Bronchiolite: niente profilassi per i bambini a rischio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/09/2016 Aggiornato il 15/09/2016

La profilassi gratuita per la bronchiolite non è prevista per tutti i bambini a rischio. Ecco perché

Bronchiolite: niente profilassi per i bambini a rischio

I bambini dovrebbero essere tutti uguali e avere gli stessi diritti, anche e soprattutto in fatto di salute. Fragili e indifesi, dovrebbero essere protetti il più possibile. E, invece, purtroppo non sempre è così. Uno degli ultimi casi di disparità riguarda la profilassi per la bronchiolite. A lanciare l’allarme sono le principali società pediatriche italiane.

Una malattia comune nei bambini

La bronchiolite è una malattia respiratoria caratterizzata da un’infiammazione dei bronchioli, le parti terminali delle vie aeree. È comune nei bambini con meno di due anni per due ragioni. Innanzitutto, perché è trasmessa da un virus, il virus respiratorio sinciziale, che praticamente tutti i piccoli contraggono. Inoltre, perché nei primi mesi di vita le vie respiratorie sono molto piccole, per cui si infiammano facilmente. Il sintomo principale della malattia è l’insufficienza respiratoria: il bimbo fatica a respirare e, nel tentativo di raggiungere un compenso, il cuorre inizia a battere forte. In alcuni casi possono evidenziarsi anche insonnia, vomito, febbre e tosse secca.

I bambini più a rischio

La bronchiolite è tanto più severa quanto più il bimbo è piccolo e fragile fisicamente. Ecco perché i bambini nati prematuri, in particolare quelli venuti alla luce in meno di 32 settimane di gestazione, sono particolarmente a rischio. Per questa ragione, l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, offre a tutti i piccoli nati pretermine e a quelli con alcune cardiopatie congenite la possibilità di sottoporsi gratuitamente alla profilassi, che consiste in iniezioni mensili di un anticorpo monoclonale, il palivizumab, che impedisce al virus sinciziale di replicarsi.

Che cosa prevede la legge

I bambini prematuri e quelli affetti da cardiopatie congenite, però, non sono gli unici bambini che rischiano di contrarre una forma grave di bronchiolite. Anche i piccoli con malattie congenite neuromuscolari, sindromi malformative o genetiche, sindrome di Down, fibrosi cistica, immunodeficienze primarie o secondarie potrebbero avere conseguenze importanti in caso di malattia: infatti, le loro sono tutte problematiche che compromettono direttamente o indirettamente l’apparato respiratorio. Eppure, al momento, per questi casi non è previsto l’accesso gratuito alla profilassi.

Protezione insufficiente

Nel settembre dello scorso anno le società scientifiche avevano chiesto all’Aifa di rivedere il piano terapeutico, includendo nell’elenco dei pazienti con diritto alla profilassi per la bronchiolite anche i bimbi inferiori all’anno affetti da patologie complesse. L’Aifa si era impegnata a modificare le disposizioni. A oggi però le cose non sono ancora cambiate. “La stagione epidemica è alle porte e il permanere di questa situazione rischia di aggravare la qualità della vita di bambini già fragili e delle loro famiglie, ma anche di determinare un aumento degli accessi ai Pronto soccorso e dei ricoveri per complicanze da bronchiolite, con incremento dei costi per la sanità pubblica” avvertono i pediatri.

 

 

 
 
 

In breve

LE REGOLE DI PREVENZIONE
Il virus respiratorio sinciziale non provoca solo la bronchiolite, ma è responsabile anche di raffreddore, tosse, faringite, febbre e broncospasmo. Per prevenire il contagio è importante limitare, per quanto possibile, situazioni caratterizzate da affollamento, non esporre i bimbi al fumo passivo e tenerli lontano da altre persone malate.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti