La medicazione del cordone ombelicale

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 30/01/2012 Aggiornato il 26/01/2015

La medicazione del cordone ombelicale, da eseguire per qualche giorno dopo la nascita finché il moncone non cade, serve per evitare infezioni e migliorare la cicatrizzazione

La medicazione del cordone ombelicale

Alla nascita il cordone che ha collegato mamma e feto per nove mesi viene tagliato. Nel bebè, il moncone rimasto si staccherà naturalmente dopo qualche tempo (da 1 a 3 settimane), dando vita all’ombelico. La medicazione del cordone ombelicale inizia già in ospedale, nelle prime ore di vita, ma va continuata a casa finché non cade. La medicazione del cordone ombelicale deve prendersi cura non solo del moncone ma anche della zona intorno, mantenendola pulita per evitare complicazioni.

Come procedere, passo dopo passo

La medicazione del cordone ombelicale va eseguita ogni volta che la garza si sporca di feci o urina e comunque almeno una volta al giorno. Attenzione: l’eventuale pianto del bambino non dipende da dolore perché la parte non è dotata di nervi, ma solo dalla sensazione di freddo causata dalla soluzione disinfettante passata sul pancino. Ecco come procedere.

Lavarsi le mani, togliere al bambino il pannolino sporco e la medicazione precedente e bagnare una garza sterile con una soluzione disinfettante o con alcol.

Detergere la base del moncone, tenendovi sopra la garza imbevuta per qualche secondo in modo da favorire il naturale processo di essiccamento.

Avvolgere il moncone in un’altra garza inumidita di disinfettante, compiendo più giri per proteggerla da eventuali batteri.

Fissare la garza al pancino con una fascia elastica o una rete da infilare dalle gambine del bebè.

Una volta caduto il moncone, continuare per alcuni giorni a medicare la ferita, utilizzando le garze sterili e l’acqua ossigenata. È sempre bene poi coprire con una garza asciutta fino a quando la ferita si è ben cicatrizzata per evitare il contatto diretto con il pannolino.

Attenzione a questi segnali

In alcuni casi il moncone fatica a staccarsi, anche se sono considerati normali tempi da una a tre settimane, e possono comparire manifestazioni da segnalare subito al pediatra:

 tracce di sangue o pus (secrezioni giallastre o verdastre) sulla garza della medicazione. Piccole tracce di sangue sono considerate normali, ma se sono abbondanti e miste a pus possono segnalare un’infezione, che andrà trattata con una pomata a base di antibiotici;

 arrossamenti della pelle intorno all’ombelico. Può trattarsi di un’irritazione, in questo caso è sufficiente usare una minore quantità di alcol per bagnare la striscia di garza che avvolge il moncone e applicare una buona crema idratante sull’addome nella zona circostante all’ombelico;

 gonfiori, per esempio quando il bimbo piange o compie uno sforzo. In questo caso potrebbe trattarsi di un inizio di ernia ombelicale.

No al bagnetto fino alla caduta

Fino al completo distacco del moncone e alla totale cicatrizzazione della ferita, è preferibile evitare di fare il

bagnetto al neonato

. Meglio lavare il bambino con una spugna morbida, parte per parte senza immersioni complete in acqua, e tamponarlo con un asciugamano pulito per asciugarlo. 

 
 
 

In breve

Cordone ombelicale: come medicarlo

Per evitare infezioni e favorire la cicatrizzazione, il cordone ombelicale va medicato con una garza sterile inumidita di disinfettante ogni volta che il pannolino si sporca. Occorre prestare attenzione a eventuali tracce di pus e ad arrossamenti della pelle intorno all’ombelico e ricordarsi di non fare il primo bagnetto fintanto che il cordone non è caduto.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti