Otite: l’allattamento al seno riduce i rischi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/05/2016 Aggiornato il 17/05/2016

L’otite media colpisce 9 bambini su 10: può essere prevenuta incentivando alcune misure protettive, come l’allattamento al seno. Ecco perché

Otite: l’allattamento al seno riduce i rischi

Il rischio di otite ricorrente si riduce con l’allattamento al seno, secondo uno studio dell’università del Texas (Stati Uniti). Gli esperti hanno analizzato 367 bebè: è emerso che negli ultimi anni la frequenza dell’otite media si è ridotta dal 18 al 6% nei piccoli di tre mesi, dal 39 al 23% in quelli di sei, dal 62 al 46% nei bambini di un anno.

Anche più vaccinazioni e meno fumo

Vero è che anche la diffusione dei vaccini (per esempio, antinfluenzale e antipneumococcico) e la riduzione del vizio del fumo tra le madri hanno contribuito al calo dei casi. Inoltre, però, i ricercatori hanno constatato che il rischio di otite ricorrente si riduce con l’allattamento al seno. Al contrario, le frequenti infezioni delle vie respiratorie superiori sono risultate un fattore di rischio.

Frequente fino a 3 anni

L’otite media acuta colpisce il 90% circa dei piccoli almeno una volta nei primi tre anni di vita. Nel 50% dei casi circa tende a recidivare. Il bambino piccolo è predisposto per ragioni anatomiche: le tube di Eustachio (i condotti che mettono in comunicazione l’orecchio medio con la gola) non si sono ancora verticalizzate, la conformazione del cranio è tale per cui l’orecchio medio si trova pressoché allineato al rinofaringe, perciò la deglutizione e l’utilizzo del succhietto “spingono” le secrezioni infette dal naso verso la cassa del timpano. A ciò, in alcuni bambini si associa una condizione chiamata “diatesi tubercolinica”: è caratterizzata da freddolosità, sistema immunitario immaturo e predisposizione a produrre maggiori quantità di muco.

Troppi antibiotici

Troppo spesso per l’otite media acuta si ricorre a terapie antibiotiche, anche quando non necessario: è dimostrato, infatti, che la maggioranza dei casi si risolve spontaneamente dopo 48-72 ore. Un uso oculato dei farmaci permetterebbe di contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, che rischia di compromettere l’efficacia terapeutica. Anche identificare i fattori preventivi aiuterebbe a evitare l’abuso di farmaci. Per questo è fondamentale sapere che il rischio di otiti ricorrenti si riduce con l’allattamento al seno. 

Importante la prevenzione

Altri fattori da ridurre sono: fumo passivo, uso del succhietto, frequenza prolungata dell’asilo. Misure protettive sono invece: immunoprofilassi con il vaccino antinfluenzale, supplementazione con vitamina D, detersione quotidiana delle fosse nasali con soluzione fisiologica.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità raccomandano l’allattamento al seno esclusivo per almeno per 6 mesi. Purtroppo solo una donna su 10 va avanti per tutto il semestre.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti