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Se il bambino non ha particolari disturbi, bastano le normali visite di controllo dal pediatra. Se non sta bene, si chiede un consulto più o meno urgente. Questa è la prassi. Ma non lo sarà più a breve. Questo, perlomeno è quanto si evince dalle nuove linee guida sulla prevenzione in età infantile stilate dall’American academy of pediatrics (AAP) e pubblicate sulla rivista Pediatrics.
Lo stile di vita è cambiato
Secondo gli esperti americani, le normali visite di controllo o al bisogno dal pediatra non sono più sufficienti. Oggi, infatti, lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi è completamente cambiato rispetto al passato. Di conseguenza, richiede un approccio preventivo completamente differente.
Le nuove proposte
Le nuove linee guida stabiliscono di fare in età infantile dei controlli fino a poco tempo fa riservati esclusivamente agli adulti. Più precisamente:
– ematocriti ed emoglobina nei piccoli di età compresa fra i 15 e i 30 mesi, per identificare eventuali carenze di ferro. Si tratta, infatti, di situazioni sempre più diffuse, legate soprattutto ai parti pretermine o gemellari e all’introduzione precoce del latte vaccino;
– analisi per la ricerca di lipidi nel sangue (come il colesterolo) fra i 9 e gli 11 anni, per individuare eventuali alterazioni dovute a un’alimentazione troppo grassa e/o a uno stile di vita sedentario;
– screening sulla depressione a partire dagli 11 anni;
– check up sul consumo di alcol e droghe negli adolescenti;
– test dell’Hiv fra i 16 e i 18 anni.
Inoltre, si propone che tutti i bimbi appena nati, prima della dimissione, vengano sottoposti a un controllo per le malattie congenite del cuore.
La situazione in Italia
Sebbene la proposta di “arricchire” le visite di controllo dal pediatra sia stata formulata in America, non si esclude che anche l’Italia possa adeguarsi. Infatti, anche nel nostro Paese i bambini sono esposti in età sempre più precoce a una serie di pericoli. “Anche in Italia si assiste ad una nuova attenzione da parte dei pediatri sui cambiamenti dello stato di salute dei bambini, fin dalla nascita. Intervenire con screening ad ampio spettro in età precoce permette di fare diagnosi prima che compaiano patologie o disturbi rilevanti” ha commentato Giovanni Corsello, ordinario di pediatria all’università di Palermo e Presidente della Sip, Società italiana di pediatria.
In breve
I BILANCI DI SALUTE
In Italia, nei bambini sono previste una serie di visite filtro, chiamate anche bilanci di salute, dal pediatra, dagli 0 mesi ai 10-13 anni. Nei primi mesi questi controlli sono molto frequenti, poi si diradano sempre più.