Celiachia: indizi già nei neonati?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/12/2015 Aggiornato il 11/12/2015

Infezioni respiratorie o gastrointestinali nei primi mesi di vita potrebbero essere un campanello d’allarme del rischio di celiachia. Ecco perché

Celiachia: indizi già nei neonati?

Infezioni ricorrenti alle vie respiratorie o gastrointestinali da neonati potrebbero indicare una predisposizione alla celiachia. È l’ipotesi sollevata da uno studio condotto all’Istituto norvegese di Salute pubblica di Oslo.

Servono test specifici

La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue scatenata dall’ingestione di glutine, una proteina contenuta in alcuni cereali come frumento, orzo e segale. Attualmente viene diagnosticata attraverso i test degli anticorpi e l’endoscopia, un esame invasivo con cui si preleva una parte di tessuto intestinale in modo da valutarne i danni: se i villi intestinali sono atrofici, viene confermata la patologia.

Problemi di accrescimento e di salute

Spesso, però, a causa dei sintomi molto variabili, la diagnosi arriva tardi, magari in età adulta, compromettendo in modo serio la qualità di vita dei malati. Se non individuata e trattata tempestivamente, la celiachia espone la persona a rischi di salute non trascurabili, dall’osteoporosi alla malnutrizione con ritardo di crescita nei bambini, dall’infertilità nelle donne all’aumento del rischio di tumori intestinali.

Importante la diagnosi precoce

Anticipare il più possibile la diagnosi, anche individuando le categorie più a rischio, sarebbe quindi un enorme passo avanti. Per questo la notizia che infezioni ricorrenti alle vie respiratorie o gastrointestinali da neonati potrebbero indicare una predisposizione alla celiachia è molto importante.

Analizzati oltre 73.000 bambini

Nello studio in questione sono stati presi in considerazione oltre 73 mila bambini: i ricercatori hanno rilevato in quelli che avevano avuto almeno 10 infezioni respiratorie o gastrointestinali nei primi 18 mesi di vita, un rischio di diventare intolleranti al glutine superiore del 30% rispetto ai coetanei che si erano ammalati meno. In particolare, i bebè con problemi respiratori ricorrenti sembravano maggiormente predestinati a diventare celiaci. Hanno quindi concluso che infezioni ricorrenti alle vie respiratorie o gastrointestinali da neonati potrebbero indicare una predisposizione alla celiachia. Ma per il momento, in attesa di ulteriori conferme, si tratta solo di un campanello di allarme. La celiachia, sottolineano gli esperti, è determinata da una serie di fattori, primo fra tutti la predisposizione genetica, cui si aggiunge una componente ambientale e comportamentale. 

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

In Italia si stima che, a fronte dei circa 180mila celiaci diagnosticati, ce ne siano altri 400mila, di cui 50mila bimbi, che ancora non sanno di esserlo. Servono in media 6 anni per giungere alla diagnosi, ritardando l’inizio della dieta senza glutine, unica cura possibile al momento per questa malattia.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti