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Il rigurgito per un neonato è normale e innocuo, salvo casi particolari che vanno indagati con l’aiuto del pediatra. Si tratta di un fenomeno naturale che consiste nella risalita di parte del contenuto dello stomaco (quindi di latte) e nella sua emissione dalla bocca, in genere subito dopo la poppata.
Le cause del reflusso sono da ricercarsi principalmente nell’immaturità della valvola tra esofago e stomaco e nelle piccole dimensioni dello stomaco del bimbo, che tende quindi a riempirsi troppo velocemente. Si tratta di un problema che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma ci sono comunque piccole strategie che si possono mettere in pratica, come ad esempio proporre pasti piccoli e frequenti, tenere il neonato in posizione verticale dopo la poppata e scegliere bene la tettarella in caso di alimentazione con il biberon.
Si tratta quasi sempre di un fenomeno innocuo, ma ci sono alcuni campanelli d’allarme che dovrebbero spingere ad approfondire la situazione insieme al proprio pediatra, come difficoltà ad alimentarsi, vomito e irritabilità eccessiva.
Le cause
La maggior parte dei neonati è interessata da episodi di rigurgito che non causano problemi al piccolo, ma solo qualche preoccupazione ai neo genitori. Le cause del rigurgito sono diverse:
- immaturità dello sfintere esofageo, cioè della valvola tra esofago e stomaco, che nei neonati non si chiude bene e quindi permette la risalita di un po’ di contenuto dello stomaco. Con il tempo il meccanismo si perfeziona e il problema si risolve spontaneamente
- piccole dimensioni dello stomaco, che spesso si riempie molto con l’assunzione di latte e tende ad emettere parte del suo contenuto per ridurre la tensione. Lo stomaco gradualmente aumenta di dimensioni, ma in un primo periodo poppate brevi e frequenti possono aiutare
- suzione scoordinata che porta a ingurgitare aria, che poi tende ad uscire portando con sé piccole quantità di latte
- il fatto di succhiare troppo velocemente e voracemente, soprattutto quando la mamma ha un riflesso di emissione forte.
Dopo la poppata
Il rigurgito del neonato avviene quasi sempre pochi minuti dopo la fine della poppata e consiste nell’emissione di piccole quantità di latte misto a saliva; a volte si può verificare ad una distanza di tempo maggiore dal pasto e in questo caso il materiale espulso è più denso perché costituito da latte non digerito o solo parzialmente digerito.
Ci sono bambini che rigurgitano spesso, altri che invece soffrono di questo piccolo disturbo in maniera molto minore; in ogni caso, il problema tende a risolversi spontaneamente con il tempo, soprattutto dopo lo svezzamento e il passaggio a cibi solidi.
Rigurgito da latte materno
Se il bimbo viene allattato al seno, ci sono piccole strategie che si possono mettere in atto per diminuire le probabilità che il bimbo rigurgiti. Spesso, ad esempio, è bene preferire pasti piccoli e frequenti per evitare che il piccolo assuma troppo latte in una sola volta.
La corretta posizione del bimbo durante la poppata è un altro fattore che può influire sulla possibilità di rigurgito. In particolare, se il riflesso di emissione della mamma è molto forte, il bimbo potrebbe essere portato a mangiare troppo velocemente, aumentando il rischio di rigurgito dopo la poppata.
In questo caso si può fare qualche pausa durante la poppata e migliorare la posizione del bimbo mentre viene allattato: in generale, tenere la testolina del bimbo più alta del sederino impedisce al bimbo di assumere il latte in maniera troppo veloce.
Da latte artificiale
Quando il bimbo viene alimentato con il biberon può essere portato a succhiare molto velocemente, riempiendo lo stomaco troppo in fretta e provocando così il rigurgito dopo la poppata. Meglio quindi somministrare il latte più lentamente, magari utilizzando una tettarella con un foro più piccolo, in modo che faccia passare il latte più lentamente.

Foto di Wendy Wei da Pexels
Anche la forma e la misura della tettarella possono influire: una tettarella troppo larga o troppo stretta, ad esempio, possono indurre il piccolo a ingurgitare aria durante la poppata. Può essere utile anche fare qualche piccola pausa durante la poppata e, solo su consiglio del pediatra, scegliere un latte ispessito.
Come prevenire il reflusso
Il rigurgito del neonato non è un evento preoccupante, ma ci sono comunque alcune piccole strategie che si possono mettere in pratica per ridurre le probabilità che si verifichi dopo il pasto. Alcuni consigli utili sono:
- allattare il bimbo ai primi segnali di fame per evitare che succhi il latte troppo voracemente
- proporre al bimbo pasti piccoli e frequenti, che non riempiano eccessivamente lo stomaco
- tenere il piccolo in posizione verticale dopo la poppata, tenendolo in braccio contro il proprio corpo per almeno una ventina di minuti
- evitare la posizione sdraiata dopo la poppata
- se si usa il biberon, scegliere una tettarella con un foro piccolo che faccia fuoriuscire poco latte per volta.
Quando preoccuparsi
Nella maggior parte dei casi, il rigurgito (anche se frequente o abbondante) è un fenomeno innocuo che tende a risolversi da solo, ma in alcune situazioni particolari può essere il campanello d’allarme di un problema di salute. I sintomi da monitorare e da segnalare al pediatra sono:
- difficoltà di alimentazione o rifiuto del cibo
- scarsa crescita del bimbo o perdita di peso
- vomito a getto
- vomito di colore verdastro o giallognolo
- tracce di sangue nel vomito o nelle feci
- difficoltà respiratorie o tosse cronica
- irritabilità eccessiva
In questi casi si può consultare il proprio pediatra, che potrà proporre esami specifici per individuare e risolvere al meglio il problema.
In copertina foto di MART PRODUCTION da Pexels
In breve
Il rigurgito del neonato è dovuto spesso a cause fisiologiche e non deve preoccupare: ci sono comunque delle strategie per ridurne il rischio e alcuni sintomi da tenere monitorati per escludere problemi di salute.