Cestino dei tesori: cosa mettere, a cosa serve e come realizzarlo

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 23/03/2023 Aggiornato il 03/01/2024

Per divertire e stimolare l’intelligenza del bambino non occorrono tanti giocattoli. È meglio proporgli il cestino dei tesori: ecco come farlo in casa.

Cestino dei tesori: cosa mettere, a cosa serve e come realizzarlo

Il cestino dei tesori è un’attività divertente, altamente formativa e realizzabile a casa propria a costo zero. Un recipiente che racchiude tanto materiale in grado di stimolare l’intelligenza, la manualità e accompagnare nella crescita sensoriale. Fu creato dalla pedagogista inglese Elinor Goldschmied e in seguito il sistema educativo montessoriano lo utilizzò perché perfettamente rispondente ai suoi principi. Il gioco, infatti, secondo Maria Montessori, deve fornire al bambino gli strumenti per stimolare intelligenza e creatività. Particolarmente indicato per i bambini piccoli, il cestino dei tesori è un’attività proposta spesso durante le ore di asilo nido dal personale scolastico, ma può essere anche un passatempo originale e alternativo per intrattenere i bambini in casa.

Cestino dei tesori: cosa mettere?

Per preparare in casa il cestino dei tesori è necessario prima di tutto utilizzare un cestino, appunto, che servirà come contenitore degli oggetti. L’ideale sarebbe un cestino in materiale naturale, per esempio in paglia, cotone o vimini, del diametro di circa 30-35 centimetri e profondo almeno 15. È meglio se il cestino è privo di manici, in modo che il piccolo sia portato a esplorare gli oggetti contenuti al suo interno, senza interagire con i manici stessi ed essere quindi distratto dal contenuto.

Cestino dei tesori fai da te

Il cestino dei tesori fai da te deve contenere una serie di oggetti di uso quotidiano che il bambino ancora non conosce, il più possibile diversi per forme e materiali. Ecco un elenco di oggetti che si possono recuperare in casa per comporre il cestino dei tesori:

  • pezzetti di carta e cartone, diversi per grandezza, colore e consistenza;
  • oggetti metallici non taglienti, come mazzi di chiavi, cucchiai;
  • ritagli di stoffa, nastri, calzini di spugna, pezze di feltro;
  • utensili di legno, per esempio mestoli, spatole, tappi di sughero o cucchiai;
  • oggetti in cuoio, come portafogli, borsellini o cinture;
  • cose provenienti dall’ambiente naturale, tipo conchiglie, rametti, grossi sassi (attenzione invece ai sacchetti di erbe aromatiche perché, se portati alla bocca dal piccolo, potrebbero causare irritazioni o allergie).

È bene ricordare che gli oggetti del cestino dei tesori andrebbero periodicamente controllati, lavati o almeno puliti con acqua calda e aceto per assicurare un’adeguata igiene durante la manipolazione da parte del bambino. Gli oggetti in plastica sono i più facili da lavare e da igienizzare, ma sono anche quelli offrono meno gratificazione a livello sensoriale.

Cestino dei tesori, a cosa serve?

Il cestino dei tesori risponde alle richieste del bambino, che da una certa età si mostra molto interessato alla scoperta e alla manipolazione degli oggetti che appartengono al mondo che lo circonda. Per questo motivo è importante non impiegare i giocattoli che usa normalmente, bensì gli oggetti che vede a casa, al nido o durante le uscite all’aperto e che risvegliano il suo interesse. Poter osservare, manipolare e toccare questi oggetti provoca diversi effetti sul bambino. Durante quest’attività, infatti, il piccolo:

  • riceve stimoli sensoriali tattili importanti, rendendosi conto che un oggetto è morbido, uno liscio, uno pesante, uno leggero e così via;
    inizia a riconoscere le differenze tra colori, forme e dimensioni;
  • impara che questi oggetti offrono sensazioni inaspettate, perché, per esempio, hanno odori diversi (come il sughero, il cuoio, il legno) o producono suoni o rumori quando vengono scossi (come succede con un mazzo di chiavi) e presentano quindi infinite possibilità di interazione e di scoperta, anche in combinazione tra di loro.
     

Tutto questo sviluppa lo spirito di osservazione del bambino, stimola la sua curiosità spingendolo ad approfondire la conoscenza di un oggetto attraverso il tatto e tutti gli altri sensi. Favorisce la precisione del movimento, insegnando ad afferrare, a scuotere, a passare gli oggetti da una mano all’altra. Il cestino dei tesori, insomma, è un’attività che educa attraverso il divertimento, come succede anche con il vaso dei travasi Montessori.

Cestino dei tesori, per quale età va bene?

cestino dei tesori

Il cestino dei tesori è adatto per i bambini dai 6 fino ai 12 mesi circa, un’età in cui il piccolo è interessato alla scoperta del mondo che lo circonda. È un’attività che si può alternare a un altro gioco importante per questa fase della crescita, la scatola per imbucare Montessori. Sarà comunque il piccolo stesso a suggerire all’adulto quando è il momento per proporgli questa attività. Solitamente il periodo giusto è quando il bimbo è in grado di assumere e mantenere la posizione seduta, indispensabile per l’interazione con il cestino. E’ consigliabile proporre questo gioco in un momento in cui il bambino è rilassato e sereno, quindi maggiormente ricettivo verso i benefici del gioco stesso. La durata del gioco del cestino è variabile e dipende dall’interesse del bimbo in quel momento: può risolversi in poco tempo, ma anche protrarsi a lungo, con grande soddisfazione del diretto interessato. È bene comunque ricordare che gli oggetti vanno sostituiti quando sono rovinati e che è consigliabile aggiungerne di nuovi per offrire al bambino ulteriori possibilità di gioco e apprendimento.

Cestino dei tesori: acquisto online sì o no?

Il cestino dei tesori fai da te si può preparare in casa con materiali già presenti, ma è anche possibile acquistarlo già pronto nei negozi specializzati di articoli per l’infanzia oppure in rete accertandosi che sia un prodotto di qualità, adatto all’età del piccolo e confezionato con materiali sicuri. Questo gioco può costituire un regalo per un bebè in crescita e sarà sicuramente gradito. Se si acquista il cestino già pronto per il proprio bimbo, è consigliabile arricchirlo spesso di altri oggetti presenti in casa in modo da renderlo sempre nuovo e coinvolgente.

Mentre il bambino interagisce con il cestino dei tesori, è importante che l’adulto sia nei pressi, perché è sempre necessario sorvegliare un piccolo di pochi mesi. L’adulto deve mostrare interesse, senza però intervenire attivamente e senza cercare di guidare i gesti del bambino. È il piccolo che deve interagire con gli oggetti in totale libertà, trovando di volta in volta nuove modalità di gioco. 

 

 

 
 
 

In sintesi

Il cestino dei tesori è un gioco esplorativo che consente al piccolo di almeno 6 mesi di conoscere il mondo che lo circonda attraverso la scoperta sensoriale di oggetti di uso quotidiano che suscitano il suo interesse.

 

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