Strabismo del neonato: va curato?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/11/2019 Aggiornato il 21/11/2019

Quasi tutti i neonati alla nascita presentano un leggero strabismo. Fino a quando è un fenomeno normale e quando, invece, occorre intervenire per salvaguardare la vista del piccolo

Strabismo del neonato: va curato?

Lo strabismo del neonato è un fenomeno normale e frequente, specie se di tipo convergente. In pratica gli occhietti risultano entrambi deviati verso l’interno, in direzione del naso. Questo fenomeno è dovuto alla particolare conformazione delle orbite e delle palpebre. Verso i 7-8 mesi, i neonati sono in grado di usare gli occhi in modo coordinato e questa forma di strabismo transitoria scompare spontaneamente. Se invece questo disturbo persiste dopo questa età è necessaria una valutazione medica,  perché potrebbe trattarsi di strabismo vero e proprio che potrebbe anche essere spia di altri problemi

Comune nei più piccoli

La forma più frequente nei bambini è chiamata “esotropia essenziale infantile”. Si tratta di un difetto della vista nel quale gli occhi non risultano ben allineati, ma orientati in due direzioni differenti: mentre un occhio fissa un oggetto, l’altro è rivolto in un altro senso (verso l’interno o l’esterno, l’alto o il basso). Mentre, in condizioni normali, gli occhi si muovono in modo simmetrico e la visione è completa, in presenza di strabismo del neonato si verifica, un raddoppiamento dell’immagine osservata, detta diplopia. Le immagini inviate dai due occhi al cervello si sovrappongono, creando una visione poco chiara e nitida. 

Un fenomeno diffuso

Lo strabismo colpisce circa il 4-5% della popolazione. Può essere di diversi tipi: paralitico (dovuto a un difetto di innervazione dei muscoli oculari), non paralitico (determinato da un’anomalia funzionale dei centri nervosi deputati al controllo dei muscoli degli occhi) o restrittivo (provocato da malfunzionamenti della muscolatura oculare, in seguito a traumi o malattie). 

 
 
 

In breve

PUO’ ESSERE EREDITARIO

Lo strabismo ha una componente ereditaria. Nella maggior parte dei casi, è di tipo “idiopatico”, cioè dalle cause sconosciute. Sono più a rischio i bimbi che hanno avuto una nascita prematura o soffrono di cataratta congenita. Anche il retinoblastoma, una malattia grave ma molto rara, può manifestarsi così.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti