Angioma bambini: un problema per lo più innocuo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/06/2014 Aggiornato il 06/06/2014

L’angioma nei bambini tende a sparire da solo con il tempo. Niente paura quindi per queste macchie rosse sulla pelle, ma è sempre bene sentire il pediatra

Angioma bambini: un problema per lo più innocuo

L’angioma nei bambini, da non confondere con i nei, ha origini antiche. Credenze popolari le indicano come manifestazioni di voglie insoddisfatte della mamma durante l’attesa, per questo vengono ancora oggi chiamate “voglie di fragola” o di vino.

Una proliferazione di vasi sanguigni

Il termine scientifico è angioma nei bambini e indica un’anomala proliferazione di alcuni vasi sanguigni, per un difetto nel loro sviluppo, circoscritta a una zona limitata della pelle. Una malformazione che può essere congenita, e quindi già presente alla nascita, o acquisita, nel qual caso compare in epoca successiva. Ne esistono di molti tipi e vengono suddivisi in emoangiomi o angiomi immaturi, e malformazioni vascolari.

Gli emoangiomi

Questi sono presenti nel 10% circa dei neonati a termine e nel 30% degli immaturi, in percentuale leggermente più elevata nel sesso femminile. Tra questi, un terzo è già presente al momento della nascita, e due terzi compaiono entro le prime settimane di vita. Questi angiomi nei bambini si manifestano come macchie rosse, in rilievo rispetto al piano della cute. L’emangioma immaturo cresce rapidamente fino a i 9/12 mesi, epoca in cui si assesta e comincia lentamente a regredire, schiarendosi e appiattendosi, fino ai 7-8 anni di età.

Le malformazioni vascolari

Le più comuni malformazioni vascolari sono gli angiomi piani o malformazioni capillari piane. Si presentano come macchie cutanee non rilevate di colore dal rosa al rosso violaceo che persistono senza modificazioni e non tendono a regredire spontaneamente. Se sono di dimensioni importanti e soprattutto se sono collocati in zone visibili, conviene trattarli il più presto possibile, anche intorno all’anno di età.  

Si curano così

Se si tratta di un emangioma, generalmente non viene consigliato alcun trattamento, ma si attende l’involuzione spontanea, a meno che non sia localizzato in prossimità di occhi, naso o bocca. Questi angiomi infatti sono caratterizzati da una rapida crescita che potrebbe rendere difficoltoso per il bambino respirare, alimentarsi o comprometterne lo sviluppo della funzione visiva. In questi casi la terapia più utilizzata è quella con il propanololo, un farmaco beta-bloccante. Il propanololo è un farmaco ben tollerato, che può essere adoperato anche per periodi prolungati, purché sotto controllo medico.

Sia per gli angiomi piani che per i capillari residui di emangiomi, il trattamento d’elezione è invece il dye laser, che emette un’onda luminosa in grado di colpire il pigmento rosso-violaceo dei capillari. 
Il trattamento è un po’ doloroso, per questo si fa in anestesia generale fino ai 9 anni circa. Il numero di sedute varia in base alla risposta individuale; generalmente vengono effettuate a un mese o più di distanza l’una dall’altra, evitando il periodo estivo.

In breve

MOLTO DIFFUSI TRA I BAMBINI

L’emangioma infantile rappresenta la neoformazione più frequente dell’età pediatrica. La distribuzione delle localizzazioni è in circa il 50% dei casi a livello della testa/collo, nel 25% a livello del tronco e nel restante 25% alle estremità.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti