Rischio diabete per i neonati prematuri

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/04/2014 Aggiornato il 07/04/2014

I bambini prematuri hanno maggiori probabilità di avere livelli elevati di insulina nel sangue e di sviluppare il diabete da adulti

Rischio diabete per i neonati prematuri

I neonati prematuri hanno più probabilità di avere elevati livelli di insulina alla nascita e nella prima infanzia rispetto ai nati a termine. Lo affermano i risultati di uno studio, condotto da Guoying Wang della Bloomberg School of Public Health di Baltimora, e pubblicato sulla rivista Journal of American Medical Association.

Insulina sotto controllo

La ricerca ha coinvolto 1.358 bambini nati fra il 1998 e il 2010, seguiti per un periodo di tempo compreso fra il 2005 e il 2012. Gli scienziati hanno misurato i livelli di insulina alla nascita e durante la prima infanzia. Questi ultimi sono risultati inversamente proporzionali all’età gestazionale alla nascita. Secondo i ricercatori si tratta di una prova incontestabile del fatto che i bambini nati prematuri rischiano più degli altri lo sviluppo di una condizione di insulino-resistenza e di conseguenza il diabete di tipo 2 in età adulta.

I fattori di rischio

I dati ottenuti dalla ricerca rivelano un aspetto preoccupante anche alla luce del fatto che continua ad aumentare l’incidenza dei bambini nati prima del termine fatidico delle 40 settimane di gestazione. Negli Stati Uniti, nasce prematuro un bambino su nove. “C’è una crescente evidenza che gli eventi della vita fetale e neonatale possono causare alterazioni metaboliche permanenti, tra cui il diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica, una combinazione di fattori di rischio che aumenta il rischio di malattie cardiache, diabete e ictus» ha affermato Guoying Wang.

Fondamentale una prevenzione precoce

Anche se gli studi condotti su adulti e bambini sostengono l’ipotesi che la nascita pretermine può comportare alterazioni metaboliche sfavorevoli, non è chiaro se l’associazione osservata tra prematurità, futura insulino-resistenza e diabete di tipo 2 derivi da alterazioni nel metabolismo dell’insulina nel feto in gestazione o nella prima infanzia. Studi come questo rivelano quanto sia importante la prevenzione precoce del diabete, sottolineando la necessità di ricerche rigorose su quali strategie, da adottare nelle prime settimane di vita o addirittura in gestazione, potrebbero contribuire alla riduzione del rischio di malattie croniche nei neonati. 

In breve

SEMPRE PIU’ PREMATURI

I bambini nati prematuri continuano ad aumentare. In Italia, nel 2012 sono nati 534.186 bambini, di questi il 7,2% sono prematuri, l’1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi (dal Rapporto Cedap Certificato di assistenza al parto 2010). La Sardegna è la regione dove nascono più premature: il 7,7% di quelli nazionali.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti