Che cos’è e come si cura la stenosi del piloro: i consigli del pediatra

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/02/2014 Aggiornato il 26/02/2014

Il piloro può essere colpito da stenosi, patologia dell’età pediatrica che interessa prevalentemente bambini tra la terza e la decima settimana di vita

Che cos’è e come si cura la stenosi del piloro: i consigli del pediatra

“Lo stomaco anatomicamente è divisibile in tre parti principali – spiega il dottor Edgardo Marziani, pediatra -: il fondo, il corpo e la parte pilorica. Quest’ultima, a sua volta, è composta da due porzioni: l’antro pilorico e il canale pilorico. A livello del canale pilorico è particolarmente sviluppata la tonaca muscolare, in modo da formare il cosiddetto sfintere pilorico; il piloro, infatti, rappresenta anatomicamente l’orifizio inferiore dello stomaco, che permette la comunicazione con il duodeno”.

Quando si parla di stenosi

 “La stenosi del piloro è una patologia tipica dell’età pediatrica e interessa prevalentemente bambini tra la terza e la decima settimana di vita, con una incidenza di circa 3 casi ogni mille nati” continua il dottor Marziani. “E’ più frequente nei maschi rispetto alle femmine e il rischio di sviluppare la stenosi del piloro nei figli di madre che ha presentato la malattia è del 20% nei maschi e del 10% nelle femmine”.

Le cause della malattia

La causa dello sviluppo della stenosi ipertrofica del piloro non è a oggi conosciuta ma appaiono sicuramente implicati fattori di tipo diverso. “La malattia non è presente alla nascita, ma si sviluppa successivamente – prosegue Marziani -; nei bambini con stenosi pilorica sembra sia presente una anomala innervazione muscolare; inoltre sono stati evidenziati elevati livelli sierici di prostaglandine (sostanze ormonosimili derivate dagli acidi grassi essenziali linoleico e linolenico) e ridotti livelli di ossidonitrico sintetasi pilorica che genera l’ipertrofia muscolare liscia del piloro”. Inoltre la stenosi del piloro si associa a diversi quadri patologici come la gastroenterite eosinofila, la sindrome di Apert, la sindrome di Zellweger, la trisomia 18, la sindrome di Smith-Lemli-Opitz e la sindrome di Cornelia de Lange.

Come si manifesta e in che modo si cura

I principali sintomi della stenosi del piloro, da non confondere con il reflusso gastroesofageo, sono il vomito violento, un gonfiore localizzato nella parte superiore destra dell’addome; perdita di peso, in conseguenza dei ripetuti accessi di vomito; all’esame radiologico appare evidente l’ostruzione, che impedisce al cibo di passare dallo stomaco al duodeno. “La maggioranza dei casi la stenosi pilorica – conclude il dottor Marziani – si cura con un intervento chirurgico; risultati positivi si ottengono talvolta anche con una terapia a base di preparati antispastici”.

In breve

ATTENZIONE AL VOMITO A GETTO

Il latte assunto con la poppata, non potendo procedere oltre il piloro, viene emesso dalla bocca come vomito a getto. Si presenta come vomito “bianco” ossia alimentare, costituito appunto dal latte appena assunto.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti