque età, anche da bambini con esiti purtroppo fatali. Si stima che solo in Italia migliaia di bambini ogni anno ne siano colpiti.

Creato un network di diagnosi e cura

Secondo la definizione diagnostica cui si è giunti grazie a questo studio, per essere definito affetto da ARDS il neonato deve avere un’insufficienza respiratoria acuta entro 7 giorni dalla comparsa di un fattore scatenante, per esempio una polmonite diffusa, opacità polmonare o deficit di ossigenazione. La definizione condivisa favorirà la ricerca nel campo, sia perché i pazienti possono essere finalmente individuati e classificati, sia perché si è creato un network di centri che se ne occupano. Questo si traduce in trattamenti più efficaci per la gestione della crisi respiratoria nel neonato e una cura definitiva.

 

 

 
 
 

In breve

CENTRI IN TUTTO IL MONDO

La terza parte del progetto prevede di seguire nel tempo i neonati con la malattia. Vi sono centri che partecipano allo studio in Europa, Usa e Australia e presto anche in Brasile.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Bimba di 4 mesi e mezzo che non sorride mai: può trattarsi di autismo?

30/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

In effetti a 4 mesi e mezzo di vita i bambini, se tutto va bene, sorridono. Tuttavia per stabilire se la mancanza di questo segnale "sociale" può essere espressione di un disturbo dello spettro autistivo è necessario valutare anche altri comportamenti.   »

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti