Come curare il mughetto? Tutte le domande e risposte

Paola Risi A cura di Paola Risi Pubblicato il 07/09/2022 Aggiornato il 07/09/2022

Il mughetto è un’infezione molto comune nel neonato. È causato da un fungo, la Candida albicans, che può anche attaccare altre parti del corpo, come il sederino e i genitali. Ecco come curare il mughetto

neonato con il mughetto

Il mughetto consiste in un’infezione della bocca piuttosto comune nel neonato. È provocata da un fungo, la Candida albicans, che è anche all’origine di numerose infezioni dell’apparato genitale femminile. Questo microrganismo, di norma presente sulla pelle e sulle mucose (le membrane che rivestono le cavità interne), può diventare aggressivo sia nei primi 6 mesi di vita del bambino (a causa dell’immaturità del suo sistema immunitario) sia in seguito in presenza di altri disturbi che riducono l’efficacia delle difese naturali.

Come capire se si tratta di mughetto?

Il mughetto si manifesta con chiazze bianco-giallastre, simili a residui di latte, all’interno di guance e labbra e, in alcuni casi, su gengive e palato. Solo in rari casi queste macchioline si estendono, formando un’unica patina biancastra all’interno delle guance e sulla lingua, dando fastidio al bebè durante la poppata. L’infezione può anche diffondersi alla gola, infiammandola e provocando dolore quando il bebè deglutisce.

 Come togliere il mughetto dalla bocca?

Se si interviene tempestivamente, per curare il mughetto è in genere sufficiente applicare all’area colpita una medicazione a base di acqua e bicarbonato. Ecco come procedere:

 

  • diluire un cucchiaino di bicarbonato in un litro d’acqua bollita e fatta raffreddare;
  • passare con delicatezza sulle aree colpite una garza sterile impregnata di questa soluzione;
  • ripetere l’operazione 3-4 volte al giorno.

 

Se i sintomi dell’infezione non si riducono nel giro di 48 ore, il pediatra può prescrivere un farmaco antimicotico (specifico contro i funghi) che risolve il disturbo nel giro di qualche giorno.

Come curare la micosi da pannolino?

La Candida albicans può colpire anche l’area genitale, in particolare se è presente il cosiddetto eritema o dermatite da pannolino (disturbo quasi sempre provocato da un persistente contatto della cute del sederino con la pipì o le feci), in quanto la pelle danneggiata costituisce un terreno favorevole alla proliferazione del fungo. In questo caso, l’infezione provoca un intenso arrossamento della pelle (rosso vivo) e la comparsa di rilievi ruvidi dal colore biancastro. La cura viene indicata dal pediatra caso per caso.

 

 

 
 
 

In sintesi

Come evitare il mughetto?
  • Se si allatta il piccolo al seno, è fondamentale detergere con cura i capezzoli prima e dopo la poppata utilizzando garze sterili o del cotone imbevuto di acqua distillata o bollita (in alternativa è possibile acquistare in farmacia dischetti detergenti specifici per il seno).  
  • Se si usa il biberon, almeno fino al sesto mese di età del bebè, è necessario sterilizzare tutte i suoi componenti, facendoli bollire in acqua o usando gli appositi sterilizzatori (in vendita in farmacia). Allo stesso trattamento devono essere sottoposti tutti gli oggetti che il bebè porta alla bocca (succhietti, giochi di gomma).

 

Può anche succedere che il neonato contagi la madre durante la poppata attraverso il contatto della sua bocca con il seno: ciò si verifica in presenza di ragadi (piccoli taglietti sul capezzolo) o altre irritazioni dell’areola. Se la neomamma contrae l’infezione deve subito applicare ai capezzoli lo stesso rimedio indicato per il bambino.

 

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