Neomamme: la carenza di sonno fa invecchiare prima

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 28/06/2021 Aggiornato il 28/06/2021

La mancanza di sonno cui si è spesso soggette dopo la nascita del bebè accelera i processi di invecchiamento delle neomamme. Lo prova un nuovo studio americano

Neomamme: la carenza di sonno fa invecchiare prima

A molte giovani donne è capitato di sentirsi dire che portando a termine una gravidanza e crescendo dei figli si invecchia più velocemente. La mancanza di sonnno è una condizione che le neomamme conoscono bene: i risvegli per le poppate, i pianti notturni del bebè, le attenzioni che il nuovo arrivato richiede in continuazione, limitano le ore dedicate al riposo.

Neonati, “ladri” di sonno

Purtroppo, la maggior parte dei neonati nei primi cinque o sei mesi di vita si sveglia spesso durante la notte e non solo per la poppata notturna, ma anche perché sente la mancanza della mamma con la quale è stato in simbiosi per tutta la gravidanza, e per i ritmi circadiani che regolano i ritmi sonno-veglia ancora immaturi. Il bambino, in altre parole, non è in grado di avvertire ancora l’alternanza luce e buio, stimolo necessario per acquisire i bioritmi del sonno. Ci vorranno settimane prima che il neonato acquisisca i suoi ritmi regolari. Questa mancanza di sonno nelle neomamma dovuta alla nascita di un bebè è risultata, però, associata a cambiamenti genetici nel Dna legati ai processi di invecchiamento.

L’invecchiamento del Dna

Una ricerca sugli effetti della mancanza di sonno sulle neomamme è stata condotta da Judith Carroll dell’Università della California a Los Angeles. L’esperta ha analizzato durata e qualità del sonno delle neomamme e poi misurato l’età biologica di 33 donne attraverso l’analisi del Dna, in particolare alcuni parametri noti per essere correlati all’invecchiamento, come la lunghezza delle estremità dei cromosomi, i “telomeri”. I test sono stati effettuati a un anno dalla nascita del bambino. 

Dall’analisi dei dati è emerso che un sonno insufficiente (meno di sette ore a notte) si associa a maggiori segni di invecchiamento del Dna della mamma, quindi a un invecchiamento biologico accelerato.

Gli autori del lavoro hanno concluso, però, che i risultati dovranno essere confermati su un campione più ampio di neomamme.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

La nascita del bambino sottrae più ore di sonno alla mamma rispetto al papà.

 

Fonti / Bibliografia

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