Disturbi del neonato – 7° mese

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/01/2015 Aggiornato il 28/01/2015

Ecco i disturbi che possono interessare il bambino durante il settimo mese di vita. Sintomi, cause e cosa fare in caso di manifestazione

Spuntano i primi dentini: ecco i problemi che possono dare

Spuntano i primi dentini

L’eruzione dei denti decidui, cioè da latte, avviene in un lasso di tempo abbastanza ampio, che va dai sei ai trenta mesi di vita del bimbo. In particolare, tra il sesto e l’ottavo mese di vita spuntano gli incisivi centrali inferiori. In molti bambini, dopo la comparsa del primo dentino, nelle gengive cominciano a delinearsi già le “tracce” dei dentini successivi, di cui si notano vagamente la sede e la forma. L’assenza di dentini, comunque, non costituisce un limite al consumo dei cibi solidi, in quanto il bambino riesce ugualmente a masticarli. A sette mesi, inoltre, l’uso del cucchiaino dovrebbe essere ormai acquisito, al punto che i piccoli più intraprendenti possono già mostrare i primi grossolani tentativi di portarselo alla bocca non come semplice oggetto, ma con la consapevolezza della sua precisa funzione di “trasportatore” di cibo.

Mal d’orecchio

Il mal d’orecchio è spesso un dolore a insorgenza improvvisa e di forte entità, al punto che il bambino fa fatica a deglutire e non riesce a riposare in maniera tranquilla. Il sospetto del disturbo è suggerito da un pianto acuto e insistente, che si accentua nella posizione sdraiata o durante l’alimentazione (in particolare con la deglutizione). Una manovra semplice per verificare se il bambino ha mal d’orecchio è innanzitutto distrarlo (con un giocattolo o parlandogli) per poi esercitare una pressione decisa, per un secondo, sul trago (la sporgenza che copre parzialmente il condotto uditivo esterno). In presenza di mal d’orecchio il bambino mostrerà una reazione immediata di allontanamento o di sussulto.

Che cosa fare

Le prime cure sono a base di gocce anestetiche o associazioni di più componenti (per bocca o in supposta), per controllare il dolore o la febbre. Leggere il foglietto illustrativo prima di dare al bimbo altri farmaci, per evitare il sovradosaggio di alcuni principi attivi, come il paracetamolo. Se il dolore non passa, contattare il pediatra perché potrebbe trattarsi di otite, un’infiammazione delle orecchie. Nell’attesa, occorre però evitare di dare subito antibiotici, soprattutto se già disponibili in casa.

Le infezioni urinarie

Le infezioni urinarie spesso sfuggono all’attenzione dei genitori, anche perché nei primi mesi di vita non danno luogo a sintomi specifici. Sono più frequenti nelle bambine in quanto l’uretra (il condotto che permette di svuotare all’esterno l’urina presente nella vescica), corta e rettilinea, non crea ostacoli alla risalita di germi di provenienza intestinale. Il più delle volte, infatti, le infezioni urinarie sono frutto di un’autocontaminazione, favorita da una manovra scorretta di detersione dei genitali esterni (da praticare sempre, nella femminuccia, dalla vagina verso l’ano e mai viceversa). Le manifestazioni sono sfumate: febbre leggera, soprattutto alla sera, episodi di rigurgito o di vomito senza apparente giustificazione e, con il passar del tempo, calo e arresto della crescita.

Che cosa fare

Se si sospetta un’infezione urinaria, il pediatra farà eseguire un’urinocoltura, un esame che richiede la raccolta delle urine con un apposito sacchetto adesivo, da applicare dopo una meticolosa pulizia locale e da sostituire, in caso di mancata emissione di urina da parte del piccolo, ogni 20 minuti. In caso di conferma dell’infezione urinaria, è necessaria una cura a base di antibiotici prescritta dal pediatra.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti