Pannolini lavabili: come funzionano e quali sono i vantaggi

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli Pubblicato il 05/09/2023 Aggiornato il 05/09/2023

I pannolini lavabili stanno diventando una buona alternativa ai pannolini usa e getta per un numero sempre maggiore di genitori. Vediamo insieme tutti i vantaggi, ma anche i lati negativi da tenere in considerazione!

Pannolini lavabili

Ogni bambino nei suoi primi tre anni di vita ha bisogno di circa 6.000 pannolini, che in totale producono più o meno una tonnellata di rifiuti che si degraderanno nei giro di 450 anni. Un’impronta ecologica non indifferente per un bambino così piccolo, soprattutto se si pensa che i pannolini costituiscono circa il 20% dei rifiuti indifferenziati presenti nelle nostre discariche! Non è facile cambiare il nostro modo di pensare e fare quello che può essere considerato “un passo indietro”, cioè tornare all’uso dei pannolini lavabili, ma dal punto di vista ambientale la differenza sarebbe notevole, calcolando che per i primi 3 anni di vita ne sarebbero necessari circa 20 o 30 in totale. Si potrebbe obiettare che i pannolini lavabili vanno, appunto, lavati, ma usando lavatrici di classe B o superiore ed evitando il passaggio in asciugatrice il vantaggio in termini ambientali sarebbe indubbio. Tuttavia questo non è l’unico motivo per cui molti genitori stanno facendo la scelta di passare ai pannolini lavabili: vediamo tutto quello che c’è da sapere!

Perché utilizzare i pannolini lavabili?

I pannolini lavabili, che spesso vengono chiamati anche pannolini ecologici, presentano alcuni vantaggi e alcuni lati negativi che è bene tenere presente al momento della scelta. Si può anche fare una scelta “ibrida”, optando per i pannolini lavabili in alcune situazioni e per i pannolini tradizionali in altre, in base alle esigenze e alla comodità della famiglia. Tra i vantaggi possiamo ad esempio citare:

  • un maggiore ingombro che tiene le gambine del bimbo leggermente divaricate favorendo così un corretto sviluppo delle anche;
  • nel prevenire la dermatite da pannolino un pannolino lavabile ben utilizzato è considerato non migliore e non peggiore di un pannolino tradizionale. Con alcuni modelli di pannolino lavabile in cotone, però, il bimbo potrebbe avvertire una maggiore sensazione di bagnato e questo fattore potrebbe favorire lo spannolinamento;
  • il vantaggio economico è indubbio: a seconda del set di pannolini lavabili scelto e della quantità che si acquista si possono spendere dai 200 agli 800 euro nel giro di tre anni, mentre con i pannolini usa e getta, pur scegliendo i modelli più economici, difficilmente si spenderanno meno di 1.000 euro e questa cifra può facilmente raddoppiare;
  • i pannolini lavabili possono essere riutilizzati per un fratellino o una sorellina; in questo caso il vantaggio economico diventa davvero importante;
  • la scelta dei pannolini lavabili, come abbiamo visto, è amica dell’ambiente.

Quali sono i lati negativi?

Ci sono però anche dei lati negativi di cui tenere conto prima di fare questa scelta:

  • nel caso dei pannolini lavabili, l’investimento iniziale in termini economici può essere consistente;
  • può essere difficile orientarsi tra le diverse tipologie di pannolini ecologici proposte;
  • alcuni nidi potrebbero non accettare l’uso dei pannolini lavabili, quindi è un fattore su cui bisogna informarsi;
  • bisogna mettere in conto un maggiore impegno: i pannolini lavabili richiedono frequenti lavatrici.

Pannolini lavabili: come funzionano

Ci sono diverse tipologie di pannolini lavabili, ognuna con le sue caratteristiche e le sue particolarità:

  • pannolini lavabili pieghevoli. Sono in tessuti naturali più spessi al centro e più sottili ai bordi: si possono piegare in maniera diversa e fissare con un gancetto. Sopra al pannolino pieghevole si aggiunge una mutandina impermeabile per evitare fuoriuscite, disponibile in diverse taglie che variano in base al peso del bimbo. Si possono usare anche per i bimbi appena nati perché sono disponibili anche taglie molto piccole, che aderiscono bene al corpo del bimbo. Di questa categoria fanno parte i ciripà in cotone, che si chiudono con dei laccetti, i muslin realizzati con garza traspirante, i prefold da ripiegare su se stessi e i terry square, in spugna di cotone dalla rapida asciugatura;
  • pannolini fitted: hanno una forma simile a quella dei pannolini usa e getta e si chiudono con del velcro. Anche in questo caso si indossano sovrapponendo una mutandina impermeabile;
  • pannolini tutto in uno (all in one o aio): sono quelli che assomigliano maggiormente ai pannolini tradizionali. In questo caso lo strato interno assorbente e la mutandina impermeabile sono cuciti insieme e quindi si indossano con un unico gesto. Va però anche lavato tutto insieme; in base al materiale di cui sono composti i tempi di asciugatura possono variare;
  • pannolini pocket: sono simili ai pannolini tutto in uno ma con una vestibilità più slim: i due strati cuciti insieme sono più sottili, ma il pannolini in sé non è assorbente. In una apposita fessura andrà infatti inserito un inserto assorbente.

In queste tipologie di pannolino può essere inserito un apposito foglio di carta ecologica per raccogliere le feci, che si può poi gettare nel water; in questo modo le operazioni di lavaggio risultano più semplici.

Pannolini lavabili

Foto di Public Domain Pictures da Pexels

Come scegliere i pannolini ecologici?

Non è sempre facile orientarsi tra le diverse tipologie di pannolino ecologico: oltre alle preferenze dei genitori bisogna tenere conto anche delle preferenze e delle esigenze del bimbo, che potrebbero cambiare nel corso del tempo. Proprio per questo motivo è meglio non lanciarsi subito in un grosso acquisto, ma puntare sui kit di prova che molti negozi mettono a disposizione proprio per avere la possibilità di sperimentare i pro e i contro di ogni tipologia. Per i più indecisi ci sono anche le pannolinoteche, sempre più diffuse in molte città italiane. Si tratta di un servizio, spesso gestito in maniera volontaria da ostetriche, associazioni o semplici mamme, che in cambio di una piccola cauzione permette di prendere in prestito i pannolini per un paio di settimane, provando così diversi modelli, marche e materiali. In questi luoghi è poi facile trovare tutte le informazioni relative alla conservazione e al lavaggio dei pannolini.

Pannolini lavabili: le migliori marche

Le scelta di pannolini lavabili è sempre più ampia perché molti brand dedicati alla prima infanzia stanno aumentando la loro offerta in questo senso. Tra le migliori marche possiamo ricordare, ad esempio, Bambino Mio, Prenatal, Rumparooz, Charlie Banana e Pop-in. Qualunque sia la tipologia e la marca che sceglierete, l’importante è scegliere prodotti realizzati con materiali sicuri; meglio quindi puntare su marchi che si avvalgono di certificazioni ufficiali come Oeko-Tex, che garantisce non solo la sicurezza del tessuto usato, ma anche le sue qualità ecologiche e sociali.

Opinioni pannolini lavabili

Le opinioni sui pannolini lavabili inevitabilmente si dividono: c’è chi non potrebbe più farne a meno e chi si pente di questa scelta e torna velocemente ai pannolini usa e getta. È importante, almeno in una fase iniziale, farsi aiutare per capire bene su quali modelli puntare, come orientarsi con le taglie e come gestire le operazioni di lavaggio: solo a quel punto si potrà esprimere un’opinione consapevole.

Come lavare i pannolini in stoffa?

Uno degli aspetti che spaventa di più i genitori che scelgono di usare i pannolini lavabili è proprio la questione del loro lavaggio. Le veline in carta ecologica che raccolgono le feci e che possono essere gettate nel wc possono facilitare molto le operazioni, ma rimarrà comunque la necessità di dover lavare frequentemente un buon numero di pannolini. Vi solleverà sapere che si possono lavare normalmente in lavatrice, anche insieme al resto della biancheria, e che non è necessario stirarli. Bisogna però seguire alcune accortezze:

  • sciacquare il pannolino in acqua fredda per evitare che macchie e odori si fissino, ma senza lasciarli in ammollo o inzuppati di acqua per evitare la proliferazione dei batteri;
  • per i pannolini lavabili sporchi è preferibile lo stoccaggio a secco, semplicemente cospargendone l’interno con del bicarbonato ma senza aggiungere acqua;
  • in questo modo potrete lavarli ogni due o tre giorni, mettendoli in lavatrice a 40 o 60 gradi con poco detersivo delicato e senza ammorbidenti, candeggianti o additivi che potrebbero poi irritare la pelle del vostro bambino.

Foto di copertina di Karolina Grabowska da Pexels

 
 
 

 

 
 
 

In breve

Sono sempre di più i genitori che valutano la possibilità di usare pannolini lavabili per i loro bimbi, unendo rispetto dell’ambiente e risparmio economico. Non si tratta però di una scelta prima di lati negativi: vediamo insieme tutti i vantaggi e gli svantaggi di questa opzione.

 

 

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