Mammelle gonfie tra i 7-9 mesi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/01/2015 Aggiornato il 26/01/2015

Una produzione anormale di estrogeni provoca il fenomeno della "mammella gonfia" nella bambina. Cosa fare in caso di manifestazione del problema

Il massaggio neonatale: un “regalo” per il bebè

Le mammelle gonfie

Talvolta capita di osservare in alcune bambine una manifestazione strana: le zone mammarie si “gonfiano” e le areole si delineano bene e tendono a protrudere, cioè a sporgere in fuori. Si tratta di un segno di “iperestrogenizzazione”, cioè di stimolazione anomala dei tessuti sensibili (come la ghiandola mammaria) da parte degli ormoni caratterizzanti il sesso femminile, ossia gli estrogeni. Le cause possono essere principalmente due: una produzione esagerata e intempestiva di estrogeni da parte dell’organismo della bambina (evenienza comunque molto rara) oppure l’assunzione di tali ormoni attraverso l’alimentazione.

Che cosa fare

Spetta al pediatra valutare il singolo caso e decidere se far eseguire esami di controllo, ma uno dei primi provvedimenti intrapresi è la riduzione della quantità di carne assunta dalla bambina: grazie ai controlli effettuati è molto improbabile il rischio di una contaminazione di ormoni (il cui uso è vietato negli allevamenti italiani) delle carni, mentre è più plausibile che sia in gioco una maggiore sensibilità soggettiva nei confronti di quelle sostanze. In genere è sufficiente modificare le abitudini alimentari per risolvere il problema.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti