Celiachia: più rischi per i bimbi nati in estate?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/08/2019 Aggiornato il 19/08/2019

Chi è nato in estate può presentare probabilità più elevate di sviluppare la celiachia. Ecco perché

Celiachia: più rischi per i bimbi nati in estate?

La stagione in cui si nasce potrebbe influenzare il rischio di sviluppare la celiachia. I più vulnerabili? I bimbi nati in estate. A confermarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani, dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e dell’Università di Bari, pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Pediatrics. La celiachia è una malattia sempre più diffusa. Alla base ci sono diversi fattori che interagiscono fra loro. Solo alcuni di essi sono conosciuti, mentre su altri si sta cercando ancora di fare chiarezza. 

Lo studio italiano

La ricerca ha coinvolto un gruppo molto ampio di bambini nati fra il 2003 e il 2010. Una parte di loro era seguito dall’Unità Operativa di Epato-Gastro e Nutrizione e di Patologie Epato-Metaboliche del Bambino Gesù di Roma e dall’Unità di Gastroenterologia dell’Università di Bari perché era affetto da celiachia. Il resto del campione, costituito da quasi 440 mila bambini, era sano. Gli autori hanno preso in considerazione la data di nascita di tutti i partecipanti per capire se potesse avere una qualche influenza sullo sviluppo della celiachia. Infatti, in passato già altri studi avevano dimostrato una correlazione fra l’epoca in cui si è venuti al mondo e le probabilità di diventare celiaci.

Ipotesi sulle cause

I risultati emersi dallo studio confermano l’ipotesi avanzata dalle altre indagini condotte in materia: la celiachia è più comune nei soggetti nati in determinati periodi dell’anno. Quali? La stagione più a rischio in assoluto da questo punto di vista sembra essere l’estate. Infatti, ben il 28,2% dei bambini celiaci era nato nel periodo estivo, contro il 23% dei bimbi sani. Le ragioni che rendono quelli estivi mesi poco favorevoli nei confronti della celiachia non sono del tutto note. Sono state però avanzate varie ipotesi. Secondo una delle più accreditate, alla base ci sono elementi diversi. In particolare, sembra avere un ruolo importante l’associazione fra l’introduzione di cibi contenenti glutine con lo svezzamento e la diffusione dei virus invernali, specialmente il Rotavirus, la causa più comune di gastroenterite e diarrea nei bimbi piccoli. Infatti, occorre considerare che i bimbi nati in estate iniziano a essere svezzati nei mesi freddi, quando l’incidenza del Rotavirus raggiunge il suo picco massimo. “Il possibile legame tra stagione di nascita e sviluppo di celiachia, in soggetti geneticamente predisposti potrebbe essere rappresentato dalla concomitanza tra la prima introduzione del glutine (consigliata dai pediatri in genere a 6 mesi di età e quindi tra novembre e gennaio nei nati in estate) con il periodo di maggiore probabilità di esposizione ad infezioni gastrointestinali virali acute da Rotavirus” hanno confermato gli esperti.

 

 

 
 
 

In breve

CHE COS’È LA CELIACHIA

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, un complesso proteico contenuto in molti cereali di uso comune. È il risultato dell’interazione fra una predisposizione personale e l’esposizione a fattori scatenanti. Per ridurre il rischio che il bimbo si ammali è molto utile allattarlo al seno.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

EllaOne: si deve sospendere l’allattamento dopo averla presa?

14/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

In effetti nel foglietto di accompagnamento della "pillola dei cinque giorni dopo" (principio attivo ulipristal) sta scritto di sospendere l'allattamento per sette giorni dopo averla assunta. In realtà non è necessario farlo.  »

Arteria ombelicale unica del feto

14/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'arteria ombelicale unica, se non è associata ad altri parametri, oggi non è più considerata un elemento che suggerisce di indagare sul cariotipo del feto.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Incinta di tre settimane: è tardi per prendere l’acido folico?

30/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Per poter contare sulla piena efficacia nel ridurre il rischio di difetti del tubo neurale del feto, l'assunzione quotidiana di acido folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento.  »

Fai la tua domanda agli specialisti