Neonati prematuri: come rinforzare il sistema immunitario

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/03/2013 Aggiornato il 19/03/2013

Oggi sono stati fatti molti passi in avanti nel trattamento e nella cura dei neonati prematuri, ma restano comunque alcuni rischi. Ecco perché è bene dare una mano alle loro difese naturali

Neonati prematuri: come rinforzare il sistema immunitario

Nel mondo ogni anno sono circa 15 milioni i neonati prematuri. In Italia, questo fenomeno è addirittura in crescita, con circa 45mila bambini che vengono alla luce prima della 37a settimana di gestazione. Oggi il numero dei

neonati prematuri

che sopravvivono, e che un tempo erano destinati a morire, è in continuo aumento grazie al progresso che è stato fatto in termini di trattamento e di cura. Restano però alcuni rischi, primo fra tutti quello di contrarre infezioni: nel 20%-40% dei casi, infatti, si verifica un episodio di sepsi, un’infezione sistemica dovuta alla presenza di batteri nel circolo sanguigno, che richiede il ricovero dei neonati prematuri nelle Unità di terapia intensiva neonatale.

Difese non ancora “perfette”

I prematuri sono esposti alle infezioni per due motivi: non hanno un sistema immunitario ancora completamente formato e poi il tipo di terapia a cui alcuni di questi piccoli vengono sottoposti, per favorire funzioni vitali non adeguatamente sviluppate, può rappresentare di per sé un fattore di rischio.
 Nei primi mesi di vita l’immaturità del sistema immunitario è in parte compensata dagli anticorpi che il bambino riceve dalla madre durante la gravidanza, ma per i prematuri questo prezioso “regalo” è venuto meno prima. Il bambino nato in anticipo, quindi, ha bisogno di alcune precauzioni, che gli specialisti della Sitip (Società italiana di infettivologia pediatrica) hanno riassunto in alcune raccomandazioni.

I consigli degli esperti

1) Garantire al bambino un ambiente silenzioso, sereno e stabile, senza esporlo a fumo passivo e metterlo nella culla o nella carrozzina insieme ad asciugamani arrotolati o altre misure di contenimento. 
2) Lavarsi sempre le mani prima di toccare il piccolo. 

3) Limitare il numero di visite da parte di ospiti, rimandando l’incontro se questi presentano raffreddore o altri sintomi respiratori o gastrointestinali. 

4) Effettuare tutte le vaccinazioni raccomandate secondo l’età, cominciando a contare il numero di giorni di vita del bambino dal concepimento.

5) Controllare peso, lunghezza e circonferenza cranica non solo nei primi mesi di vita, ma fino a 24 mesi.

6) Seguire le indicazioni nutrizionali fornite dal medico, che includono latte iperproteico con adeguato apporto di calcio, fosforo e vitamine per un tempo variabile a seconda dell’età gestazionale e del peso alla nascita. 

7) Sottoporre il bambino a esami e visite periodiche.

In breve

Un fenomeno in crescita

In Italia sono in aumento i bambini che ogni anno nascono prima della 37a settimana di gestazione. Pur essendo migliorate sensibilmente le cure di cui possono godere, ancora un numero elevato di bambini contrae un’infezione sistemica dovuta alla presenza di batteri nel circolo sanguigno. Ma con i consigli degli esperti è possibile ridurre i rischi per la salute in modo significativo.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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