Ha le convulsioni febbrili: che fare?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/10/2013 Aggiornato il 28/10/2013

Mamma e papà devono cercare di mantenere la calma e non dare farmaci. Una volta che le convulsioni febbrili sono terminate, occorre chiamare il pediatra

Ha le convulsioni febbrili: che fare?

Non si tratta di un disturbo frequente, ma nemmeno raro. Per questo, è bene che i genitori sappiano riconoscere le convulsioni febbrili e come affrontarle.

Sono associate a un rapido aumento della temperatura

Per convulsioni febbrili si intendono crisi convulsive che si possono verificare quando la temperatura corporea aumenta rapidamente. In realtà, può anche succedere che al momento dell’attacco la febbre non sia presente. In questo caso, però, compare poco dopo la fine della crisi.

I sintomi più comuni

Nel corso di una crisi possono comparire vari sintomi. In alcuni casi, il bimbo è soggetto a scosse delle braccia e delle gambe, mentre in altri ha lo sguardo fisso e ruota gli occhi. Talvolta, compare un irrigidimento o, al contrario, un rilassamento della muscolatura. Si può avere anche perdita di feci e urine. In tutte le crisi, comunque, compare una perdita di coscienza, seguita quasi sempre da una fase di sonnolenza.

Possono ripresentarsi

Le convulsioni febbrili interessano circa il 3% dei bambini sani, senza infezioni del sistema nervoso e senza precedenti danni cerebrali, tra i 6 mesi e i 5 anni di vita. In genere, non durano più di 15 minuti e non si ripetano nell’arco delle 24 ore. Nella maggior parte dei casi, l’episodio convulsivo rimane isolato. Le convulsioni febbrili si ripresentano soprattutto se sono comparse per la prima volta in epoca precoce, ossia nel primo anno di vita.

Le regole da seguire

In caso di convulsioni febbrili, è importante che i genitori non si lascino prendere dall’agitazione. Non devono dare al bambino né farmaci né liquidi da bere e non devono forzare l’apertura della bocca. Devono cercare di slacciare gli abiti stretti, in particolare a livello del collo, e di porre il bambino su un fianco per evitare che ingoi saliva o vomito. Quando la crisi è terminata, è bene chiamare subito il pediatra.

 

In breve

NON CAUSANO DANNI

Le convulsioni febbrili, essendo di breve durata, non causano danni. Non sono nemmeno responsabili della meningite, come molti invece credono. Durante un attacco di meningite, però, possono verificarsi convulsioni.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti