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Non è mai troppo presto per iniziare un corso di musica per bambini. Anzi, prima lo si fa, meglio è. A dirlo, oltre vari studi scientifici, c’è anche l’Aigam, l’Associazione italiana gordon per l’apprendimento musicale, che propone Musicainfasce, corsi di musica per bambini da… 0 mesi. Già si sa che studiare musica ha molti vantaggi, come favorire lo sviluppo del cervello, ma non tutti sanno che si può incominciare già quando il bimbo gattona. O anche prima. Aigam organizza in tutta Italia corsi di musica per bambini molti piccoli, secondo la teoria d Edwin Gordon, professore americano fondatore della Music Learning Theory, per il quale i primi tre anni di vita del bambino sono i più importanti per lo sviluppo della sua attitudine musicale e costituiscono una finestra di apprendimento irripetibile per l’acquisizione del linguaggio musicale. Federica Braga, insegnante associata Aigam e responsabile dei corsi a Milano, ci spiega come funzionano questi corsi.
Perché iniziare così presto?
Tutti gli esseri umani nascono con un’attitudine musicale e quindi con un potenziale di apprendimento e di comprensione di questo linguaggio così particolare che è la musica. L’attitudine musicale è un parametro misurabile i cui valori non sono mai tanto elevati quanto al momento della nascita. Se il bambino successivamente non viene inserito in un ambiente idoneo, non può che decrescere.
Ma i bimbi piccoli capiscono la musica?
Certo: “capiscono” la musica esattamente come “capiscono” la loro lingua materna. Non ne hanno ancora assimilato la sintassi, il che avverrà intorno ai 5-6 anni, ma se sottoposti a un lungo periodo di ascolto, assorbiranno stimoli che saranno poi in grado di riprodurre.
E possono apprendere?
Come ripete sempre Andrea Apostoli, presidente Aigam, si considera ovvio che un bambino impari a comunicare nella sua lingua madre durante i primi anni di vita, e che ci si rivolga, parlando, a bimbi di pochi mesi senza che questi possano comprendere il significato di ciò che viene detto loro e men che meno rispondere a parole. Perché allora meravigliarsi di fronte all’idea di lasciar assorbire al bambino da subito un linguaggio musicale che tanta parte ha nella vita di ciascuno di noi a prescindere dal fatto che si sia musicisti o semplici ascoltatori? Il bambino dovrebbe essere esposto alla musica tanto presto quanto viene esposto alla lingua.
Che cosa succede durante una lezione di Musicainfasce?
Piccoli gruppi di bambini e mamme (o un qualunque adulto di riferimento) si ritrovano in un ambiente accogliente, seduti per terra, in silenzio. Dopo i saluti, naturalmente in musica, l’educatore propone brevi canzoni melodiche o ritmiche. Si tratta di musica pura, senza parole, complessa, per stimolare l’attività neuronale, varia, perché i bambini apprendono per discriminazione (se il mondo fosse tutto giallo, come potremmo sapere che cosa sono il rosso o il verde?) e ripetuta, per facilitare la conoscenza. I bambini sono lasciati liberi di muoversi, cantare o giocare. Ma riescono naturalmente a rispettare il silenzio.
Il silenzio per bambini così piccoli?
I bambini sanno tenere lunghi silenzi e ascoltare nel senso più profondo del termine fin da piccolissimi. Sembra incredibile ma è così.
In breve
I CORSI IN ITALIA
Tutti i corsi Musicainfasce sono aperti ai bambini da 0 a 3 anni. Per sapere a chi rivolgersi si può consultare il sito: www.aigam.org. Per Milano è responsabile Federica Braga, mail: federica.braga@hotmail.it