Svezzamento
E’ un momento importante nella vita del bambino, che passa dal nutrirsi di solo latte (materno o formulato) alla scoperta dei primi cibi solidi.
In generale, l’introduzione dei primi alimenti diversi dal latte dovrebbe avvenire a 6 mesi compiuti, tuttavia può accadere che il pediatra suggerisca di cominciare lo svezzamento prima di questa data: succede per esempio quando il bambino cresce poco o è interessato da un problema di reflusso gastrico che gli alimenti solidi possono alleviare.
In generale, lo svezzamento non va iniziato prima delle 17 settimane di vita compiute né posticipato oltre e 6 mesi compiuti.
Durante lo svezzamento il bebè deve imparare a deglutire e a mangiare dal cucchiaino. Deve inoltre conoscere sapori diversi da quello dolce del latte, come lo sono quelli delle verdure, dei cereali, della carne, dell’olio e del formaggio.
Va sottolineato che al piccolo non servono sale e zucchero, in quanto tutto per lui è nuovo e “gustoso” senza bisogno di aggiunte che alterano i sapori. Dalle creme di cereali agli omogeneizzati fino ai prodotti freschi, ecco come affrontare questa fase dello sviluppo delicata e bellissima al tempo stesso.
Da ricordare: l’allattamento al seno va continuato, anche a svezzamento concluso, almeno fino all’anno di vita ed è consigliabile che prosegua fino ai due anni di vita.
La questione dell’autosvezzamento
Negli ultimi anni si è parlato molto di autosvezzamento, termine improprio che ha generato non poca confusione, in quanto ha suggerito che qualsiasi alimento diverso dal latte possa essere inserito nell’alimentazione del bambino come “prima pappa”. In realtà per autosvezzamento si intende prima di tutto prestare attenzione ai segnali di appetito e di sazietà del bambino, evitando per esempio di insistere affinché mangi quando non ha fame e permettendogli di non mangiare quello che non vuole. Significa inoltre concedergli di assaggiare quanto compare sulla tavola dei grandi, a patto però che si tratti di alimenti di prima qualità, cucinati secondo modalità a “misura di bambino” (al vapore, al forno, senza grassi animali aggiunti), possibilmente senza sale e di consistenza tale da poter essere inghiottiti senza pericolo. Dopo i 12 mesi si può essere molto meno rigidi e il bambino può cominciare a mangiare quello che mangiano gli adulti, i quali proprio per questo dovrebbero cominciare a seguire (se già non lo fanno) un’alimentazione il più possibile sana. La presenza di un bambino in casa e, soprattutto a tavola, può dunque costituire un’ottima opportunità di benessere per tutta la famiglia.Le indicazioni più attuali
Le indicazioni riguardo lo svezzamento negli ultimi anni sono cambiate, nel senso che non si parla più di calendario di introduzione degli alimenti o di restrizioni particolari. È fondamentale però che l’alimentazione del bambino sia sana, varia e ben bilanciata, con pietanze bollite, cotte al forno o al vapore, povera di grassi animali e con materie prime sicure. In generale, per quanto riguarda l’alimentazione del bambino, queste sono le regole che sarebbe bene seguire a partire dallo svezzamento:- per condire e cucinare usare solo l’olio extravergine a crudo;
- non friggere, non usare burro a caldo;
- non aggiungere sale da cucina (almeno fino all’anno d’età), perché è meglio non abituare il bambino al gusto salato;
- non usare né zucchero bianco né miele;
- non offrire frutti di mare, carni e pesci crudi, caffè, the o bevande a base alcolica;
- dopo il primo anno di età, può occasionalmente assumere piccole quantità di formaggi grassi, burro crudo, salame, mortadella, pancetta, dolciumi e cibi in scatola.
Come alternare gli alimenti
La carne si deve alternare con altre fonti di proteine tipo:- formaggio;
- prosciutto;
- pesce;
- uovo;
- legumi.
La frequenza degli alimenti al bambino
- Carne: 3-4 volte alla settimana;
- pesce: 3-4 volte alla settimana;
- prosciutto cotto: 1 volta alla settimana;
- 1 uovo: una due-volte alla settimana;
- 2 cucchiai di legumi passati: due-tre volte alla settimana;
- 30 g di formaggio: due-tre volte alla settimana
Cosa evitare durante lo svezzamento
- Le proteine non vanno associate nello stesso piatto, quindi nella pappa non si può mettere, per esempio, il formaggio se c’è già la carne (si è osservato che un’alimentazione troppo proteica favorisce l’obesità);
- il bambino non deve essere forzato a mangiare quello che rifiuta, i suoi gusti devono essere rispettati;
- non è necessario che il bambino mangi in modo diverso dal resto della famiglia, a patto però che anche i grandi seguano un’alimentazione sana, varia e ben bilanciata.
4-6 MESI





6-8 MESI






8-10 MESI





10-12 MESI





12-18 MESI





QUALI CIBI AL BAMBINO?












CALENDARIO SVEZZAMENTO

mela, pera, banana dall’8°-9° mese
prugna, albicocca, uva,pesca, kiwidal 12° mese
agrumi dal 18°-24° mese
fragole, ciliegie, frutta secca

patate, carote, erbette, zucchine,lattuga dal 7°-8° mese
fagiolini, finocchi, spinaci, zucca dall’8°- 9° mese
asparagi, cavoli, verze,carciofi dal 10°-12° mese
cipolla, pomodori

mela, pera, banana dall’8°-9° mese
prugna, albicocca, uva,pesca, kiwidal 12° mese
agrumi dal 18°-24° mese
fragole, ciliegie, frutta secca

patate, carote, erbette, zucchine,lattuga dal 7°-8° mese
fagiolini, finocchi, spinaci, zucca dall’8°- 9° mese
asparagi, cavoli, verze,carciofi dal 10°-12° mese
cipolla, pomodori

mela, pera, banana dall’8°-9° mese
prugna, albicocca, uva,pesca, kiwidal 12° mese
agrumi dal 18°-24° mese
fragole, ciliegie, frutta secca

patate, carote, erbette, zucchine,lattuga dal 7°-8° mese
fagiolini, finocchi, spinaci, zucca dall’8°- 9° mese
asparagi, cavoli, verze,carciofi dal 10°-12° mese
cipolla, pomodori

mela, pera, banana dall’8°-9° mese
prugna, albicocca, uva,pesca, kiwidal

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