Asma: causa troppa igiene il rischio aumenta?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/06/2014 Aggiornato il 23/06/2014

Il rischio di asma in età adulta diminuisce se subito dopo la nascita i polmoni hanno la possibilità di entrare in contatto con i batteri

Asma: causa troppa igiene il rischio aumenta?

L’asma è una malattia sempre più diffusa. Del resto, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, i casi aumentano del 50% ogni decennio. Alla base ci sono tanti fattori diversi. Un ruolo importante potrebbe essere giocato anche dall’igiene eccessiva. Questa perlomeno è la conclusione cui è giunto uno studio condotto sui topi da un team di ricercatori svizzeri, dell’Università di Losanna, pubblicato sulla rivista Nature Medicine.

In condizioni sterili o tra i batteri

La ricerca è stata realizzata su alcuni topolini appena nati. Gli autori li hanno divisi in due gruppi. Uno è stato esposto fin da subito a degli allergeni, ossia sostanze in grado di scatenare un’asma allergica o un’altra risposta allergica nei soggetti e animali predisposti. L’altro gruppo, invece, è stato mantenuto in condizioni sterili, in un ambiente perfettamente igienizzato e privo di qualsiasi sostanza potenzialmente dannosa. Gli autori hanno seguito i topi per alcuni mesi, analizzando i loro polmoni costantemente. Lo scopo era capire se e quali animali sviluppassero problemi respiratori.

Tra i germi, all’inizio più malattie, poi niente allergie

I risultati hanno dimostrato che i topolini che sono stati esposti agli allergeni, da neonati, presentavano una maggiore suscettibilità alle malattie delle vie aeree, come infiammazioni polmonari. Tuttavia, questa suscettibilità non durava nel tempo. Infatti, nel corso dei mesi gli animali sono diventati tolleranti agli allergeni e da adulti non hanno sviluppato l’asma. La ragione? Progressivamente i polmoni sono stati colonizzati da microbi che hanno favorito la comparsa di cellule immunitarie anti-infiammatorie in grado di proteggere le vie aeree.

Senza germi, più allergie

I topi che sono stati mantenuti in condizioni sterili, invece, non sono entrati in contatto con i microbi e sono diventati sensibili agli allergeni. Da adulti, quindi, erano più vulnerabili alle malattie respiratorie. Gli autori hanno concluso che la troppa igiene non è benefica. Infatti, se i polmoni subito dopo la nascita entrano in contatto con allergeni e batteri sono più protetti dall’asma. 

In breve

SPESSO SI SOFFRE DI FORME MISTE

La maggior parte delle persone affette da asma soffrono di una forma mista d’asma allergica e asma non allergica.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti