Aiuto, ha la crosta lattea!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/07/2013 Aggiornato il 11/07/2013

  È uno dei problemi della pelle più comuni nel neonato. Ecco a che cosa è dovuta la crosta lattea e come va trattata

Aiuto, ha la crosta lattea!

 

Il tuo neonato ha piccole croste bianche sul cuoio capelluto? Probabilmente è crosta lattea. Si tratta, infatti, di uno dei problemi della pelle più frequenti nel neonato, specialmente nelle prime settimane di vita. Non è preoccupante: nel giro di poco tempo la crosta lattea scompare senza lasciare alcuna traccia.

Non dipende dal latte

Per crosta lattea si intende la formazione di piccole croste di colore bianco-giallognolo sul cuoio capelluto del neonato. Un tempo era diffusa la convinzione secondo cui essa fosse il risultato dell’alimentazione a base di latte del bebè, da cui il nome. In realtà, gli esperti hanno scoperto che questo disturbo è dovuto a un’iperproduzione di sebo, la sostanza grassa che protegge pelle e cuoio capelluto. Ecco perché oggi si parla più propriamente di dermatite seborroica infantile.

Le cause sono ancora poco chiare

Pur essendo uno dei problemi della pelle più diffusi nei primi mesi, ancora oggi le cause non sono certe. Si ipotizza che un ruolo importante sia giocato dagli ormoni materni, che durante la vita uterina sono entrati nell’organismo del feto attraverso la placenta e che impiegano qualche tempo per essere smaltiti. Sembra che alla base possa esserci anche l’azione di un fungo normalmente presente sulla pelle, il Pityrosporum orbicolare, un’intolleranza al latte materno o un’immaturità del processo di rigenerazione della cute.

Che cosa fare

Nella maggior parte dei casi, la crosta lattea scompare spontaneamente nel giro di poco tempo. Per favorire la guarigione, dopo il bagnetto, si può passare sulla testa del neonato un batuffolo di cotone imbevuto di olio di oliva, di olio di vaselina o di olio di mandorle dolci, che lubrificano il cuoio capelluto, facilitando il distacco delle croste. Successivamente, per rimuovere i residui rimasti, si può passare delicatamente un pettine con le punte arrotondate.

Può ricomparire più avanti

Va detto che la crosta lattea non è un disturbo solo dell’età infantile. Rispetto ad altri problemi della pelle, compare con meno frequenza durante la crescita, ma talvolta può colpire anche bimbi più grandicelli. Tende a scomparire naturalmente dopo i primi mesi di vita, quando la produzione di sebo si regolarizza e la pelle inizia a rigenerarsi in modo corretto. Tuttavia, alcuni bambini affetti da crosta lattea possono sviluppare nuovamente il disturbo nel corso della crescita. In altri, la crosta lattea si presenta per la prima volta dai quattro anni in avanti. Un periodo particolarmente a rischio da questo punto di vista è l’adolescenza. 

In breve

ATTENZIONE ALLE UNGHIE LUNGHE

La crosta lattea è uno dei problemi della pelle più “innocui”. Tuttavia, può dare un lieve prurito, soprattutto in presenza di molti capelli: se, dunque, il neonato ha le unghie troppo lunghe può graffiarsi il capo nel tentativo di grattarsi. Ecco perché è meglio tagliarle con frequenza. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 20 mesi che vuole dormire solo in passeggino

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Se i genitori non sanno in che modo gestire una presa di posizione come quella di voler dormire solo nel passeggino, piuttosto che perdere ogni sera la "battaglia" è meglio che acconsentano, nella certezza che il bambino prima o poi capirà che è più comodo il suo letto.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Test combinato (Bi-test): come interpretarlo?

27/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il risultato che si ottiene dal bi-test ha un valore predittivo, cioè una probabilità di essere "vero" del 90%. Infatti, al test combinato sfugge il 10% degli embrioni con la sindrome di Down. Il test del DNA fetale circolante nel plasma materno porta il valore predittivo dello screening dal 90 al 99%,...  »

Fontanella anteriore che si sta per chiudere in una bimba di sei mesi

25/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Carlo Efisio Marras

In genere la fontanella anteriore (bregmatica) si chiude proprio tra i 6 e i 12 mesi di vita, ma può succedere anche prima o dopo senza che questo debba destare preoccupazione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti