Il carattere del bimbo a un anno – 12°mese

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/01/2015 Aggiornato il 28/01/2015

Il bambino, in questa fase, fa i capricci e manifesta il proprio dissenso ai genitori. Cosa fare, inoltre, se tarda a camminare o parlare

Il carattere del bimbo a un anno – 12°mese

Fa i capricci

In realtà, a livello evolutivo la fase vera e propria dei capricci si colloca più avanti, intorno ai due anni e mezzo-tre: in questa fase, invece, il “capriccio” consiste semplicemente nel fatto che il piccolo comincia a manifestare il proprio dissenso ai genitori (per esempio, si rifiuta di mangiare la pappa oppure non vuole fare il bagnetto). Di fronte a questo atteggiamento del piccolo, mamma e papà devono tenere un atteggiamento il più possibile fermo, evitando di farsi ricattare dal bambino se utilizza il pianto per ottenere qualcosa in cambio dai genitori. Un esempio tipico è il momento del bagnetto: spesso succede che a questa età il piccolo si rifiuti di lavarsi perché, essendo cresciuto, si sente più “padrone” del proprio corpo e dei suoi movimenti, vuole quindi essere lui a decidere come o quando lavarsi o, ancora, fin dove bagnarsi. In questi casi la mamma dovrebbe spingere il piccolo a collaborare, facendolo sentire “protagonista”: per esempio, può chiedergli di sentire se l’acqua è troppo fredda o troppo calda, oppure può fargli provare prima la doccia sui piedini per convincerlo poi a bagnarsi anche sul resto del corpo: se si sente coinvolto in prima persona, difficilmente il bambino si sottrarrà alle richieste della mamma.

Tarda a camminare o a parlare

Eventuali ritardi, rispetto ai tempi medi, nel linguaggio o nella deambulazione, cioè nel camminare, non devono destare preoccupazione nei genitori. È facile, infatti, che mamma e papà, confrontando i progressi del proprio bambino con quelli dei coetanei, si chiedano perché il proprio piccolo non cammini ancora in modo spedito o pronunci meno parole rispetto ai suoi amichetti. In realtà, il “ritardo” a volte dipende solamente dal fatto che alcuni bambini sono tendenzialmente più pigri (quindi sono meno desiderosi di esplorare l’ambiente), altre volte dal fatto che ricevono pochi stimoli ambientali, per esempio perché vengono portati poco al parco e quindi non giocano e non si “misurano” con altri bambini.

È importante invece offrire al piccolo la possibilità di fare delle esperienze nuove, uscire, conoscere altri bambini. Ciò è particolarmente evidente nel linguaggio: se il bambino si relaziona solo con i componenti della famiglia, è meno stimolato a imparare nuove parole, perché la mamma e il papà capiscono al volo tutte le sue richieste e riescono quindi a tradurre con facilità i suoi sentimenti e le sue emozioni in parole. Il confronto con persone nuove, sia adulte sia coetanee, lo aiuta invece ad ampliare notevolmente il proprio bagaglio linguistico.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Pensieri ossessivi tenuti a bada con gli psicofarmaci: si può cercare una gravidanza?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento.   »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti