Emangioma infantile: nuove cure

Elisa Carcano A cura di Elisa Carcano Pubblicato il 19/02/2019 Aggiornato il 21/02/2019

L’ emangioma infantile, il tumore benigno più frequente nei bambini, in Italia colpisce circa il 4-6% dei neonati. Ma nel 10-12% circa di casi può determinare complicanze serie

Emangioma infantile: nuove cure

L’emangioma infantile è il tumore benigno più diffuso nei bambini. Spesso regredisce da solo, ma in alcuni casi può dare problemi. Ecco perché è importante trovare una cura efficace.  Le cause sono ancora sconosciute, ma si ipotizza un mix di fattori predisponenti: sesso femminile, età materna avanzata, placenta previa e prematurità. Dopo una prima comparsa, segue una fase proliferativa che dura dai 6 agli 8 mesi ma talvolta può prolungarsi fino a 20 mesi. Poi l’emangioma si stabilizza, fino a regredire in modo spontaneo entro qualche anno.

A volte diventa pericoloso

Tuttavia, nel 10-12% circa di casi, che in Italia equivalgono a circa 2.500-3.000 bambini, la localizzazione della lesione può determinare complicanze anche severe. Per esempio, se localizzato in aree delicate come le palpebre, le orecchie, il naso, la bocca o la zona urogenitale, può interferire con le normali funzioni o, addirittura, mettere a rischio la vita. In questi casi, la diagnosi e l’avvio del trattamento devono essere tempestivi.

Risultati positivi con il propranololo

Per decenni, i farmaci utilizzati per le cure erano tutti off-label (utilizzati cioè per motivi diversi da quelli indicati in etichetta) in Italia. La risposta terapeutica variava dal 30 al 70% dei casi e potevano esserci effetti collaterali gravi. Ora l’utilizzo del propranololo, un betabloccante in grado di frenare la proliferazione dell’emangioma e accelerarne la regressione in oltre il 90% dei casi, ha cambiato la gestione della malattia. La sicurezza e l’efficacia sono state verificate attraverso uno studio condotto su 460 bambini in 16 Paesi.

Servono centri multidisciplinari

Collaborazione, diagnosi precoce e farmaci mirati sono gli ingredienti proposti dalla Società italiana per lo studio delle anomalie vascolari (Sisav) e dalla Società italiana di dermatologia pediatrica (Siderp), per la corretta gestione di questi tumori vascolari che ogni anno colpiscono 22.600 bambini in Italia.  È necessario, secondo gli specialisti, costruire una rete di centri multidisciplinari specializzati in cui siano collaborino  operatori (medici e infermieri) capaci di prendere in cura globalmente il piccolo malato. 

 

 

 

 
 
 

In breve

RISVOLTI PSICOLOGICI

Secondo uno studio internazionale, oltre il 70% dei genitori di un bimbo colpito ha dichiarato che l’emangioma ha avuto un impatto psicologico rilevante sulla vita del piccolo e sulla famiglia.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

RX al torace in un bimbo piccolo: ci possono essere conseguenze per la sua salute?

27/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Marcello Orsi

La quantità di radiazione che il corpo assorbe durante una radiografia al torace non desta preoccupazione. A maggior ragione, in ambito pediatrico le apparecchiature sono tarate in modo da ridurre al minimo l'esposizione ai raggi X.  »

Secondo il test ero incinta ma poi sono arrivate le mestruazioni: era un falso positivo?

19/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Si può escludere che un test di gravidanza sia falsamente positivo, mentre è possibile che la gravidanza dopo un inizio fugace si sia spenta. L'eventualità è relativamente frequente, soprattutto se la donna non è più giovane.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser