Angiomi nei bambini, perché vengono e come si curano?

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 02/05/2022 Aggiornato il 02/05/2022

Gli angiomi nei bambini sono formazioni benigne che possono però causare insicurezze o difficoltà funzionali. Si curano con i farmaci oppure con il laser

Angiomi nei bambini, perché vengono e come si curano?

Gli angiomi nei bambini sono malformazioni benigne dei vasi sanguigni, spesso presenti già alla nascita. Possono comparire sul viso o su varie parti del corpo. Oggi gli esperti fanno distinzione fra tumori vascolari e malformazioni capillari. Spesso preoccupano i genitori, ma non sono quasi mai pericolosi e possono essere trattati con successo, come accade all’ospedale Bambino Gesù di Roma, un centro specializzato nella cura di queste formazioni.

Che cosa sono gli angiomi nei bambini?

Esistono due tipi principali di angiomi nei bambini. Il più frequente è l’emangioma infantile, che si presenta in 4 bambini su 100 circa. È una proliferazione vascolare, a volte presente alla nascita. Cresce in dimensioni e spessore nei primi mesi di vita, causando preoccupazione nei genitori. L’emangioma infantile può estendersi anche agli strati profondi della pelle. Ha colore rosso intenso o violaceo, è in rilievo sulla pelle e di solito è localizzato sul viso. Difficilmente è pericoloso, ma può causare disagi al bambino, dal punto di vista estetico e funzionale. Esistono poi le malformazioni capillari, chiazze piatte, anche queste del tutto benigne.

Perché i bambini nascono con gli angiomi?

Gli angiomi nei bambini si formano probabilmente per un errore nel processo di neoangiogenesi, cioè nella formazione di nuovi vasi sanguigni. Il neonato viene al mondo con tutti i vasi sanguigni che avrà anche in età adulta. In alcuni casi, questo processo va avanti anche dopo la nascita. Entro le prime settimane di vita, compare l’emangioma, una chiazza piccola e poco evidente, che aumenta di volume fino al nono mese di età. A volte, l’emangioma si rimpicciolisce e diventa quasi invisibile oppure scompare. A volte persiste e la cute rimane rilevata e ricoperta di capillari. Le malformazioni capillari sono presenti già alla nascita.

Che problemi causano gli angiomi?

Gli emangiomi sono formazioni evidenti, quindi potrebbero causare un disagio psicologico quando il bambino è più grande. Se la lesione è localizzata in un punto delicato, per esempio vicino alla palpebra o alla bocca, o all’interno del cavo orale, può provocare complicanze funzionali. Le formazioni più voluminose possono sanguinare e infettarsi. Le malformazioni capillari, che sono piatte, causano soprattutto disagio dal punto di vista estetico.

Come si curano gli angiomi?

Un farmaco efficace è il propranololo, inizialmente indicato per tachicardie e ipertensione.  È in commercio anche in Italia per la cura dell’emangioma infantile, del quale provoca una rapida regressione. In fase iniziale, quando la lesione è piccola e piatta, si può usare anche il timololo, in applicazione locale, se invece la formazione è più grossa il bambino assume il farmaco per bocca. È  un trattamento sicuro ed efficace, senza effetti collaterali. Le malformazioni capillari si curano con il dye laser, che produce un impulso di luce selettiva in grado di agire sull’emoglobina presente in queste malformazioni. Prima si effettua una accurata visita dermatologica, quindi si fissano le sedute con il laser, in genere 5 o 6, a distanza di uno-due mesi l’una dall’altra. I trattamenti vanno eseguiti nel periodo invernale perché la pelle per alcune settimane dopo la fine della cura non può essere esposta al sole.

 

 
 
 

In sintesi

Come si fa la diagnosi di angioma?

Quasi sempre è sufficiente la visita dal dermatologo. Nel caso di emangiomi grandi o in rilievo, si può effettuare una ecografia con color doppler. È  un esame che utilizza le onde sonore ed è quindi del tutto innocuo per il bambino oltre che indolore. È anche possibile effettuare una risonanza magnetica nucleare per capire se l’emangioma coinvolge strutture contigue, provocando anomalie funzionali.

Sono sicuri i trattamenti per gli angiomi?

Sì, sia con i farmaci sia con il dye laser. Il limite è rappresentato dal fatto che il trattamento con il laser è un po’ doloroso e andrebbe eseguito in sedazione. Il dolore nei primi anni di vita è un aspetto non trascurabile, paragonabile  al disagio psicologico che può provare il bambino che ha sul viso questa chiazza. È quindi preferibile usare la sedazione, anche se può comportare un po’ di ritardo nella cura. Si effettuano quindi un paio di trattamenti all’anno, anche per ragioni di sicurezza anestesiologica. I risultati sono comunque molto buoni.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi sulla paternità: si può risalire al giorno del concepimento?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Stabilire quale rapporto sessuale tra quelli affrontati in uno stesso mese abbia determinato il concepimento sarebbe un azzardo. Solo lo specifico test, eseguito in laboratorio, può indicare con certezza l'identità paterna.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Inofolic o Chirofert per favorire l’ovulazione?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Gli integratori che migliorano l'attività delle ovaie hanno tutti un effetto interessante, tuttavia è sempre consigliabile non assumerli di propria iniziativa ma sempre e solo su indicazione del ginecologo curante, al quale spetta stabilire quando davvero servono.   »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti