Il cervello dei prematuri si nutre del cuore della mamma

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 29/04/2015 Aggiornato il 29/04/2015

Voce e battito cardiaco della mamma sono importantissimi per lo sviluppo del cervello dei neonati prematuri: installati registratori nelle incubatrici

Il cervello dei prematuri si nutre del cuore della mamma

I bimbi prematuri hanno bisogno di tanto amore, di una vicinanza molto particolare da parte della mamma. La sua voce e il suo battito cardiaco, infatti, sono importantissimi per lo sviluppo del cervello del piccolo. È quanto sostiene una ricerca condotta dagli scienziati del Brigham and Women’s Hospital di Boston (Stati Uniti) e pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica Pnas.

Una vera rivoluzione per i prematuri

Questa ricerca rappresenta una vera e propria “rivoluzione” per i bimbi prematuri, ossia nati tra la 22a e la 37a settimana di gestazione, in quanto una nascita troppo anticipata porta inevitabilmente con sé numerosi problemi, tra cui il rischio di disabilità e un anomalo sviluppo cognitivo.

Altoparlanti nelle culle

Nel tentativo di portare a termine la maturazione cerebrale dei prematuri, gli scienziati americani hanno esposto 40 di loro, nati dalle 8 alle 15 settimane prima del dovuto, all’ascolto della voce e del battito cardiaco della mamma, installando all’interno delle incubatrici alcuni altoparlanti e trasmettendo i suoni per tre ore al giorno in aggiunta al contatto “reale” con la mamma. È emerso che i bambini prematuri sottoposti al test, a differenza di quelli trattati con le cure standard, presentavano un maggior sviluppo della corteccia cerebrale uditiva. Un risultato che potrebbe aiutare i medici e i genitori nella prevenzione dei problemi di sviluppo cognitivo.

Le cause della nascita anticipata

In Italia ogni anno nascono poco più di 500mila bambini, di cui circa il 7% sono prematuri. Un numero in aumento negli ultimi anni e le ragioni sono diverse: stili di vita delle mamme, malattie della gravidanza (ipertensione, gestosi, diabete), l’aumento dell’età media delle gestanti e l’incremento delle gravidanze medicalmente assistite. La buona notizia riguarda la loro sopravvivenza. Secondo i dati, il 98,2% dei nati prematuri non ha problemi né complicazioni e, grazie alle cure ricevute nelle terapie intensive neonatali, viene dimesso in buona salute.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

La sopravvivenza dei neonati prematuri è aumentata grazie ai progressi della medicina che si avvale di tecnologie come la ventilazione meccanica, i monitoraggi e la nutrizione parenterale, fondamentali per il trattamento dei piccoli.

 

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