Neonato, sviluppo psicomotorio – 1°mese

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/01/2015 Aggiornato il 11/06/2015

Fin dal primo mese di vita, il bambino riesce a utilizzare tutti i sensi, dalla vista al gusto. Ecco come sono sviluppati alla nascita

Neonato, sviluppo psicomotorio – 1°mese

Vista: già a cinque giorni di vita il movimento attira l’attenzione del bambino, che può anche arrivare a interrompere la suzione se viene distratto. Il bambino vede in bianco e nero e in modo molto sfuocato, quindi è in grado di percepire gli oggetti o le persone, purché non siano troppo lontani. In questa fase, è attirato soprattutto da stimoli luminosi: se, quindi, percepisce una luce che si sposta nel suo campo visivo mentre sta succhiando al seno, si ferma. Non è però ancora in grado di mettere a fuoco gli oggetti, perché i muscoli oculari non sono ben coordinati. Gli stimoli che attirano l’attenzione del bambino sono di solito abbastanza vicini e semplici: il piccolo è cioè in grado di distinguere di più il contorno di una figura e il suo profilo, piuttosto che tutte le altre parti. Infine, è capace di osservare e seguire attentamente con lo sguardo girando la testa sia a destra sia a sinistra.

Udito: il neonato è già in grado di riconoscere la voce materna, è sensibile all’intensità del suono, ma non alle differenze di tonalità. Un rumore forte viene, quindi, percepito molto bene, ma le intonazioni sono ancora poco comprese. Il piccolo è in grado di girare la testa se sente una voce, il suo viso si anima e diventa più espressivo. Di fronte a un suono alto e forte, per esempio una porta che sbatte o una persona che grida, il neonato sussulta o chiude le palpebre. Di rado può anche scoppiare a piangere.

Tatto: attraverso il contatto con la pelle si instaura un primo rapporto di attaccamento del bambino alla madre. Attraverso la pelle, infatti, il bambino “assorbe” diverse sensazioni, ma non bisogna eccedere con le stimolazioni: se le coccole sono indicate, in questa fase il solletico va evitato, proprio perché il neonato è così sensibile. Se sottoposto a stimolo doloroso, il piccolo piange, ma dà una risposta globale che interessa tutto il corpo: non è in grado cioè di soffermarsi sul singolo punto che viene sollecitato. Infine, il neonato ha una spiccata sensibilità termica, per cui bisogna prestare particolare attenzione alle temperature, per esempio occorre evitare che l’acqua del bagnetto sia troppo calda o che il latte del biberon scotti.

Olfatto: i piccoli sono già in grado di percepire gli odori: fin dalla nascita sanno distinguere, per esempio, l’odore del latte materno e sono guidati verso il seno da questo stimolo. Sono inoltre molto sensibili agli odori irritanti, come quelli dei prodotti per la pulizia della casa.

Gusto: il piccolo alla nascita è in grado di discriminare il dolce, che è il sapore che ama, dal salato e ciò gli è utile per la sua stessa sopravvivenza, in quanto gli permette di riconoscere il sapore dolce del latte, che rappresenta il suo unico nutrimento nei primi mesi di vita.

I suoi primi movimenti

 

  • quando è steso di fianco sul lettino, presenta un atteggiamento raggomitolato: le braccia e le gambe sono flesse, può liberare la testa e sollevarla per un breve istante;
  • quando è supino, cioè disteso a pancia in su nella culla o sul fasciatoio, sta con le braccia ripiegate verso l’alto e tiene i pugnetti chiusi, all’altezza della testa, con le mani sul cuscino, in pieno relax;
  • la testa del piccolo va sostenuta, poiché il bebè non è in grado di controllarla e, per esempio, quando viene preso in braccio la fa cadere ciondoloni;
  • dopo circa un paio di settimane dalla nascita, quando viene messo nell’acqua, per esempio per fare il bagnetto, fa dei movimenti natatori non ben coordinati, cioè muove gambe e braccia.

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