Argomenti trattati
Un disturbo fastidioso e piuttosto diffuso nei bimbi molto piccoli che hanno la pelle particolarmente delicata. Di solito, non è preoccupante ma non deve essere trascurato.
Si manifesta con arrossamento, bruciore, forte prurito, dolore e, nei casi più seri può provocare perfino un’infezione delle vie urinarie. L’eritema è causato dal contatto prolungato del pannolino con la pelle che tende a infiammarsi e macerarsi per l’umidità, il calore e le sostanze irritanti come l’ammoniaca, contenuta nell’urina, o le feci.
Questo ambiente umido è il terreno ideale per la proliferazione di funghi (come la candida albicans) e batteri, responsabili delle infezioni cutanee.
Come si manifesta l’eritema
I genitori possono facilmente confondere l’eritema da pannolino con un semplice arrossamento ai genitali. Tuttavia, se non viene curato tempestivamente e in maniera opportuna, questo disturbo tende a peggiorare a causa del continuo contatto con le sostanze acide e irritanti: la pelle, prima semplicemente arrossata, inizia a macerarsi, a formare zone squamose, a screpolarsi e, nei casi più seri, perfino a lacerarsi. Talvolta si formano anche micro bollicine rosse e rilevate di circa 4-5 millimetri di diametro. Il bebè manifesta chiaramente il fastidio per il prurito e il bruciore con pianto frequente.
A rischio i bimbi piccoli
L’eritema da pannolino è un disturbo tipico dei bambini da zero a due anni: dopo questa età, infatti, da un lato l’uso del pannolino diventa sempre meno frequente per il passaggio al vasino e dall’altro la pelle diventa meno delicata e quindi meno esposta all’attacco di funghi e batteri.
L’età più critica, comunque, va dai cinque mesi, quando il piccolo inizia a stare seduto, fino agli otto mesi di vita quando comincia a gattonare: lo sfregamento continuo della pelle del sederino con il pannolino tende infatti ad aumentare le probabilità di infiammazione e infezioni. Sembrerebbe esserci anche una maggiore predisposizione nei bambini che soffrono di dermatite atopica (disturbo della pelle di origine allergica), ma non si tratta di un legame automatico.
Non è solo colpa del pannolino
Anche se le cause principali di questo tipo di dermatite sono lo sfregamento della pelle con il pannolino e il calore e l’umidità che si sviluppano in questa zona, altri fattori possono contribuire a determinare la comparsa del disturbo, come per esempio:
- lavaggi troppo frequenti e l’uso di saponi o detergenti troppo aggressivi: per questo motivo è bene utilizzare per la pulizia del bambino solo prodotti specifici per l’infanzia. Anche il prodotto più delicato per adulti non è indicato per la pelle del bambino e può danneggiarla;
- l’uso della spugna per la pulizia e il bagnetto: si tratta infatti di un oggetto dove possono facilmente ristagnare i microbi all’origine delle infezioni. È preferibile, quindi, lavare il piccolo con le mani, naturalmente dopo averle accuratamente pulite;
- disturbi gastrointestinali: quando il bambino ha la diarrea, le feci sono maggiormente acide ed è quindi più facile che la pelle del sederino vada incontro a irritazioni e infiammazioni.
Come evitare l’eritema
L’eritema da pannolino non è un problema serio e di solito si risolve seguendo alcuni semplici accorgimenti, utili anche come prevenzione
- Cambiare spesso il pannolino al bambino per evitare il ristagno di pipì: la regola è cambiare il piccolo ogni volta che si bagna e in generale almeno sette-dieci volte al giorno.
- Lasciare per un po’ il bambino libero di sgambettare senza il pannolino o tenerlo leggermente aperto per fare in modo che la pelle resti asciutta e possa traspirare.
- Fare attenzione alla scelta del pannolino oppure utilizzare quelli di cotone: in questo caso, però, sterilizzare sempre molto bene i pannolini lavabili a una temperatura di 90 gradi per evitare la proliferazione di germi e batteri.
- Usare solo acqua tiepida o detergenti specifici per la prima infanzia e limitare l’uso delle salviette umidificate, riservandole solo all’emergenza fuori casa.
- Asciugare sempre molto bene la pelle nella zona del pannolino, soprattutto tra le pieghe inguinali, per evitare il rischio di macerazioni.
- Stendere un velo di talco-gel o una crema a base di ossido di zinco prima di mettere il pannolino pulito. Prima di utilizzare qualsiasi prodotto, comunque, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio pediatra.
Quando chiamare il pediatra
In genere, l’eritema da pannolino si cura con semplici accorgimenti e cambiando spesso il piccolo. Se, però, la pelle è particolarmente infiammata e arrossata, si possono utilizzare creme a base di cortisone ma solo per un paio di giorni e sempre dietro prescrizione del medico. Il pediatra potrà, poi, indicare anche una cura a base di antibiotici se di tratta di una dermatite di origine batterica oppure un antimicotico se è provocata da un fungo.
È bene anche contattare subito il pediatra se:
- dopo una settimana di cure l’eritema non guarisce;
- la pelle diventa sempre più arrossata e si formano croste e vesciche;
- si notano macchie biancastre in bocca che indicano un’infezione da funghi (candida) che può avere colpito anche il sederino;
- il bambino ha febbre superiore ai 38 gradi, segno che è in corso un’infezione.