Al quinto mese di vita la valutazione del bambino si orienta, oltre che sullo sviluppo e sul tono muscolare, principalmente su questi due aspetti:
- il “bilancio di salute” Per quanto riguarda le condizioni generali di salute, tra il quarto e il quinto mese si osserva il raddoppio del peso del piccolo rispetto alla nascita. Un aspetto importante della crescita riguarda l’armonia tra i valori della lunghezza e del peso: nel bimbo allattato al seno si tollera un eventuale eccesso ponderale (che non deve quindi costituire motivo di riduzione delle poppate), mentre in caso di alimentazione al biberon una sproporzione tra questi due valori deve indurre a una valutazione accurata delle quantità e della frequenza delle poppate. La visita procede con l’auscultazione del torace, la palpazione dell’addome, l’esame del capo (particolare attenzione viene prestata ai movimenti degli occhi sia spontanei sia dopo stimolazione con un oggetto o una sorgente luminosa, all’esplorazione delle orecchie, all’osservazione della cavità orale e della gola e alle dimensioni della fontanella), del collo (ricerca di eventuali ghiandole ingrossate, valutazione della tonicità muscolare) e degli arti (apprezzamento del tono e della forza muscolare.
- le vaccinazioni Al quinto mese di vita viene praticata anche la seconda dose delle vaccinazioni: vengono effettuati gli stessi vaccini della prima seduta (per le obbligatorie: antipoliomielite di tipo Salk, antidifterica, antitetanica e antiepatite B; per le raccomandate: antipertosse e antihaemophilus influentiae di tipo B). È bene precisare che l’assenza di reazione febbrile la volta precedente non esclude un aumento di temperatura dopo la seconda dose delle vaccinazioni: gli effetti indesiderati possono manifestarsi, infatti, in qualsiasi momento, indipendentemente dall’età del bambino. Vale naturalmente anche il discorso contrario: non è scontato cioè che una pregressa febbre in seguito ai vaccini debba ripetersi anche in occasione della seconda dose.