Neonato: parto e allattamento possono influenzarne la salute

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/04/2017 Aggiornato il 26/04/2017

Il buon funzionamento dell’intestino, e quindi dello stato di salute, del neonato dipende anche dal tipo di parto e dall’allattamento

Neonato: parto e allattamento possono influenzarne la salute

Una recente ricerca, condotta dall’University College Cork (Irlanda) in collaborazione con i ricercatori della Fondazione Edmund Mach e pubblicata sulla rivista scientifica Microbiome, ha analizzato l’intestino del neonato dalla nascita ai sei mesi e i risvolti sulla salute presente e futura. Ecco che cosa è emerso.

Il super microbiota intestinale

L’intestino è colonizzato da numerosi microrganismi che aiutano a digerire il cibo, educano il sistema immunitario e giocano un ruolo importante nella regolazione del metabolismo. Il microbiota intestinale, un tempo denominato flora intestinale, è considerato sempre più a livello scientifico un super-organo che risulta composto da un numero di batteri superiore rispetto al numero totale di cellule che compongono l’intero corpo umano e appartenenti a circa un migliaio di specie diverse. Questi “coinquilini” vivono in stretto e mutualistico contatto con la mucosa intestinale. La comunicazione metabolica tra ospite umano e batteri intestinali svolge un ruolo regolatore importante per la salute, non solo nel neonate e nell’infanzia, durante la quale il microbiota si sviluppa gradualmente, ma anche durante tutta la vita.

Batteri buoni e dannosi 

La ricerca della Fondazione Mach ha preso in considerazione l’evoluzione nel tempo del microbiota intestinale e analizzato i metaboliti presenti nelle urine dei neonati a quattro settimane di età; gli studiosi hanno osservato che il tipo di parto (naturale o cesareo, a termine o premature), e la modalità di allattamento (al seno o artificiale) influenzano notevolmente la composizione del microbiota, determinando in particolare il profilo dei batteri intestinali e la loro produzione metabolica del neonato.

Promossi parto naturale e allattamento al seno

Indirettamente la ricerca ha premiato il parto naturale e l’allattamento al seno. Già in precedenza una ricerca dell’ospedale Bambino Gesù di Roma aveva dimostrato che il microbiota del neonato nutrito con il latte materno è ricco di lattobacilli, ovvero batteri amici che favoriscono il benessere del bambino. Ma il latte della mamma non regala solo batteri “buoni”, difende anche da quelli dannosi, i batteri patogeni, che infatti nel microbiota degli allattati al seno sono del tutto assenti o rari.

 

 

 
 
 

da sapere!

Il microbiota si forma nei primi 18 mesi di vita, via via si stabilizza e progressivamente somiglia sempre di più a quello dell’adulto.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Andamento lento delle beta-hCG, ma il cuoricino batte …

10/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una volta visualizzati con l'ecografo l'embrione e il battito del cuoricino non serve assolutamente più dosare le beta-hCG, che nulla rivelano sul futuro della gravidanza. Molto meglio attendere il successivo controllo ecografico.   »

Mancanza di autonomia a 41 anni e con un bimbo piccolo

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I disturbi dell'umore sono spesso assolutamente invalidanti per loro precisa caratteristica: non c'è da farsene una colpa, la volontà non c'entra e non basta certo a risolverli.   »

Mancato accollamento: proseguirà la gravidanza?

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A 10 settimane di gravidanza con un feto vitale e che cresce secondo le aspettative ci sono ottime probabilità che la situazione evolva nel migliore dei modi.   »

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti