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Scegliere il pediatra è una delle prime incombenze burocratiche per una coppia di neo genitori; è il professionista con cui di creerà un rapporto di fiducia e a cui si affiderà la salute del proprio bambino nel corso della sua crescita. Per sceglierlo basta recarsi agli sportelli dell’Asl oppure seguire l’apposita procedura online, tenendo a portata di mano certificato di nascita e codice fiscale del bambino, oltre a un documento di identità di uno dei genitori.
Per scegliere il pediatra è bene tenere conto di alcuni fattori come l’ubicazione dello studio, i giorni e gli orari di visita, la disponibilità a rispondere a mail e messaggi e la reperibilità telefonica. In alcuni casi si può prendere in considerazione l’idea di rivolgersi a un pediatra privato in aggiunta al pediatra di libera scelta, in modo da avere una maggiore disponibilità in termini di orari e la disponibilità ad eseguire visite domiciliari, che il pediatra di base non è obbligato ad effettuare.
Quando si deve fare la scelta e come procedere
È sicuramente molto importante avvalersi di un buon pediatra, ovvero il medico che si occuperà della salute del bimbo fino al compimento del sesto anno di età; a partire da quel momento si potrà decidere se continuare a far seguire il bambino dal pediatra fino al 14esimo anno di età oppure passare al medico di base. A partire dai 14 anni, si passa automaticamente al medico di base.
Scegliere il pediatra, dal punto di vista burocratico, non è difficile. Il pediatra di libera scelta può essere selezionato tra i medici convenzionati appartenenti al distretto sanitario di riferimento della famiglia; si può scegliere quello che si preferisce, a patto che non superi il tetto massimo di assistiti. Ci si può recare agli sportelli dell’ASL del proprio Comune di residenza oppure completare l’apposita procedura online tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico. In entrambi i casi è necessario presentare:
- il certificato di nascita del bambino;
- il codice fiscale del bambino;
- il documento d’identità del padre o della madre.
La scelta del pediatra ha validità annuale e viene tacitamente rinnovata di anno in anno, ma può essere revocata in favore di un altro pediatra o del medico di famiglia a partire dal compimento del sesto anno di età, recandosi agli sportelli dell’Asl oppure tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico. Se si soggiorna per un periodo superiore a tre mesi al di fuori della propria residenza, inoltre, è possibile scegliere un pediatra temporaneo.

Foto di Pavel Danilyuk da Pexels
Cosa valutare nella scelta
Ogni famiglia può scegliere il pediatra che preferisce tra quelli disponibili, ma quali sono i criteri che si possono prendere in considerazione nella scelta? Tra i parametri da considerare possono ad esempio esserci:
- l’ubicazione dello studio: si può scegliere lo studio più vicino a casa oppure quello più facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o con l’auto, senza sottovalutare la possibilità di parcheggio nei dintorni;
- l’accessibilità dello studio e la presenza di eventuali barriere architettoniche;
- i giorni e gli orari di apertura dello studio del pediatra;
- le modalità di contatto messe a disposizione dal pediatra, ad esempio mail, telefono o messaggi;
- la possibilità di rintracciare telefonicamente il pediatra;
- la disponibilità e la rapidità a rispondere a domande poste via mail o tramite messaggio.
Ogni famiglia dovrà valutare quali sono i parametri più importanti rispetto alle proprie esigenze, senza trascurare il passaparola con genitori che già si affidano alle cure di un pediatra oppure le recensioni online, che possono dare qualche informazione in più per prendere una decisione. L’importante è che tra i genitori e il pediatra si instauri un buon rapporto di fiducia e di collaborazione e che le visite al bambino si svolgano in un clima sereno e tranquillo.
Cosa fa il pediatra
Questo “medico dei bambini” si occupa dello sviluppo globale dei piccoli dalla nascita fino ai 14 anni, occupandosene non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicomotorio, psicosociale e intellettivo, individuando inoltre in fase precoce eventuali patologie, malformazioni, allergie o disturbi della crescita per poterli trattare il prima possibile.
Ogni pediatra di base effettua una serie di prestazioni, che sono prevalentemente gratuite. Tra queste ci sono:
- visite mediche e prescrizione di farmaci
- richiesta di visite specialistiche e di esami diagnostici;
- rilascio di certificati gratuiti come ad esempio quello svolgere attività sportive non agonistiche;
- rilascio di certificati a pagamento;
- accertamenti diagnostici di base;
- vaccinazioni;
- prestazioni come medicazioni, iniezioni e suture.

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Il pediatra effettua inoltre delle visite programmate, chiamate “bilanci di salute”, per monitorare la crescita e lo sviluppo del bambino. Questi controlli riguardano:
- età gestazionale alla nascita dell’assistito per valutare i nati pretermine;
- presenza di eventuali malformazioni;
- alimentazione nel primo anno di vita;
- screening ipoacusia;
- screening autismo;
- screening displasia dell’anca;
- crescita staturo-ponderale;
- sviluppo psico-motorio, affettivo e relazionale;
- vista;
- salute dei denti;
- sviluppo puberale;
- presenza di scoliosi;
- presenza di patologie complesse e/o croniche;
- stili di vita.
Pediatra pubblico e privato
Il pediatra pubblico, chiamato anche “di libera scelta” e il pediatra privato svolgono lo stesso lavoro, ma con modalità diverse. Il pediatra pubblico, infatti, è convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale e offre la maggior parte dei suoi servizi gratuitamente, mentre il pediatra privato svolge il suo lavoro presso il proprio studio a pagamento.
Il pediatra pubblico, anche a causa del gran numero di piccoli pazienti che deve seguire (possono essere circa 800), spesso ha tempi di attesa più lunghi per visite non urgenti o per dare risposte ai dubbi dei genitori posti via mail o per messaggio. Ci sono poi alcune limitazioni: non è obbligato a svolgere visite domiciliari o al di fuori del proprio orario di lavoro e in genere non è reperibile durante i weekend e i festivi.
Il pediatra privato può offrire orari più flessibili, effettuare visite domiciliari ed essere disponibile per emergenze anche al di fuori degli orari d’ambulatorio, anche se questa disponibilità deve essere verificata caso per caso prima di fare la propria scelta.
Quella di rivolgersi ad un pediatra privato può essere un’opzione da valutare nel caso in cui il proprio pediatra di libera scelta non sia molto disponibile a rispondere tempestivamente a dubbi o domande dei genitori oppure abbia tempi di attesa troppo lunghi per le visite non urgenti rispetto alle esigenze della famiglia e in tutti quei casi in cui si preferisca disporre di una maggiore reperibilità per eventuali situazioni di emergenza.
In copertina foto di Jonathan Borba da Pexels
In breve
Scegliere il pediatra è una decisione importante che può essere effettuata già durante la gravidanza; i fattori da tenere in considerazione sono molti, ma il più importante è il clima di serenità e di fiducia che si deve instaurare durante le visite.