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I genitori di neonati prematuri (ma non solo loro) hanno un modo particolare per sostenere i piccoli nella crescita: cantare loro la ninna nanna. È la conclusione di un lungo studio sui neonati prematuri del Beth Israel Medical Center di New York pubblicato sulla rivista scientifica Pediatric. I ricercatori hanno visto, dopo due anni di analisi, che il canto dei genitori ha un effetto rilassante sui neonati prematuri, rallentandone il battito cardiaco e la respirazione e aiutando a prendere sonno e a succhiare bene. L’effetto positivo della musica è utile per tutti i bambini, ma soprattutto per i prematuri, perché sono più deboli. Ecco perché è importante prestare attenzione a qualunque metodo in grado di rendere più forti i prematuri facendoli crescere il più velocemente possibile.
La ninna nanna stimola a mangiare meglio
La ninna nanna migliora la suzione del neonato prematuro e questo è fondamentale. Se la suzione è efficace, infatti, il piccolo mangia meglio, garantendosi così un maggior apporto di calorie e favorendo direttamente la crescita.
Riduce lo stress
La ninna nanna cantata dai genitori hanno poi un effetto benefico generale, riducendo il livello di stress, che in un neonato prematuro è sempre elevato. I ricercatori americani sono arrivati a questa conclusione dopo aver studiato 272 bambini nati prematuri intorno alla 32a settimana, con un basso peso e talvolta sepsi e problemi respiratori. Ai genitori è stato chiesto di cantare più volte la loro ninna nanna preferita e sono state osservate le reazioni nei neonati con appositi macchinari e con l’osservazione diretta dei movimenti oculari, della suzione e della respirazione. I risultati sono stati sempre positivi, anche nei bimbi con più problemi.
In breve
LA MUSICOTERAPIA AIUTA LO SVILUPPO
Le ninna nanne fanno bene ai neonati prematuri, ma anche tutta la musica in generale. Un altro studio aveva dimostrato, infatti, che la musicoterapia favorisce così tanto lo sviluppo dei bimbi nati prima del termine da anticipare perfino il giorno delle dimissioni dall’ospedale.