Arriva la teoria dello “spannolinamento” precoce. Che significa togliere il pannolino al bambino appena mamme e papà iniziano a capire quali sono i segnali che precedono i suoi “bisogni”. Diffusa già negli Stati Uniti, sta arrivando anche in Italia. Togliere precocemente il pannolino consentirebbe alle famiglie un notevole risparmio: da sempre i pannolini per il cambio sono, insieme al latte formulato, la maggiore voce di spesa per mantenere un bebè. Secondo Federconsumatori, nel 2013 per il loro acquisto in un anno si spendono da 648 a 1.052 euro a bimbo, con un aumento medio del 3 per cento rispetto al 2012.
Più facile a dirsi che a farsi…
Certamente, ci voglio attenzione, vista, intuito… per captare al volo i segnali che il piccolo lancia prima di “liberarsi”: pianto, irrequietezza, smorfie, contrazioni della pancia. Una volta colto l’attimo, si possono utilizzare (velocemente!) il vasino o il wc, sostenendo ovviamente bene il bambino. Adottando questa linea di comportamento, diventa possibile riuscire a togliere il pannolino al bambino non, come si fa in genere, intorno ai 2 anni di età, ma addirittura pochi mesi dopo la nascita.