Bronchiolite e virus respiratorio sinciziale: quanto devono preoccupare?

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 06/12/2022 Aggiornato il 06/12/2022

I dati relativi alla diffusione del virus respiratorio sinciziale registrati lo scorso anno hanno documentato un anticipo del periodo di inizio della stagione epidemica e questa tendenza si conferma anche per il 2022. Ecco come proteggere i più piccoli

Il virus respiratorio sinziciale è la prima causa di bronchiolite nei bambini più piccoli

Anche quest’anno è ampia la diffusione del virus respiratorio sinciziale (VRS), la principale causa di bronchiolite e polmonite nei più piccoli, le cui conseguenze possono essere anche molto gravi tra i bambini di età inferiore a un anno. Come già accaduto nel 2021, i dati epidemiologici registrati in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia, hanno documentato un consistente anticipo del periodo di inizio della stagione epidemica  e questa tendenza risulta confermata anche per il 2022.  Ad affermarlo sono gli esperti della Società italiana di neonatologia (Sin) e della Società italiana di pediatria (Sip).

Cosa è il virus respiratorio sinciziale?

Il virus respiratorio sinciziale è la principale causa di bronchiolite e di polmonite nei più piccoli. Particolare attenzione deve essere posta nella prevenzione di questa infezione soprattutto nei bambini di età inferiore a un anno, nei quali le conseguenze possono essere molto gravi. “Sotto questa fascia di età – spiegano gli esperti di Sin e Sip – tutti i bambini sono a rischio di infezione grave e ospedalizzazione, soprattutto tra i 2 e i 4 mesi, ma in particolare quelli prematuri o che presentino comorbidità specifiche”.

Quali sono i sintomi, la durata e il trattamento della bronchiolite?

I sintomi compaiono generalmente dopo 2-6 giorni dal contatto e la durata media è di 5-7 giorni. Quanto alla terapia, non esiste una cura specifica contro il virus respiratorio sinciziale: il trattamento è orientato a tenere sotto controllo i sintomi mediante la somministrazione di analgesici e, se necessario, di ossigeno. 

Come si può prevenire la diffusione del virus respiratorio sinciziale?

Se per la terapia le armi in campo non sono molte, parecchio invece si può fare per quanto riguarda la prevenzione della diffusione del virus respiratorio sinciziale. In caso di sintomi, spiegano gli esperti, “la strategia preventiva primaria resta fondamentale, come il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale”. In particolare i familiari stretti di un bambino al di sotto dell’anno di età se raffreddati dovrebbero tenere sempre la mascherina e igienizzare le mani prima di toccare il piccolo, e attuare quindi tutte le strategie di prevenzione che abbiamo imparato a padroneggiare contro il Covid-19.  

 

 

 
 
 

In sintesi

Qual è la differenza tra bronchite e bronchiolite?

La bronchite è un processo infiammatorio a carico della mucosa dei bronchi di grosso e medio calibro; la bronchiolite è invece l’infiammazione dei piccoli bronchi e dei bronchioli.

Cosa sono i bronchioli?

I bronchioli sono le piccole diramazioni terminali dei bronchi all’interno dei polmoni dal diametro inferiore a un millimetro. I bronchioli si diramano ulteriormente fino a presentare alle loro estremità gli alveoli polmonari che, a loro volta, si diramano in sacchi (o infundiboli) alveolari, piccole strutture a forma di sacchetto disposte a grappolo d’uva che rappresentano la parte terminale delle vie respiratorie.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti