In aumento i neonati in astinenza da alcol o droghe

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 30/12/2019 Aggiornato il 30/12/2019

Per supportare i neonati con disordini da esposizione fetale ad alcol o droghe è fondamentale promuovere la diagnosi precoce. Ecco perché

In aumento i neonati in astinenza da alcol o droghe

Appena nati e già in crisi di astinenza. Nel Lazio i neonati che alla nascita presentano sintomi di dipendenza da alcol e droghe sono in aumento. E nel capoluogo lombardo le cose non vanno meglio: dal 18 al 21 settembre a Milano tre neonati sono risultati positivi a sostanze stupefacenti e nella prima metà di ottobre sono stati registrati altri tre casi. Secondo Claudio Diaz, presidente Aidefad (Associazione italiana disordini da esposizione fetale ad alcol o droghe), “promuovere l’informazione sul rischio e sui danni causati dall’uso, e non solo dall’abuso, di bevande alcoliche e/o sostanze psicoattive in gravidanza e promuovere azioni di assistenza potrebbe eliminare del tutto i disordini da esposizione fetale ad alcol o droghe e le conseguenze a essi correlate”.

Le conseguenze sul bimbo

Fumare, bere alcol e assumere sostanze stupefacenti durante la gravidanza può avere effetti anche molto gravi sullo sviluppo del nascituro. Le sostanze psicoattive sono infatti teratogene, cioè in grado di indurre anomalie nello sviluppo embrio-fetale: attraversano la barriera placentare e arrivano direttamente al feto, causando una serie di problemi a breve e a lungo termine. In fase prenatale questi effetti vanno dall’aborto spontaneo, al ritardo di crescita intrauterino, al basso peso alla nascita. Dopo la nascita si possono manifestare malformazioni fisiche, ritardo mentale e problemi comportamentali.

Informare e tutelare la donna

“Durante la gravidanza comincia un viaggio verso una nuova vita e questi nove mesi sono fondamentali per la salute del nascituro – spiega il presidente dell’Associazione italiana disordini da esposizione fetale ad alcol o droghe -. Perciò è molto importante conoscere cosa accade nel corpo della mamma e del bambino e quali fattori possano essere dannosi. Soprattutto è necessario informare e tutelare la donna affinché adotti uno stile di vita salutare per proteggere questo delicato periodo. Bere alcol, usare sostanze psicotrope, fumare tabacco in gravidanza può provocare dei danni al nascituro; questa informazione non sempre è conosciuta in modo approfondito, anche dagli stessi operatori sanitari”.

Fondamentale la diagnosi precoce

Promuovere la diagnosi precoce e corretta dei Disordini da esposizione fetale ad alcol o droghe (Defad) è fondamentale, conclude Diaz, poiché senza diagnosi non è possibile attuare quegli interventi pedagogici, educativi e psicoterapeutici fondamentali per supportare i bambini con Defad “e ridurre – se non addirittura evitare – lo sviluppo delle disabilità secondarie quali problemi di salute mentale, sviluppo di dipendenze, comportamenti sessuali inadeguati, esperienze scolastiche fallimentari, problemi con la legge”.

 

 

 
 
 

Da sapere!

La tipologia e l’entità dei danni causati dal consumo di alcol o droghe durante la gestazione dipendono da diversi fattori, quali la quantità di sostanze assunta, la tipologia del consumo (cronico o occasionale), il periodo di gestazione in cui avviene e l’interazione con altre sostanze.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti