Acqua durante l’allattamento e lo svezzamento

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/06/2019 Aggiornato il 01/07/2019

Se il bebè è allattato al seno, non ha di norma bisogno di altre integrazioni di liquidi. Ma ci sono comunque delle eccezioni, soprattutto quando fa molto caldo

Acqua durante l’allattamento e lo svezzamento

Il neonato allattato al seno non ha di norma bisogno di integrazioni di acqua, indispensabile invece per diluire il latte formulato e dopo l’avvio dello svezzamento, quando il piccolo comincia a mangiare come i grandi. Il latte materno, infatti, è composto per oltre il 90 per cento da acqua e può essere offerto al bebè ogni volta che lo desidera. Le cose cambiano però quando il bimbo comincia a mangiare le prime pappe. Allora l’acqua diventa diventa parte integrante (e fondamentale!) della sua dieta.

Quando serve nel bebè

Il latte materno non è sempre uguale per composizione, ma cambia. Il primo latte, per esempio, è più leggero e dissetante perché più ricco di acqua. Se la mamma allatta al seno, quindi, è sufficiente attaccare il piccolo al seno per fornirgli tutti i liquidi di cui ha bisogno. In alcune situazioni, tuttavia, un’integrazione di acqua può rendersi necessaria:

  • se il bebè è nutrito con il latte formulato;
  • in estate quando fa molto caldo, perché in questo caso il piccolo perde molti più liquidi sudando e, quindi, ha bisogno di una idratazione maggiore;
  • in caso di febbre: la temperatura alta provoca un aumento della dispersione dei liquidi, attraverso la sudorazione, che devono essere reintegrati;
  • in seguito a episodi di vomito o di diarrea: questi disturbi causano una forte perdita di liquidi che può indurre una disidratazione.

In questi casi è possibile offrire al piccolo un biberon di acqua mediominerale, anche se ricca di sali: poiché il latte della mamma ne ha una concentrazione bassissima, l’organismo del bebè può, infatti, tollerarne un’aggiunta senza problemi. Se, invece, il bebè è nutrito con il latte formulato, sono particolarmente adatte le acque oligominerali, cioè quelle con un basso contenuto di sali, per diluire la polvere nel biberon.

Per le pappe e da bere

Dall’inizio dello svezzamento, infine, anche l’organismo del piccolo, come quello degli adulti, ha bisogno di bere liquidi. È bene quindi offrire al bebè, in diversi momenti della giornata un biberon con l’acqua oligominerale naturale. L’acqua in bottiglia è particolarmente adatta anche per la preparazione del brodo di verdura per le prime pappe del bimbo. Spesso, infatti, l’acqua di rubinetto viene trattata con cloro, una sostanza non adatta al bambino che, inoltre, potrebbe conferire al brodo un sapore poco gradito. Per la preparazione della pappa è preferibile l’utilizzo delle acque oligominerali naturali, cioè non gassate.

 

 
 
 

Da sapere!

Per quanto riguarda la qualità più indicata per il bebè, la neomamma può chiedere consiglio al pediatra.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti