Quando e come tagliare le unghie a un neonato

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 25/07/2023 Aggiornato il 25/07/2023

Tra i tanti dubbi che assalgono i neogenitori c'è anche quello di quando e come tagliare le unghie al neonato. Un gesto che in genere mette apprensione per la paura di far male al piccolo. Vediamo allora insieme quando e come è meglio procedere e gli strumenti giusti da usare

I consigli degli esperti per tagliare le unghie al neonato in totale sicurezza e senza ansia

Quando e come tagliare le unghie a un neonato? Ecco una delle tante domande che i neogenitori si pongono appena il neonato ritorna a casa. C’è, infatti, in genere molta preoccupazione attorno a questo gesto per il timore di far male al piccolo. In realtà, procedendo nel modo corretto questo non succede. Vediamo quindi come e quando tagliare le unghie a un neonato e gli strumenti giusti da usare.

Quando tagliare le unghie a un neonato

Le unghie dei neonati crescono molto in fretta, circa 0,1 millimetro al giorno. Capita spesso addirittura che siano già lunghe alla nascita e questo comporta il fatto che, compiendo una serie di gesti non ancora coordinati, i piccoli finiscano per graffiarsi il viso o altre parti del corpo. Tanto che era consuetudine fino a non molto tempo fa infilare le manine dei bebè in morbide muffole perché non si graffiassero. Una pratica non del tutto approvata dal mondo scientifico dal momento che sin dai primi giorni di vita i neonati esplorano se stessi e il mondo che li circonda proprio attraverso le mani, o meglio attraverso il tatto, senso sviluppato già alla nascita e tramite vitale per il processo di bonding, l’attaccamento mamma-bambino.

L’uso delle muffole era giustificato, peraltro, dalla credenza – a volte ancora radicata – che le unghie dei neonati non debbano essere toccate finchè non è stato compiuto il primo mese di vita. Questo può essere in parte vero, visto che dopo la nascita le unghie sono molto fragili, quanto è anche vero però che, mancando di coordinazione,  i bebè possono graffiarsi se hanno le unghie lunghe. E un graffio può toccare anche parti delicate come gli occhi oppure può infettarsi con la necessità poi di ricorrere al pediatra. Senza trascurare il fatto che con le unghie il neonato può graffiare la mamma, anche in zone delicate come il seno durante la poppata.

In ogni caso nelle prime tre-quattro settimane di vita, quando le unghie sono ancora molto morbide e fragili, è sufficiente regolarle con una limetta di cartone che, grazie alla grana fine, non provoca dolore, non danneggia l’unghia e non espone al rischio di sanguinamenti. In seguito, si può passare poi al vero e proprio taglio con le forbicine apposite,  ogni qualvolta le unghie si presentano lunghe. Può essere una volta alla settimana ma la frequenza può aumentare o diminuire in base alla semplice osservazione delle manine. A differenza delle unghie delle mani, quelle dei piedini crescono più lentamente ed è sufficiente, quindi, tagliarle una o due volte al mese.

Come tagliare le unghie a un neonato

Tagliare le unghie a un neonato non deve mettere ansia. La prima buona regola da rispettare è, come per molti altri gesti che riguardano il bebè, essere sereni nella consapevolezza che quello che all’inizio sembra uno scoglio insuperabile diventa in poco tempo una pratica abituale, perdendo quell’alone di ansia e preoccupazione che l’avvolge nei primi giorni di vita di un figlio. Succede con il cambio del pannolino  o con il bagnetto e succede anche con il taglio delle unghie. Quello che è importante, è tenere presente alcuni punti chiave che permettono di procedere con l’operazione in tutta sicurezza.

Il momento migliore

Ovviamente le unghie andrebbero sempre tagliate quando il neonato è più tranquillo; quindi, non quando ha fame oppure quando piange. Meglio quindi riservare il taglio delle unghie al dopo-bagnetto, come consiglia anche il Ministero della Salute  quando il piccolo dopo l’immersione in acqua è più sereno.  Ovviamente se il bebè non ama il bagnetto e quindi protesta davanti alla vaschetta non è il caso di procedere con il taglio delle unghie che andrà fatto in un momento più propizio. Per la SIP, Società Italiana di Pediatria, il momento più adatto è quando il piccolo è rilassato come dopo la poppata o addirittura quando dorme.  Soprattutto le prime volte è opportuno che al taglio delle unghie sia presente anche il papà o comunque un’altra persona di riferimento che possa essere di supporto, sia materiale ma anche psicologico. Una volta presa l’abitudine, procedere da sole non creerà nessun problema.

Le mosse corrette

  • È sempre bene tagliare le unghie in una zona illuminata dalla luce del giorno o da quella artificiale. Con i più piccoli si può procedere quando sono sul fasciatoio, mentre con i più grandicelli può essere d’aiuto tenerli sul seggiolone.
  • La manina va tenuta ben ferma. Le prime volte può essere utile che questo gesto venga fatto dal papà o da un’altra persona presente.
  • Si procede dito per dito, tenendo ben fermo quello dove si va a tagliare l’unghia afferrandolo tra il pollice e l’indice.
  • La pelle del polpastrello va tirata delicatamente indietro in modo che ci sia più margine per tagliare l’unghia.
  • A questo punto si può procedere con il taglio: importante è che sia diritto. Proprio come succede per gli adulti questo evita che l’unghia, tagliata eccessivamente ai lati, possa incarnirsi e provocare infezioni.
  • Altra buona regola da rispettare è quella di non tagliare le unghie troppo corte, ma di restare un po’ distanti dal corpo ungueale così da evitare di correre il rischio di provocare un piccolo sanguinamento. Meglio tagliare le unghie con maggior frequenza piuttosto che accorciarle troppo.
  • Per le unghiette dei piedi si può procedere allo stesso modo, eseguendo sempre un taglio diritto senza approfondirlo troppo in modo da non correre il rischio che le unghie ricrescano incarnendosi.

I piccoli inconvenienti

Il più temuto al momento di tagliare le unghie al neonato è ovviamente quello che, pur usando le giuste forbici, si provochi un piccolo sanguinamento del ditino. In questa situazione non è il caso di sentirsi in colpa e neppure di farsi prendere dal panico. Aiuta, invece, stare calmi e lavare subito il ditino con acqua e sapone neutro (lo stesso che si usa per il bagnetto) oppure con acqua ossigenata. Poi con una garzina sterile, che è sempre bene tenere a portata di mano, si esercita una leggera pressione sulla zona per qualche secondo fino al termine del sanguinamento. Attenzione a non usare alcol o creme che il piccolo può succhiare; è opportuno anche non mettere sulla parte cerotti che il bebè potrebbe, portando la manina alla bocca, inavvertitamente ingerire.

Nonostante le attenzioni può succedere che si manifesti un’infezione attorno all’unghia, chiamata paronichia. Anche in questo caso non serve allarmarsi, visto che il problema in genere rientra da solo in pochi giorni. È comunque sempre opportuno per sicurezza rivolgersi al pediatra che, valutata la situazione, potrebbe prescrivere una crema antisettica oppure un antibiotico a uso topico. Vietato invece procedere con il fai-da-te usando farmaci senza prescrizione.

Quali prodotti usare per tagliare le unghie a un neonato

Per tagliare le unghie a un neonato in tutta sicurezza la regola principale da tenere sempre presente è usare gli strumenti giusti. Niente forbicine della mamma, quindi, o tronchesini del papà, assolutamente vietati, ma solo forbicine apposite per il taglio delle unghie dei neonati che hanno le lame corte e non troppo affilate, le punte arrotondate e i fori per le dita rivestiti di gomma antiscivolo così da garantire una presa sicura quando le si usa. Sono dotate inoltre di un cappuccio di protezione che va sempre messo dopo l’uso a garanzia di igiene e di sicurezza. Dopo ogni utilizzo le forbicine vanno pulite con un dischetto di cotone imbevuto di alool, lasciate asciugare e protette con l’apposito cappuccio.

 

 
 
 

In sintesi

Tagliare le unghie al neonato non deve generare ansia e preoccupazione nei neogenitori. È, infatti, un importante gesto di igiene che impedisce ai piccoli di graffiarsi, magari in parti delicate come gli occhi, o di graffiare la mamma. Se le prime volte si può essere un po’ impacciati, con un po’ di pratica il gesto diventa naturale. Importante è innanzitutto scegliere i giusti strumenti che sono una limetta di cartone, sufficiente a regolare le unghie nelle primissime settimane di vita, e una forbicina apposita a punte arrotondate e lame corte quando arriva il momento di procedere al taglio. Anche il come e il quando tagliare le unghie al neonato sono importanti: le regole sono poche e, se rispettate con scrupolo, evitano inconvenienti come piccoli sanguinamenti. In ogni caso, se questo dovesse succedere, inutile sentirsi in colpa: meglio procedere subito pulendo la zona, tamponandola con una garzina sterile. Solo qualora la parte attorno all’unghia dopo qualche giorno dovesse presentarsi ancora arrossata è bene chiedere il parere del pediatra.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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