Neonati pretermine: caratteristiche e conseguenze

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 03/09/2025 Aggiornato il 03/09/2025

Le conseguenze della prematurità sono tanto più significative quanto più precoce è la nascita e più basso il peso al momento del parto.

neonati prematuri

Con il termine di “pretermine”, che ha la stessa valenza di “prematuri”, si indicano i neonati che nascono prima della 37a settimana di gestazione. Sono piccoli che non hanno ancora del tutto sviluppato organi e apparati e per questo possono avere maggiori difficoltà, rispetto ai neonati nati a termine, ad adattarsi alla vita fuori dall’utero materno.

La loro condizione fisica, nonché le problematiche a cui possono andare incontro, variano comunque molto in base alla settimana di nascita e al peso al momento del parto. Si tratta in ogni caso di neonati fragili, da monitorare con attenzione, ma non per questo destinati ad avere problematiche di salute e di sviluppo in futuro.

Ogni situazione è ovviamente diversa ma ad oggi, grazie anche ai progressi della neonatologia, la maggior parte dei neonati pretermine non corre particolari rischi e non riporta problematiche significative che possano comprometterne la qualità di vita.

Dati statistici

Si calcola che ogni anno nascano nel mondo circa 13 milioni di bambini prematuri di cui mezzo milione in Europa. Per quanto riguarda l’Italia si parla di circa 30 mila bambini che ogni anno nascono prematuramente: questo comporta che non hanno ancora completamente sviluppato organi e apparati e che possono quindi andare incontro a difficoltà, più o meno gravi, nell’adattamento alla vita extra-uterina.

Proprio per via di queste fragilità, necessitano di una maggior attenzione e di cure speciali dalla nascita fino al momento in cui gli organi raggiungono la piena maturazione concedendo loro una vita pienamente autonoma.

Tipologia di prematuri e parametri

Occorre fare i dovuti distinguo: in base alla settimana di nascita e al peso, due parametri tra loro collegati, cambiano infatti le condizioni dei piccoli prematuri che risultano tanto più compromesse tanto precoce è la nascita e basso il peso.

Facendo riferimento al peso si parla infatti di:

  • prematuri di basso peso quando questo è inferiore a 2500 grammi
  • prematuri di peso molto basso se è inferiore ai 1500 grammi
  • prematuri di peso estremamente basso se questo non raggiunge i 1000 grammi

Prendendo in considerazione invece l’età gestazionale si parla di neonati:

Caratteristiche dei prematuri

La maggior parte dei neonati pretermine nasce tra le 34 e le 36 settimane di vita: solo un neonato su 10 nasce invece con un’età gestazionale inferiore alle 32 settimane e solo uno su 100 ha un peso inferiore al chilo e mezzo .

Tutti i neonati pretermine presentano particolari caratteristiche fisiche ben visibili che li distinguono dai piccoli nati a fine gestazione:

  • la pelle è molto sottile e pallida
  • spesso è presente ittero 
  • il cranio è voluminoso e i capelli, se presenti, sono molto fini
  • gli occhi sono sporgenti 
  • braccia e gambe sono esili e corte, il tronco è coperto da una fine peluria
  • l’addome è prominente e spesso è presente un’ernia ombelicale
  • nelle bambine clitoride e piccole labbra sono evidenti, nei maschi i testicoli tendono a non essere in sede
  • al tocco mani e piedi sono freddi

A questi segni ben distinguibili vanno aggiunti altri parametri:

  • il calo di peso alla nascita è più significativo rispetto ai neonati nati a termine e il recupero del peso molto lento
  • la frequenza cardiaca e quella respiratoria risultano elevate rispetto al normale

Eventuali complicazioni e conseguenze

I neonati che vengono alla luce tra la 35 e la 36esima settimana di gestazione in genere non presentano particolari problemi dal momento che lo sviluppo fetale ha quasi raggiunto il termine.

Possono essere presenti difficoltà alla suzione che comportano uno scarso aumento di peso oppure possono accusare un ittero prolungato, problemi che rientrano comunque in poche settimane.

Diverso il discorso per i neonati pretermine con peso molto o estremamente basso che possono presentare invece una serie di problematiche che devono essere monitorate con particolare attenzione.

Problemi respiratori

Sono legati a un incompleto sviluppo polmonare che comporta la necessità di un supporto respiratorio tramite una macchina da ventilazione. I neonati altamente pretermine possono andare incontro anche a crisi di apnea con improvvisi arresti respiratori accompagnati spesso da una riduzione della frequenza cardiaca: la causa è il mancato stimolo del sistema nervoso centrale sui muscoli respiratori oppure una ostruzione delle vie aeree superiori.

I prematuri rischiano anche la displasia broncopolmonare, un anormale sviluppo delle cellule dei bronchi e dei polmoni che comporta la necessità di somministrare a lungo l’ossigeno per consentire al piccolo la respirazione. Le problematiche respiratorie dei neonati prematuri possono essere contenute con la somministrazione alla madre prima della nascita di corticosteroidi che favoriscono la maturazione polmonare e aumentano le possibilità di sopravvivenza anche nei prematuri maggiormente a rischio. La terapia con surfattante esogeno tampona invece il rischio di distress respiratorio e riduce le complicanze respiratorie anche a lungo termine.

Difficoltà a mantenere un’adeguata temperatura corporea

Il basso peso e gli scarsi depositi di grasso non permettono ai neonati pretermine una corretta termoregolazione. Necessitano quindi dell’utilizzo dell’incubatrice che li aiuta a mantenere la giusta temperatura corporea.

Problematiche neurologiche

Nei neonati venuti alla luce prima della 28esima settimana di gestazione sono possibili emorragie cerebrali e conseguenze neurologiche di diversa gravità. Una delle più frequenti è la retinopatia del prematuro, una lesione della retina causata da vari fattori, in particolare da una mancanza di ossigeno sulla retina. In genere il problema rientra da solo, ma può presentarsi la necessità di un intervento con il laser. I rischi neurologici in ogni caso si riducono man mano che la nascita avviene in settimane gestazionali successive alla 28esima.

Rischio di infezioni

È più elevato rispetto ai neonati nati a termine per via di un incompleto sviluppo del sistema immunitario. I neonati estremamente pretermine possono andare incontro a un alto rischio di sepsi ma anche di complicanze infettive a carico dell’intestino. La più pericolosa è l’enterocolite necrotizzante che può anche necessitare di un intervento chirurgico per evitare che evolva in un quadro di compromissione generale molto importante, tale da comportare il decesso del piccolo. La somministrazione di antibiotici è la terapia più efficace per far fronte ad eventuali infezioni e contenere il rischio di sepsi.

Anemia

È legata a una scarsa produzione e a una ridotta sopravvivenza dei globuli rossi e anche alla necessità di ripetuti prelievi per monitorare le condizioni del neonato. La carenza di ferro necessita di una supplementazione e a volte anche di trasfusioni.

Parametri metabolici alterati

L’iperbilirubinemia (alti livelli di bilirubina nel sangue) viene registrata in molti neonati pretermine per via di un ridotto sviluppo delle funzioni del fegato. L’ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue) si lega invece agli scarsi depositi di grasso e alle difficoltà di nutrizione.

Tutti i parametri metabolici vengono comunque costantemente monitorati per avere un quadro chiaro della situazione e stabilire i necessari interventi.

Difficoltà nutrizionali

Il latte materno rappresenta il miglior alimento anche per i neonati pretermine. In alcuni casi, soprattutto per i piccoli altamente pretermine, può essere tollerato con difficoltà e questo rende necessario apportare i nutrienti necessari per via endovenosa attraverso la cosiddetta nutrizione parenterale. Per favorire una crescita adeguata, inoltre, il latte della madre può essere supportato con una supplementazione nonché con la somministrazione di vitamine e minerali per compensare la carenza dovuta al non completo funzionamento degli enzimi necessari per produrre questi nutrienti basilari per lo sviluppo.

Va tenuto presente, infine, che i neonati pretermine, anche qualora non presentino gravi problematiche alla nascita, possono risultare più fragili sotto il profilo dello sviluppo del sistema immunitario e neuroevolutivo. Questo suggerisce un monitoraggio costante durante la crescita, valutando con attenzione soprattutto l’aspetto cognitivo e linguistico.

Esistono in ogni caso molti supporti che possono tamponare e risolvere eventuali problematiche che si presentino su questi due fronti.

Situazione internazionale e italiana

La nascita prematura comporta una immaturità di molti organi e apparati che può portare a una serie di difficoltà che risultano tanto più evidenti e impattanti sulla salute presente e futura del piccolo quanto più il momento del parto è precoce e il peso alla nascita basso.

Secondo il rapporto “Nati troppo presto: un decennio di azioni contro la nascita pretermine”  redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) insieme a PMNCH, alleanza mondiale per donne, bambini e adolescenti, ogni 10 bambini nati, uno è prematuro e ogni 40 secondi uno di questi neonati pretermine muore. Anche se i dati sono allarmistici è importate fare subito i dovuti distinguo.

Sempre secondo il rapporto sopra citato, infatti, troppo spesso il luogo di nascita condiziona la sopravvivenza dei neonati pretermine: un solo prematuro su 10 sopravvive nei paesi a basso reddito, rispetto a oltre 9 su 10 nei paesi ad alto reddito.

L’Asia meridionale e l’Africa subsahariana registrano i tassi più elevati di nascite premature e il rischio di mortalità più elevato: queste due aree geografiche rappresentano insieme oltre il 65% delle nascite premature a livello globale.

L’Italia, al contrario, registra tassi di mortalità nei neonati prematuri tra i più bassi al mondo grazie ai livelli di assistenza molto alti, sia prima che dopo la nascita, potenziati e migliorati di continuo grazie a progetti che mirano a rendere sempre più efficiente e completo l’intervento sui piccoli nati prematuri.

Pur facendo attenzione a non dimenticare mai la fondamentale necessità di interventi a livello mondiale per arginare il drammatico problema delle morti dei prematuri, è possibile comunque dire che in Italia nascere prima del termine non comporta necessariamente un pericolo e non determina un danno permanente. Resta come sempre basilare, comunque, valutare caso per caso.

Si possono prevenire le nascite pretermine?

Le cause che determinano una nascita prematura sono diverse e non tutte possono essere controllate. Va tenuto presente però che esistono alcuni fattori di rischio che possono essere adeguatamente monitorati durante la gravidanza in modo da spostare il più possibile in là nel tempo la nascita e migliorare la condizione dei neonati anche se venuti alla luce prematuramente.

I principali fattori di rischio per la prematurità sono rappresentati da:

  • diabete presente sia prima della gravidanza sia insorto durante la gestazione
  • ipertensione arteriosa, preeclampsia e presenza di cardiopatie
  • infezioni, in particolare quelle vaginali e quelle sessualmente trasmesse che si calcola siano responsabili di circa il 35-40% dei parti prematuri. Questo perché le infezioni portano spesso a rottura precoce delle membrane e del sacco amniotico con conseguente nascita prematura.

I fattori legati alla gravidanza che possono determinare un parto prematuro sono:

  • gravidanza multipla
  • malformazioni dell’utero
  • patologie del liquido amniotico che può essere scarso oppure eccessivo

Anche le condizioni della madre prima e durante la gravidanza nonché le abitudini di vita hanno un impatto nel determinare un parto prematuro. In particolare, sono a rischio le donne che registrano un peso molto basso oppure eccessivo sia prima che durante l’attesa, le fumatrici, chi abusa di alcool e fa uso di sostanze, chi si sottopone a eccessivo sforzo fisico o affronta situazioni di forte stress psicologico.

Per quanto riguarda l’età, la maggior frequenza di parti prematuri si registra nelle donne minori di 16 anni e nelle maggiori di 35. Un dato che non risulta comunque molto rilevante dal momento che sono soprattutto lo stato di salute e lo stile di vita a incidere maggiormente sulla possibilità di parto prematuro, indipendentemente dall’età.

Da ultime vanno prese in considerazione anche le malformazioni fetali che possono portare a una nascita pretermine.

 
 
 

In breve

I neonati pretermine sono più fragili rispetto a quelli nati a termine dal momento che i loro organi non sono del tutto sviluppati. Non necessariamente però sono destinati ad avere problematiche di salute e di sviluppo: vengono comunque monitorati con attenzione e, grazie ai progressi della neonatologia, i rischi a cui vanno incontro sono sempre più ridotti.

Fonti / Bibliografia

  • Neonato pretermine - Ospedale Pediatrico Bambino GesùÈ il bambino che nasce prima di aver raggiunto le 37 settimane di età gestazionale
  • https://blog.sin-neonatologia.it/wp-content/uploads/2020/05/LA-PREMATURITA-IN-12-DOMANDE.pdf
  • Born Too Soon press release: 152 million babies born preterm in the last decadeWatch the press conference on report launchOf every 10 babies born, 1 is preterm – and every 40 seconds, 1 of those babies dies Preterm birth rates have not changed in the past decade in any region of the world The impacts of conflict, climate change, COVID-19 are increasing risks for women and babies everywhere Action is needed urgently to improve the prevention of preterm birth, alongside better care for affected babies and their families An estimated 13.4 million babies were born pre-term in 2020, with nearly 1 million dying from preterm complications, according to a new report released by United Nations agencies and partners today. This is equivalent to around 1 in 10 babies born early (before 37 weeks of pregnancy) worldwide.Born too soon: decade of action on preterm birth, produced by the World Health Organization (WHO) and the United Nations Children’s Fund (UNICEF) together with PMNCH -- the world’s largest alliance for women, children, and adolescents,...
  • European Standards of Care for Newborn Health-A project protocol - PubMedThis reference framework serves as a basis for the development of binding national standards for high-quality care. A robust translation and implementation strategy is facilitated, with the goal of improved health outcomes following preterm birth all around Europe.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Puntura di zanzara che lascia il segno più del solito

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ci sono zanzare la cui puntura causa una risposta maggiore, in più verso la fine dell'estate la pelle dei bambini può reagire in maniera più importante all'attacco degli insetti.  »

Rischio di parto pretermine: può servire il pessario?

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il pessario può evitare che il collo dell'utero si raccorci ulteriormente, un'alternativa più radicale è il cerchiaggio che consiste in una cucitura della cervice che ne impedisce l'apertura fino al parto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti