È normale la perdita di capelli nel neonato?

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli, con la consulenza di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 10/11/2025 Aggiornato il 10/11/2025

Variazioni ormonali, debolezza dei follicoli piliferi e lo sfregamento contro il cuscino sono le cause della perdita dei capelli dei neonati, un fenomeno normale e temporaneo

È normale la perdita di capelli nel neonato?

La perdita di capelli nel neonato si verifica già a partire dai primi mesi di vita. La peluria, detta anche lanugo, che ricopre la testa del bimbo alla nascita e che si è sviluppata nel corso della gravidanza, è infatti destinata a cadere per essere sostituita da veri e propri capelli intorno all’anno di età.

Le cause sono diverse, ma tra le principali ci sono le variazioni ormonali che si susseguono nella prima fase di vita del neonato, seguita dalla fragilità dei follicoli piliferi e a volta dalla dermatite seborroica, comunemente chiamata crosta lattea.

Si tratta di una situazione normale e temporanea: i capelli cresceranno presto e assumeranno la loro consistenza e il loro colore definitivi.

A che mese i neonati perdono i capelli?

La perdita dei capelli del neonato è quindi un evento normale a cui vanno incontro, seppure in misura differente, tutti i bambini e le bambine. Anche le tempistiche possono variare da un bimbo all’altro, ma visto che ad essere responsabile della perdita dei capelli è l’ampia fluttuazione degli ormoni caratteristica dei primi mesi di vita, in genere l’evento si verifica nei primi 3 o 4 mesi, per poi arrestarsi generalmente entro il sesto mese.

L’effluvio telogenico neonatale in alcuni casi può durare per alcuni mesi ancora, fino ad arrivare all’anno di età, manifestandosi con una riduzione della densità dei capelli oppure con la comparsa di chiazze temporaneamente senza capelli.

Perdita di capelli a chiazze 

Può capitare che un neonato presenti chiazze di pelle senza capelli sulla nuca. In questo caso – ma sarà il pediatra a verificarlo e ad accertarlo con sicurezza – potrebbe trattarsi di alopecia occipitale del neonato, una condizione benigna e temporanea che interessa proprio la parte posteriore della testa.

Non è dovuta, come spesso si pensa, allo sfregamento contro il cuscino (che può comunque amplificare il problema), ma a naturali cambiamenti nel ciclo di vita dei capelli e può essere correlata anche alla crosta lattea, una particolare forma di alopecia seborroica che incentiva la caduta dei capelli.

In questo caso la pelle non dovrebbe essere infiammata, arrossata o desquamata e il bimbo non dovrebbe provare bruciore o fastidio. Se questi sintomi fossero presenti o se le chiazze senza capelli fossero diffuse ad altre zone del cranio è necessario consultare il pediatra per indagare sulle cause del problema.

Tutte le cause

Nel corso della gravidanza l’organismo della madre produce ormoni che influenzano anche la crescita dei capelli del feto; al momento della nascita questo “scambio” si interrompe e il bimbo non è più esposto agli ormoni materni, quindi il suo corpo deve cominciare a produrre in maniera autonoma tutte le sostanze che servono per la crescita dei capelli.

Questo è uno dei principali motivi che portano alla caduta dei capelli del neonato; la sottile lanuggine con cui viene al mondo viene poi sostituita da capelli veri e propri.

I follicoli piliferi del neonato, inoltre, impiegano circa un anno per portare a termine la loro maturazione: solo a questo punto si forma la capigliatura definitiva che potrà assumere un colore, una consistenza e un aspetto molto diversi da quelli osservati nel bambino appena nato, acquisendo le caratteristiche ereditate geneticamente dai due genitori al momento del concepimento.

Lo sfregamento del capo del bimbo contro il cuscino non è il motivo principale della caduta dei capelli localizzata sulla nuca, ma può comunque accentuare il problema.

La posizione a pancia in su per dormire è comunque la migliore e non dovrebbe essere modificata per non influire su un problema puramente estetico; quando il bimbo sarà sufficientemente grande si può invece aumentare il tummy time, cioè il tempo che il bimbo trascorre a pancia in giù durante i momenti di veglia attiva.

La perdita dei capelli si può concentrare anche su alcune zone in particolare se è presente una dermatite seborroica, chiamata comunemente “crosta latte”; in questo caso si presentano squame untuose che si staccano portando con sé i capelli del piccolo.

Quando preoccuparsi secondo il pediatra

Per perdita di capelli nel neonato, cioè nei primi 30 giorni di vita – spiega il Dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia e responsabile dell’educazione alla salute della SIPPS (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) – si parla di una perdita di capelli che sono come lanuggine per dare spazio alla crescita successiva di veri capelli. Questa perdita non è importante: è legata agli ormoni che passano dalla placenta al neonato. A volte la perdita si accentua se coesiste la cosiddetta crosta lattea, detta più propriamente dermatite seborroica del cuoio capelluto, caratterizzata da croste giallastre e untuose presenti sul capo del neonato. Anche questa situazione in genere si risolve. È utile usare shampoo non aggressivi e olii per il capo. La preoccupazione insorge se ci sono altri disturbi associati, per esempio lesioni e sanguinamento al cuoio capelluto”.

Altri motivi che possono consigliare di ricorrere al parere del pediatra sono:

  • caduta dei capelli che persiste oltre l’anno
  • capelli che non ricrescono correttamente o che si spezzano facilmente
  • mancata ricrescita dei capelli
  • aree arrossate o infiammate.

Soltanto in rarissimi casi la perdita dei capelli nell’arco del primo anno di vita può segnalare la presenza di disturbi specifici come, per esempio, l’alopecia areata, che consiste nell’improvvisa caduta di capelli a chiazze rotonde, le cui cause non sono ancora stata ben identificate pur evidenziando una notevole ereditarietà, e la tinea capitis o tigna del capo, un’infezione da fungo contagiosa che di solito, oltre che con la caduta dei capelli, si manifesta tramite la comparsa di squame biancastre sul cuoio capelluto.

Scopri qui quando allarmarsi se non crescono i capelli al neonato

Cosa fare

Ricorrere a trattamenti per cercare di frenare quello che rappresenta un processo naturale sarebbe del tutto inutile se non addirittura sconsigliato: in particolare va del tutto evitato il ricorso a lozioni o shampoo anticaduta. 

È importante, invece, aver cura di mantenere pulito il cuoio capelluto del bimbo anche prima della formazione dei capelli “veri”: durante i primi mesi di vita, infatti, le secrezioni sebacee, cioè di grasso, sono molto abbondanti e tendono a irritare la pelle delicata del piccolo.

A questo scopo è sufficiente lavare la testa ogni 2-3 giorni utilizzando prodotti specifici per l’infanzia come shampoo neutri e delicati preferibilmente diluiti in un po’ d’acqua, massaggiare il cuoio capelluto con delicatezza usando i polpastrelli e non le unghie, per poi sciacquare accuratamente evitando che residui di shampoo rimangano a contatto della pelle.

Ci sono altre accortezze che si possono mettere in pratica:

  • variare la posizione della testa del bimbo mentre è sveglio o gioca per ridurre lo sfregamento, che può accentuare la caduta dei capelli; la posizione supina del sonno non deve comunque essere modificata
  • incentivare il tummy time, cioè il tempo trascorso a pancia in giù, nei momenti di veglia attiva
  • evitare acconciature e manipolazioni eccessive dei capelli
  • evitare l’uso di cappelli e cuffiette quando possibile
  • non toccare la crosta lattea o rimuovere le squame: questo può irritare la pelle e incentivare la caduta dei capelli più deboli.

Perdita di capelli nei bambini più grandi

Anche nei bimbi più grandi e negli adulti, in realtà, i capelli vengono continuamente sostituiti attraverso un processo che vede succedersi tre diverse fasi:

  1. fase anagen: dura 2-3 anni e rappresenta la fase della crescita e della vita del capello, che si allunga progressivamente grazie alla produzione costante di cheratina (la proteina che lo compone) da parte del follicolo pilifero
  2. fase catagen: il periodo del riposo in cui la crescita del capello si arresta per un periodo che può variare da 1 a 5 settimane
  3. fase telogen: corrisponde alla fase finale del ciclo vitale del capello che cade per essere sostituito da un capello nuovo, con l’avvio di un’altra fase di crescita.

 

 
 
 

In breve

La perdita dei capelli nel neonato è normale nel primo anno di vita. I primi mesi si tratta di lanugo, ovvero di peluria che viene man mano sostituita da una vera e propria capigliatura, di cui si dovrà aver cura senza eccessi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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