Cordone ombelicale: le risposte a 3 dubbi delle mamme

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/02/2014 Aggiornato il 25/02/2014

Quello che resta del cordone ombelicale dopo la nascita del bambino è un’area delicata, che richiede attenzioni e cure specifiche 

Cordone ombelicale: le risposte a 3 dubbi delle mamme

Dopo la nascita, il cordone ombelicale viene tagliato lasciando un moncone di 3-5 cm, che nei giorni successivi si secca e si indurisce, fino a cadere nell’arco di 7-10 giorni. Al momento della dimissione, il personale del nido spiega alla mamma come medicare la zona per favorire una pronta cicatrizzazione ed evitare infezioni. 

Che cosa fare se si bagna?

La zona del cordone ombelicale deve essere tenuta sempre pulita e asciutta, per favorire i naturali processi di mummificazione (disidratazione e caduta). Se si bagna o si sporca, bisogna cambiare subito la medicazione. Basta tamponare il moncone e l’area circostante con una garza sterile monouso, imbevuta di alcol a 70 gradi o soluzioni alcoliche con clorexidina (un disinfettante). Avvolgere delicatamente il moncone con una garza nuova e fissare la medicazione con una fascetta tubolare a rete elastica, rivolgendo il moncone verso l’alto per evitare che si bagni di nuovo di pipì.

Perché ritarda a cadere?

I tempi di caduta del moncone ombelicale sono molto variabili. Se però dopo 3 o 4 settimane il distacco del residuo del cordone ombelicale non è ancora avvenuto, è bene avvertire il pediatra. Se nel frattempo il moncone assume un colorito nerastro, non c’è da preoccuparsi: è il segnale che l’essiccazione sta avvenendo. È consigliabile, invece, segnalare al medico la presenza di secrezioni, cattivo odore, arrossamenti o alterazioni della pelle.

Il bebè sente male durante la medicazione?

No. Pulizia e disinfezione del moncone ombelicale non sono operazioni dolorose e i liquidi utilizzati non bruciano. Se il bimbo piange, bisogna ricercare altre possibili motivazioni. Ha freddo? Vuole essere attaccato al seno? Ha mal di pancia?

In breve

ASPETTARE PER IL PRIMO BAGNETTO

È consigliabile attendere la caduta del moncone, prima di procedere al bagnetto completo. Fino a quel momento, il bebè va lavato solo nella zona dei genitali, a ogni cambio del pannolino, utilizzando l’acqua tiepida del rubinetto. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti