Vaccinazioni: coperture in aumento, pediatri soddisfatti

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 24/10/2018 Aggiornato il 20/11/2019

I dati rilevano che le coperture vaccinali sono in aumento: segno che le campagne informative sulle vaccinazioni funzionano, dicono i pediatri

Vaccinazioni: coperture in aumento, pediatri soddisfatti

Il ministero della Salute ha presentato i dati nazionali sulle coperture vaccinali dell’età pediatrica e adolescenziale, sottolineando che il miglioramento è risultato significativo per tutte le fasce d’età, a indicare che le misure straordinarie sulle vaccinazioni messe in atto nel 2017 sono riuscite ad arrestare il trend in continua diminuzione.

Il nuovo sistema funziona

L’incremento delle coperture vaccinali, sottolineano gli esperti della Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale), si è verificato per le vaccinazioni storicamente obbligatorie (anti-difterite, tetano, polio ed epatite B) e in misura ancora più rilevante per il vaccino contro il morbillo e ha riguardato sia i nuovi nati sia i minori nati negli anni precedenti, a dimostrazione della efficacia del nuovo meccanismo nel recuperare i non vaccinati, e indurre le famiglie a superare le proprie perplessità, quasi sempre scientificamente infondate.

Non aspettare le epidemie

Visti i risultati ottenuti in un tempo così breve è lecito domandarsi, proseguono i pediatri, quali siano le motivazioni dell’opposizione al completamento del periodo di verifica previsto da questa legge, la cui legittimità è stata riconosciuta dalla Corte costituzionale con la sentenza n° 5 del 18 gennaio 2018. La copertura vaccinale è strumento di prevenzione e richiede di essere messa in opera indipendentemente da una crisi epidemica in atto, sottolineano gli specialisti. Rientra nella discrezionalità del governo e del Parlamento intervenire prima che si verifichino scenari di allarme e decidere, a fronte di una prolungata situazione di insoddisfacente copertura vaccinale, di non attendere oltre nel fronteggiarla con misure straordinarie.

Sì all’anagrafe vaccinale

La Sipps plaude a iniziative che consentano di ottenere, per esempio, un’Anagrafe vaccinale nazionale attiva su tutto il territorio, che permetta di verificare le zone e i gruppi a bassa copertura vaccinale, su cui far convergere l’attenzione delle istituzioni locali, dei pediatri e dei medici di famiglia, per favorire un rapido innalzamento delle coperture vaccinali.

Da sapere!

Secondo la Sipps, l’epidemia di morbillo che imperversa da due anni non sembra ancora debellata: dal 1 gennaio 2017 al 30 giugno 2018 sono stati segnalati in Italia 7.437 casi, 8 decessi (4 adulti e 4 bambini) non vaccinati.

Fonti / Bibliografia

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