Rischio allergie più alto con antiacido e antibiotici nei primi 6 mesi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 02/10/2019 Aggiornato il 04/10/2019

Farmaci antibiotici e antiacido somministrati ai bambini nei primi sei mesi di vita possono rendere il rischio allergie più alto durante l'infanzia. Ecco perché

Rischio allergie più alto con antiacido e antibiotici nei primi 6 mesi

È quanto emerge da uno studio retrospettivo guidato da Edward Mitre dell’Uniformed Services University of the Health Science di Bethesda nel Maryland e pubblicato sulla rivista specialistica Jama Pediatrics. Gli studiosi guidati da Mitre hanno esaminato i dati raccolti dal database Tricare Management Activity Military Health System di 792.130 bambini. È emerso che a 131.708 dei piccoli erano stati somministrati antibiotici per il trattamento di varie infezioni, a 60.209 erano stati fatti assumerei farmaci antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, mentre a 13.687 erano stati dati degli inibitori della pompa protonica (prescritti in caso di reflusso gastroesofageo).

Allergie alimentari e asma

I ricercatori hanno così riscontrato che i piccoli che avevano assunto precocemente farmaci per il trattamento di gastrite o reflusso gastroesofageo avevano più del doppio delle probabilità di sviluppare allergie alimentari rispetto a quelli che non li avevano utilizzati (con un rischio particolarmente elevato per l’allergia al latte vaccino), un rischio di almeno il 70% in più di sviluppare allergie da farmaci, circa il 50% in più di rischio di rinite allergica) e tra il 25 e il 41% in più di probabilità di sviluppare asma. Per quanto riguarda la somministrazione di antibiotici, i bambini cui erano stati dati questi farmaci avevano il 14% di rischio in più di sviluppare allergie alimentari e il 51% in più di shock anafilattico (reazione allergia potenzialmente fatale), il 34% in più di andare incontro ad allergie da farmaci e più del doppio del rischio di sviluppare l’asma.

Flora batterica intestinale sotto attacco

Sia i farmaci antiacido sia gli antibiotici incidono negativamente sulla flora batterica intestinale. Spiega Mitre: “Questi farmaci possono alterare il normale microbioma e ci sono sempre più prove che le alterazioni possono potenzialmente rendere il rischio  allergie più alto. Inoltre i farmaci antiacidi possono ridurre la digestione delle proteine nello stomaco, e questo può aumentare il rischio di allergie alimentari. È stato sorprendente trovare associazioni positive tra l’uso di antiacidi e ogni tipologia di allergia valutata”. Quindi, non solo allergie alimentari, ma anche dermatite atopica, rinite allergica, asma e allergie ai farmaci.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Molte persone confondono le allergie alimentari con le intolleranze: nonostante i sintomi correlati siano in parte sovrapponibili, in realtà sono due cose diverse. L’allergia è una reazione esagerata del sistema immunitario che si scatena in modo sproporzionato in risposta alla presenza di una certa sostanza; nel caso dell’intolleranza, invece, il sistema immunitario non viene coinvolto e di conseguenza non si scatena una risposta immunitaria.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti