Argomenti trattati
Mentre i neonati sotto i sei mesi non andrebbero mai esposti al sole in maniera diretta, dopo quest’età i piccoli possono godere di giornate all’aria aperta purché la loro pelle delicata sia adeguatamente protetta.
Le scottature infantili, infatti, oltre ad essere fastidiose se non dolorose, aprono la strada in età adulta al possibile sviluppo, nei soggetti predisposti, di tumori della pelle. Sotto il sole, quindi, al mare, in montagna, in piscina e anche al parco in città, i piccoli vanno protetti con un solare formulato in maniera specifica per la loro pelle delicata, ma anche con un cappellino, gli occhiali scuri e una maglietta quando serve, nonché seguendo alcune regole di buon senso come evitare le ore più calde e riapplicare spesso il protettivo solare.
Perché proteggere i bambini
Correre, giocare, divertirsi sotto il sole è una necessità per così dire vitale per i bambini. Per altro il sole è un naturale alleato della crescita dal momento che stimola la produzione di vitamina D, indispensabile per rafforzare la struttura scheletrica.
Il problema, quindi, non è il sole in sé stesso, ma come i piccoli lo prendono, dal momento che un’esposizione eccessiva e non protetta causa danni che vanno da quelli immediati come arrossamenti, irritazioni, eritemi solari e pericolose scottature fino a quelli non visibili ma con conseguenze per il futuro.
Le scottature dell’età infantile “bruciano” infatti il capitale di difesa nei confronti degli Uv di cui la pelle naturalmente dispone e provocano danni al Dna cellulare innescando meccanismi che favoriscono da adulti la comparsa di tumori della pelle.
Tutti, quindi, dovrebbero proteggersi dai raggi Uv, ma con i piccoli occorre ancora maggior prudenza nella protezione solare dal momento che la loro pelle non ha ancora sviluppato i naturali meccanismi di difesa dal sole. Per loro è quindi più facile incappare in problematiche cutanee che, oltre ad essere molto fastidiose, rischiano di compromettere la serenità delle giornate e delle vacanze.
7 regole da rispettare per l’esposizione al sole di neonati e bambini
Per evitare danni immediati e futuri alla fragile pelle dei piccoli è importante rispettare alcune regole nella protezione solare dei bambini che dovrebbero diventare buone abitudini da adottare in qualunque situazione di esposizione.
- Mai prima dei sei mesi. I neonati fino ai sei mesi non dovrebbero mai essere esposti in maniera diretta al sole. Per proteggerli dai raggi indiretti non è opportuno usare prodotti solari: meglio coprirli con tessuti traspiranti perché non abbiano eccessivamente caldo, usare coperture schermanti e ombrellini ma soprattutto cercare di muoversi e passeggiare nelle ore in cui i raggi del sole sono meno intensi.
- Procedere sempre per gradi. La pelle, a qualunque età e a maggior ragione quando è fragile come nell’infanzia, ha bisogno di abituarsi a poco a poco al sole. Attenzione quindi che le prime esposizioni ai raggi UV siano brevi e che la pelle sia ben protetta, come dovrebbe esserlo in ogni caso sempre.
- Evitare le ore più calde. È opportuno che i piccoli non restino al sole tra le 11 e la 16 quando l’irraggiamento è più intenso e maggiore il rischio di eritemi e scottature. Le prime ore del mattino e quelle della sera sono le migliori per i giochi all’aperto e per le passeggiate dei più piccoli. Tenere il più possibile all’ombra i bambini nella fascia centrale della giornata è utile per altro per evitare colpi di calore che possono portare a una pericolosa condizione di disidratazione.
- Limitare in ogni caso l’esposizione. I solari sono un presidio protettivo importante, ma il loro impiego, per altro indispensabile, non deve essere la rassicurazione per lasciare i bambini al sole per ore e ore. Il buon senso in questa direzione può essere di grande aiuto nel calibrare il desiderio di gioco all’aperto e la sicurezza per la pelle.
- Adottare le giuste precauzioni. Per la stessa ragione non ci si dovrebbe limitare all’applicazione del solare come protezione per i piccoli. Per tenere freschi i bambini in estate, servono anche un cappellino con visiera per proteggere il viso e gli occhi ed eventualmente quando non si può evitare l’esposizione al sole forte, ad esempio durante una gita in montagna, una maglietta in tessuto leggero e naturale, meglio se protettivo contro gli Uv, in colore chiaro, da cambiare spesso se il piccolo suda. Servono anche gli occhiali scuri perché un eccesso di radiazioni può provocare nel tempo danni alla cornea, al cristallino e alla retina.
- Proteggere i piccoli in tutte le condizioni di esposizione. Non solo in spiaggia, quindi, ma in qualunque luogo e occasione in cui gli Uv raggiungano i punti scoperti del corpo. In montagna, quindi, quando si fa un’escursione, si va in bicicletta o ci si ferma su un prato, in piscina e anche in città quando i bimbi giocano al parco, in giardino o in terrazzo. Attenzione anche ai viaggi in macchina visto che i raggi penetrano attraverso i vetri.
- Mettere il solare anche quando il tempo è nuvoloso. I raggi Uv sono in grado di oltrepassare la cortina delle nuvole. Ecco perché è bene non sottovalutare il rischio di scottature soprattutto nelle giornate in cui le nuvole si alternano a sprazzi di sole.
Usare bene i solari
Perché la pelle dei bambini sia adeguatamente protetta, il solare è di grande supporto, ma solo se viene scelto e utilizzato nel modo corretto:
- con SPF alto: per la delicata pelle dei piccoli è opportuno scegliere protezioni alte, dal 50 al 50+. Nei bambini più grandicelli, dopo le prime esposizioni, quando la pelle comincia a scurirsi, si può usare un solare con SPF 30. Mai scendere però sotto questo fattore protettivo;
- in giusta dose: il solare va sempre applicato in un quantitativo generoso, senza massaggiarlo, ma lasciando che rimanga in superficie sulla pelle. Usando poco prodotto, ad esempio nel caso di un solare con SPF 50+, si rischia di avere un effetto protettivo che corrisponde a un SPF 10 o al massimo 20. Attenzione in modo particolare se si usano gli spray: sono pratici soprattutto con i bambini, ma occorre essere generosi con gli spruzzi continuando la vaporizzazione fino a quanto la pelle “brilla”;
- su tutti i punti del corpo: nessuno escluso. Attenzione quindi ad applicare il solare anche sulle orecchie, sul collo dei piedi e appena sotto il costumino che, spostandosi mentre i bimbi giocano, può lasciare scoperta e non protetta una porzione di cute;
- rimettendolo di frequente. Il consiglio è quello di riapplicare il solare ogni due ore di esposizione. Ma è bene rimetterlo ogni volta che i bimbi fanno il bagno al mare o in piscina o dopo la doccia, anche se si tratta di una formula water-resistant: è stato calcolato che lo sfregamento con il telo quando si asciuga il piccolo porta via circa l’80% del prodotto solare.
Prestare attenzione al solare che si acquista
I solari non sono tutti uguali. Per questo è opportuno che i genitori valutino bene il prodotto che utilizzano per la protezione solare dei piccoli partendo dalla distinzione sostanziale che esiste tra i filtri.
- I filtri fisici: sono particelle a base di ossido di zinco e/o biossido di titanio che creano una barriera tra la pelle e i raggi solari. Restano in superficie senza penetrare nella pelle e per questo risultano i meno irritanti e quindi i più adatti alla protezione dei bimbi, in particolare quelli dai sei mesi fino ai tre anni. Basilare però controllare che i filtri fisici non siano utilizzati nei solari nella versione “nano” in quanto, ridotti in particelle microscopiche, possono penetrare e non essere più sicuri.
- I filtri chimici: contengono sostanze di sintesi in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette, rilasciando l’energia catturata sotto forma di calore. Spesso sono presenti in combinazione tra di loro per offrire massima efficacia protettiva. La pericolosità di alcuni filtri chimici è questione controversa ormai da parecchio tempo. Alcuni vengono accusati infatti di essere potenziali interferenti endocrini, responsabili di alterazioni al sistema ormonale. Questo non vuol dire assolutamente che i solari non debbano essere usati sui bambini perché rimangono uno dei presidi fondamentali per evitare i danni del sole. La normativa vigente in tema di cosmetici è per altro molto stringente a livello europeo e lo è ancora di più quando si parla di prodotti destinati ai bambini.
Per andare sul sicuro, quindi, nella scelta del solare da utilizzare si possono seguire queste semplici regole:
- scegliere solo ed esclusivamente prodotti formulati per la protezione solare dei bambini oppure quelli in versione “famiglia” perché si tratta di formulazioni per le pelli ultrasensibili, sia dei grandi che dei piccoli;
- usare esclusivamente solari con filtri fisici dopo i sei mesi e fino ai tre anni di età.
Quali solari scegliere
Le case cosmetiche offrono una grande varietà di protettivi solari formulati appositamente per i bambini, adatti alla loro pelle delicata, facili da applicare, resistenti all’acqua, al sudore e alla sabbia per adattarsi alla vita attiva dei piccoli.
La Crema Solare Bimbi Protezione + per il viso e per il corpo SPF 50+ della linea Piccolo Sole de L’Erbolario impiega la protezione fisica del gamma orizanolo a cui si combina l’azione nutriente degli oli di oliva e di nocciolo di pesca e quella calmante e addolcente della calendula bio per offrire benessere e freschezza alla delicata pelle dei bimbi.
La Crema Solare SPF50 di Laboratorio Silvana offre una protezione completa per la pelle delicata dei bambini grazie a un complesso di filtri UVA/UVB ad ampio spettro. Delicatissima, contiene centella asiatica e cellule staminali di uva dall’azione antiossidante che insieme potenziano la protezione, leniscono e riparano.
Sole Baby SPF 50 della linea MammaBaby sceglie filtri solari ECO REEF, filtri solari di seconda generazione più efficaci e sicuri nella protezione della pelle e privi di sostanze ritenute dannose per i coralli e per l’ecosistema marino. A un’efficace protezione contro Uva e Uvb si affianca l’effetto nutriente e calmante dell’olio di karité e degli estratti di aloe e calendula che potenziano le difese della cute.
Lo Spray Baby&Kid 50+ della linea Defence Sun di BioNike è adatto alla protezione dei bimbi a partire dai 12 mesi. Leggero, non appiccicoso, si applica facilmente anche grazie allo speciale sistema di erogazione a 360° che permette di usare il prodotto anche capovolto. Resiste all’acqua e al sudore, non contiene filtri nano e filtri che possono danneggiare l’ambiente marino e si presenta in una bombola in alluminio riciclato al 100%.
Sui bambini più grandicelli, dopo le prime esposizioni e in condizioni di sole non forte, si può usare un SPF 30. Mineral Sunscreen Baby & Kids SPF 30 di Suntribe contiene solo filtri fisici e ha una formula 100% naturale con un delizioso profumo di vaniglia, cacao e cocco che ne rende più piacevole l’applicazione.
Pratico per i bimbi sempre in movimento, lo Spray Solare Bimbi SPF 50+ di Leocrema, efficace protettivo contro i raggi Uvb, Uva e infrarossi, si applica facilmente e in modo omogeneo per tutelare al meglio la pelle dei piccoli durante i giochi all’aperto.
Fotoprotezione con filtri minerali per offrire alla pelle dei piccoli massima tollerabilità e sicurezza. La Crema Minerale SPF 50+ di Uriage, resistente all’acqua e non profumata per evitare irritazioni sotto il sole, è arricchita con Acqua Termale di Uriage e Aquaspongine per idratare e proteggere della secchezza.
Un prodotto pratico che può essere usato per la protezione di tutta la famiglia, anche dei bambini a partire dai sei mesi. Sun Secure Lait SPF50+ Latte solare viso e corpo di SVR è ideale per la protezione quotidiana: leggero, non grasso, invisibile, resiste all’acqua e al sudore, con filtri sicuri per la pelle e per l’ambiente marino, ha un profumo gradevole che ne incoraggia l’utilizzo anche ai bimbi più restii.
Dai tre anni in su anche i bambini possono usare uno stick solare, facile e veloce da applicare sui punti più esposti e a rischio scottature come il naso, gli zigomi, le orecchie. Lo Stick Zone Sensibili di Avène può essere usato da tutta la famiglia perché ha una tollerabilità cutanea molto alta: molto resistente all’acqua e al sudore, non unge, non lascia tracce e con un complesso antiossidante potenzia la protezione al sole.
Apivita ha arricchito i solari della linea Bee Sun Safe con propoli e un complesso di alghe marine che hanno un’azione antiossidante e proteggono quindi la pelle non solo dai danni immediati del sole ma anche da quelli futuri. Hydra Sun Kids Lotion SPF 50 contiene calendula per calmare: si applica con facilità e ha un’ottima resistenza all’acqua, alla sabbia e al sudore.
Massima attenzione va prestata alla protezione della pelle dei piccoli che soffrono di atopia. La Roche-Posay propone per loro nella gamma Anthelios UvMune 400 Dermo-Pedriatrics Fluido Invisibile SPF 50+ in grado di proteggere ad ampio raggio schermando anche i raggi Uva lunghi, particolarmente dannosi per la cute.
Dopo una giornata di sole, caldo e sudore, anche la pelle dei bimbi ha bisogno di essere riconfortata con un doposole. Il Latte dopo sole Baby Moments Sun di Chicco ha un effetto rinfrescante e calmante: con il burro di karité idrata e con l’allantoina calma e addolcisce. Leggero, è subito assorbito senza ungere.
In breve
Neonati e bambini non hanno ancora sviluppato le naturali difese nei confronti dei raggi solari. In tutte le condizioni di esposizione, in vacanza come in città, occorre prestare massima attenzione a proteggere la loro pelle delicata con solari adeguati, cappellino, occhiali scuri e seguendo alcune fondamentali regole di buon senso che aiutano ad evitare arrossamenti, eritemi e scottature arginando il rischio di tumore della pelle in età adulta.