Prematuri: nati a 22 settimane, uno su 4 sopravvive

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 18/06/2015 Aggiornato il 18/06/2015

Importante rivalutare le terapie per i bambini prematuri nati a 22 settimane di gravidanza: se si interviene tempestivamente un quarto di loro può sopravvivere

Prematuri: nati a 22 settimane, uno su 4 sopravvive

I bambini prematuri nati alla 22a settimana di gravidanza hanno maggiori probabilità di sopravvivenza di quanto stimato finora. È l’ipotesi di uno studio condotto all’università di Iowa (Stati Uniti), che ha dimostrato che un quarto dei bebè venuti al mondo alla 22a settimana di gestazione sopravvive se riceve trattamenti adeguati, come intubazione, ventilazione e sostanze per supportare la funzione polmonare.

Rianimarli: sì o no?

I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 5mila bambini prematuri e hanno scoperto che il 5% di quelli nati alla 22a settimana è sopravvissuto grazie al tempestivo intervento dei medici. In 78 casi in cui questi piccoli hanno ricevuto i trattamento, 18 sono riusciti a sopravvivere. Di questi, 11 hanno riportato però alcuni problemi di salute.  Secondo gli autori, questo lavoro suggerirebbe di rivedere le attuali Linee guida, che raccomandano di non rianimare i bambini nati prima della 23a o 24a settimana di gestazione.

La situazione in Italia

In Italia, nel 2013 sono nati 514mila bambini, il 7% dei quali era prematuro. Di questi, circa l’1% aveva un peso inferiore a 1.500 grammi e il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. La frequenza del parto pretermine è aumentata negli ultimi anni e tende ancora a crescere. Diverse le cause: stili di vita delle mamme, patologie della gravidanza (ipertensione, patologie alimentari, infezioni), aumento dell’età media delle gestanti e delle gravidanze medicalmente assistite. Tuttavia, i dati dicono che migliora notevolmente anche la sopravvivenza dei neonati. Ora questo studio ipotizza che anche i bambini nati alla 22a settimana di gravidanza hanno maggiori probabilità di sopravvivenza di quanto stimato finora.

I progressi della medicina

Nell’aumento della sopravvivenza dei neonati pretermine sono risultati fondamentali i progressi tecnologici  come ventilazione meccanica, monitoraggi, nutrizione parenterale. Anche grazie alla disponibilità di questi trattamenti, i bambini nati alla 22a settimana di gravidanza hanno maggiori probabilità di sopravvivenza di quanto stimato finora.

Obiettivo: meno parti pretermine

Diminuire il numero dei nati pretermine è una delle grandi sfide sociali dei nostri tempi, così come curarli adeguatamente. Nonostante siano stati fatti progressi enormi nella gestione di questi bambini e le terapie intensive neonatali hanno raggiunto livelli di eccellenza, bisogna cercare di evitare i parti pretermine, evitando l’esposizione ai fattori di rischio.

 

 

  

lo sapevi che?

 L’aumentata sopravvivenza per i neonati pretermine è ottenuta anche limitando lo stress mediante un’adeguata terapia del dolore, che questi bimbi avvertono molto più degli altri.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti