Dermatite atopica: attenzione alla troppa pulizia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/01/2014 Aggiornato il 20/01/2014

Secondo gli esperti, fra le cause della dermatite atopica c’è anche la troppa igiene. Meglio, allora, non esagerare con la detersione della cute

Dermatite atopica: attenzione alla troppa pulizia

 

L’igiene personale è importante, ma non bisogna esagerare. Infatti, anche la troppa pulizia è dannosa: può addirittura peggiorare la dermatite atopica. Lo hanno ricordato i dermatologi riuniti recentemente a Istanbul per il congresso dell’European academy of dermatology.

Una malattia in costante aumento

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria non contagiosa della pelle molto frequente in età pediatrica. Negli ultimi decenni la sua incidenza è cresciuta moltissimo. Basti pensare che solo in Italia, oggi i bimbi colpiti sono il 10%, mentre 60 anni fa erano il 2%. Le ragioni? Secondo gli esperti, la colpa potrebbe essere dell’aumento degli agenti inquinanti e degli allergeni negli ambienti esterni e interni. Anche la diminuzione dell’allattamento al seno (che svolge una funzione protettiva) e la troppa igiene potrebbero avere un ruolo importante.

Il ruolo della pulizia

Secondo i dermatologi non c’è dubbio: la pulizia eccessiva non fa altro che peggiorare la dermatite atopica. Da un lato, infatti, rende la pelle dei piccoli, già delicata, ancora più sensibile. Dall’altro, contribuisce alla diminuzione degli episodi infettivi, che hanno un ruolo positivo perché stimolano il naturale sistema di difesa.

Le regole d’oro

Per prevenire e trattare la malattia, dunque, è essenziale prestare attenzione all’igiene dei piccoli. Ecco le regole d’oro degli esperti.

1

. Evitare l’uso troppo frequente di detergenti, soprattutto se aggressivi (per esempio, a base di alcol e troppo schiumogeni), preferendo i prodotti per l’infanzia più delicati e privi di conservanti e profumi.

2

. Nei bimbi allattati al seno può bastare anche solo l’acqua.

3

. Per pulire dalle feci il culetto dei bebè nutriti con il biberon si può usare il sapone di Marsiglia.

4

. Dopo la detersione, applicare emollienti specifici sulla pelle ancora umida, che hanno la funzione di preservare l’integrità della barriera cutanea.

5

. Usare detersivi per il bucato senza ammorbidenti né fosfati e risciacquare molto bene i capi.

6

. Preferire i capi in cotone a quelli in lana o in tessuti sintetici che, oltre a irritare la pelle, aumentano la sudorazione, peggiorando il problema.

In breve

I CONSIGLI ALIMENTARI

Per prevenire la dermatite atopica è importante anche cercare di allattare al seno il bebè. In ogni caso, non iniziare lo svezzamento prima dei sei mesi, prediligendo sempre alimenti sani, senza conservanti, coloranti né additivi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Bimbo di sei mesi che reclama ancora il seno di notte: che fare?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambini potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame.   »

Movimenti fetali in 29^ settimana: è normale che siano cambiati rispetto a prima?

10/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In effetti, è possibile che i movimenti fetali non siano sempre uguali, ma quello che conta è riuscire ad avvertirli. Per riuscirci ogni volta che si vuole ci sono piccoli trucchi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Fai la tua domanda agli specialisti