Si può dare la camomilla ai neonati?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 18/08/2025 Aggiornato il 18/08/2025

Nei primi sei mesi di vita bisogna assicurare al neonato l’allattamento esclusivo senza che null’altro venga offerto.

Si può dare la camomilla ai neonati?

Il neonato non dorme oppure è irrequieto? La camomilla può essere un ottimo rimedio per tranquillizzarlo, suggerivano le nonne. In realtà il mondo scientifico è concorde nell’affermare che non si dovrebbe dare la camomilla ai neonati che fino ai sei mesi di età dovrebbero assumere esclusivamente il latte materno oppure quello artificiale, se la mamma non allatta.

Dopo i sei mesi si può introdurre l’acqua ma per la camomilla sarebbe opportuno attendere l’anno di età chiedendo sempre il parere del pediatra prima di somministrala al piccolo, preparandola senza zucchero e dosandola comunque con parsimonia.

Le proprietà della camomilla

La camomilla è un’erba medicinale conosciuta sin dall’antichità, dagli Egizi e dai Greci che la consideravano una delle dodici piante sacre, e ancora oggi apprezzata sotto forma di infuso per il suo sapore delicato e per le sue virtù terapeutiche. Le due varietà più note, la camomilla tedesca e quella romana, producono piccoli fiori profumati che vengono essiccati per poi essere usati per infusione. I capolini della pianta contengono terpenoidi e flavonoidi che vantano diverse proprietà :

  • calmanti, sedative e antispasmodiche: favoriscono il rilassamento muscolare, infondono una sensazione di calma e conciliano il riposo
  • antinfiammatorie: la camomilla viene spesso impiegata per alleviare problemi allo stomaco e all’intestino, ma anche per decongestionare aree arrossate e irritate. Un classico esempio sono gli impacchi di camomilla sugli occhi gonfi e arrossati per allergie o congiuntiviti
  • analgesiche: la camomilla aiuta a controllare il dolore. Non a caso la si consiglia in caso di mal di pancia dovuto a cause diverse
  • antipiretiche: meno conosciuta è la capacità della camomilla di abbassare la febbre
  • antibatteriche e antimicotiche: la camomilla, sotto forma di impacchi o aggiunta all’acqua di pediluvi e maniluvi, aiuta a contrastare batteri e funghi che possono causare problemi alla pelle

Cosa possono ingerire i neonati

L’Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo per i primi sei mesi di vita del neonato . Questo significa che non si dovrebbe dare la camomilla ai neonati, che nei primi sei mesi dalla nascita dovrebbero assumere solo ed esclusivamente latte materno o in formula qualora la madre non allatti.

Il latte materno fornisce infatti tutti i nutrienti di cui il neonato ha bisogno per una crescita sana: non serve quindi offrire al piccolo neppure l’acqua, visto che il latte garantisce il giusto apporto di liquidi, e men che meno la camomilla, la cui assunzione per altro può avere conseguenze negative sui neonati. Dare troppi liquidi, infatti, sia la sola acqua sia tisane come la camomilla, fa sì che il neonato si senta sazio e non chieda quindi la poppata: rischia così di assumere meno latte di quanto dovrebbe e questo finisce per incidere in maniera negativa sullo sviluppo.

Il rischio maggiore è rappresentato poi dall’assunzione di liquidi in eccesso: il livello di sodio nell’organismo si abbassa e si entra in una condizione definita iponatriemia che può portare a manifestazioni neurologiche anche gravi come convulsioni e coma.

Da non trascurare infine il fatto che offrire il biberon pieno di camomilla a un neonato nelle prime settimane di vita rischia di compromettere il buon avvio dell’allattamento: dilata infatti i tempi della poppata, visto che il piccolo non sente la fame, e rallenta la produzione di latte

Quale camomilla si può dare e a quale età

Alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità si affiancano quelle dell’American Association of Pediatrics che non solo suggerisce l’allattamento esclusivo fino ai sei mesi di vita ma consiglia anche di dare ai piccoli, dai sei mesi fino a un anno di età, solo acqua e nessuna altra bevanda, camomilla compresa. Il suggerimento della comunità scientifica è quindi quello di offrire la camomilla ai bambini a partire dall’anno di età.

E’ opportuno in ogni caso, come per qualunque altra scelta che riguardi i piccoli, chiedere il parere al pediatra. La camomilla, infatti, difficilmente provoca reazioni allergiche, ma deve essere evitata qualora sia presente un’allergia accertata a piante della famiglia delle composite come la calendula, il girasole, le margherite e la diffusissima ambrosia.

Il consulto con il medico è fondamentale soprattutto nel caso in cui il bambino assuma farmaci, dal momento che la camomilla può interferire con l’assimilazione di sedativi, di alcuni antibiotici e del ferro.

Importante fare una scelta attenta di quale camomilla utilizzare per i piccoli. Sono sconsigliate tutte le preparazioni di camomilla in versione solubile che contengano zucchero: un eccesso di zuccheri in età pediatrica è responsabile, infatti, di un aumentato rischio di obesità.

E’ preferibile quindi scegliere una camomilla in bustine di buona qualità e offrire ai bambini un’infusione senza aggiunta di zucchero o di miele. Meglio evitare anche i fiori di camomilla venduti sfusi, che potrebbero essere contaminati da spore batteriche pericolose per la salute, e tutte le preparazioni, anche in bustina, che mescolano la camomilla con altre erbe.

Quando dare la camomilla e in che dose

Dopo l’anno di età, la camomilla sotto forma di infuso senza zucchero può essere data ai bambini la sera, un po’ prima di dormire, viste le sue proprietà distensive e in tutte le situazioni in cui il piccolo accusa dolori di pancia o di stomaco.

In ogni caso è sempre opportuno fare attenzione alle dosi calcolando per i bambini più piccoli una tazzina da caffè, pari a 30-40 ml, per non incorrere in quello che si definisce effetto paradosso.

La camomilla, infatti, ha una duplice azione: se a piccole dosi è antispastica e favorisce il rilassamento, a dosi elevate diventa stimolante, rischiando di eccitare il piccolo anziché calmarlo. Niente biberon pieni di camomilla, quindi, da offrire di continuo al neonato nel tentativo di calmarlo: questa pianta può essere un aiuto prezioso, ma solo al bisogno e in giusta dose.

 
 
 

In breve

La camomilla non va data ai neonati, che fino ai sei mesi dovrebbero prendere solo il latte della mamma o quello artificiale. Si può cominciare a somministrarla ai piccoli a partire da un anno di età, chiedendo sempre il parere del pediatra e preparandola senza zucchero. Mai esagerare, comunque, per evitare che da calmante diventi eccitante.

 

 

 

 

 

Fonti / Bibliografia

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